PAROLA DI ZEBEDEO NELLA UAM - IZTAPALAPA

Fratelli e sorelle dell'Università Autonoma Metropolitana

Ai lavoratori, agli insegnanti, alle insegnanti, agli studenti, alle casalinghe, agli operai, ai contadini e a tutti i gruppi indigeni del nostro paese.

Le parole che vi portiamo sono parole di speranze che fioriscono per un domani di vita per tutti i senza niente. Gli indigeni del nostro paese attualmente continuano a vivere nel disprezzo, visti come un disturbo per la loro cultura: se parliamo la nostra lingua si burlano di noi, se pratichiamo l'eredità delle conoscenze dei nostri antichi è una vergogna e ci umiliano. Dalla conquista degli spagnoli ad oggi siamo andati soffrendo lungo un cammino buio senza sentire qualcosa come un trattamento umano da quelli che si sono arricchiti per le nostre terre.

Si sono ingrassati con il nostro lavoro, hanno decorato le loro case con il denaro delle risorse naturali, ci hanno rubato la nostra terra, hanno calpestato la nostra dignità, hanno cambiato l'articolo 27 che garantiva il nostro ejido, le zone archeologiche costruite dai nostri antichi, ci hanno tolto tutto trasformandolo in un affare e a noi indigeni non resta nulla.

Quando ci siamo alzati in armi per reclamare per questa ingiustizia, la risposta che abbiamo ricevuto sono state le bombe, i proiettili, le carceri, i tiri di grazia, le mutilazioni, l'intimidazione, la violazione dei nostri diritti, hanno spaventato i bambini, le donne, gli anziani con le loro armi moderne, abbiamo visto arrivare aerei moderni e elicotteri. Questo è stato quello che è arrivato nelle comunità indigene e per questo soffrono tutti gli indigeni e i non indigeni del nostro paese.

Siamo milioni di uomini e donne che abbiamo sofferto per la stessa situazione insopportabile e allora non dobbiamo più continuare a permetterlo.

Un cavallo può impennarsi e buttar a terra il suo cavaliere, lo stesso un popolo che vuole essere popolo può organizzarsi e buttar all'aria la torta.

Il Popolo del Messico ha già dimostrato che ha cuore e che sa ascoltare.

Abbiamo già dimostrato che se sappiamo, possiamo. Questa delegazione zapatista ribadisce l'appello a continuare a lottare insieme a voi. Migliorate la comprensione e il coordinamento tra di voi che è il miglior strumento per arrivare al nostro obiettivo.

Libertà!

Giustizia!

Democrazia!

Da Iztapalapa

Per il CCRI - CG dell'EZLN

Comandante Zebedeo

20 marzo 2001


(traduzione del Comitato Chiapas di Torino)

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