PAROLA DEL COMANDANTE DAVID

Fratelli e sorelle, compagni e compagne, insegnanti, studenti, personale docente ed amministrativo, lavoratori in generale di questa Città Universitaria:

Ricevete tutti il nostro fraterno saluto e vi ringraziamo per l'invito a riceverci nella vostra casa, ed è un onore per noi avere l'opportunità di esprimere le nostre umili parole nel massimo istituto di studi dell'Università Nazionale Autonoma del Messico.

Noi siamo una delegazione del CCRI-CG dell'EZLN, siamo indigeni di lingue e culture diverse discendenti dagli antichi popoli maya. A causa delle enormi ingiustizie, saccheggi, umiliazioni, discriminazioni, emarginazione ed oblio sofferte per vari secoli, noi indigeni del Chiapas come tutti i popoli indios di qualsiasi altra parte del Messico, come pure milioni di fratelli che hanno sofferto la misera situazione in tutta l'America in conseguenza della violenta conquista spagnola e poi per l'invasione Nordamericana, siamo stati lasciati nella completa miseria e sterminio, motivi che ci hanno obbligato a ribellarci in armi il Primo gennaio 1994 per dire "Ya Basta" e reclamare libertà, giustizia e soluzioni giuste alle ataviche richieste dei popoli indios e giustizia per tutto il popolo del Messico.

Ma colui che governa il nostro paese, risponde alle nostre giuste richieste mandandoci decine di migliaia di soldati federali, con tutto il macchinario moderno con l'intento di annichilirci in poche ore o pochi giorni e poi, hanno militarizzato i nostri villaggi e le nostre comunità, hanno creato, addestrato e finanziato centinaia di gruppi paramilitari con l'obiettivo di disarticolare le nostre basi sociali e provocare scontri all'interno delle nostre comunità.

I paramilitari, coordinati con la polizia di sicurezza pubblica, giudiziaria ed i soldati federali, cacciano migliaia di persone indigene e massacrano decine di innocenti e così prosegue la guerra di bassa intensità contro le nostre comunità, così sono proseguite le menzogne, l'inganno, la simulazione, la persecuzione, gli arresti ed i tradimenti. Queste sono le risposte che abbiamo ricevuto da Salinas e da Zedillo e adesso con il governo di Vicente Fox stiamo ricevendo le stesse risposte. Non sono stati soddisfatti i tre segnali minimi richiesti per la ripresa del dialogo, motivo che ci ha obbligato a intraprendere questa marcia della dignità indigena. Abbiamo percorso dodici stati del nostro paese e siamo arrivati alla capitale per esigere il compimento dei tre segnali, ribadendo così la nostra volontà di continuare sul cammino del dialogo, ma abbiamo incontrato poca volontà e serietà da parte del governo e noi non possiamo accettare false soluzioni o soluzioni a metà. Noi insieme a molti fratelli, continueremo in tutti i modi fino a che non saranno soddisfatte le nostre richieste, le richieste dei popoli indios e di tutta la società messicana.

Sul nostro percorso abbiamo incontrato l'appoggio e la solidarietà di milioni di fratelli indigeni e non indigeni che ci hanno aperto le loro orecchie per ascoltarci ed il loro cuore per riceverci ed hanno fatto loro le nostre richieste, così come voi che avete dato sostegno e solidarietà alla causa indigena. Tutti insieme creiamo una sola forza per continuare a lottare fino a che si soddisfino le richieste, fino a che il popolo messicano possa vivere la vera democrazia, libertà e giustizia per tutti, ma non dobbiamo più continuare ad accettare umiliazioni, burle e violazioni dei nostri diritti umani. Tutti noi messicani e messicane dobbiamo essere trattati con diritto, uguaglianza e con giustizia.

LIBERTÀ!

GIUSTIZIA!

DEMOCRAZIA!

Per il CCRI-CG dell'EZLN

Comandante David

21 marzo 2001


(traduzione del Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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