PAROLA DEL COMANDANTE TACHO NELL'INCONTRO CON GRUPPI ROCK IL 17 MARZO


Fratelli e sorelle con cui oggi ci incontriamo qui.

Noi, zapatisti dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, vogliamo dirvi che ci troviamo nella Capitale Messicana accompagnati da fratelli e sorelle indigeni dei popoli originari e legittimi di tutto il paese.

Siamo qui per difendere davanti al Parlamento i nostri diritti come popoli perché vengano scritti nella massima legge che dirige il nostro paese, il Messico: la Costituzione Messicana.

Noi, indigeni di tutto Messico, nella storia del nostro paese siamo stati dimenticati, emarginati e trattati crudelmente dai cattivi governanti. Però oggi non permetteremo più queste ingiustizie che hanno discriminato i nostri popoli. Noi indigeni di tutto Messico ci siamo già risvegliati e siamo qui per difendere i diritti che ci spettano, affinché il nostro paese, il Messico, ci riconosca. Rispettandoci nel nostro modo di organizzarci politicamente, economicamente, socialmente e culturalmente.

Per questo diciamo che vogliamo essere presi in considerazione e che ci rispettino e diciamo inoltre che come indigeni non permetteremo che i potenti ci impongano altre culture estranee alla nostra. Perché noi indios messicani abbiamo dimostrato che abbiamo le nostre forme organizzative e il nostro modo di vedere il mondo, abbiamo esperienza perché siamo già riusciti a sopravvivere per più di cinquecento anni e da quei tempi noi non abbiamo mai, proprio mai, pensato di distruggere la natura in questi 5 secoli. Conserviamo le nostre poche terre, le montagne, i fiumi, le sorgenti, gli animali e tutto ciò che nelle nostre terre abita.

Non abbiamo mai inquinato l'ambiente, non abbiamo mai venduto la nostra madre terra, mai abbiamo venduto il prezioso legname e neppure abbiamo mai venduto i fiumi o le lagune. Tanto meno i mari. Noi indigeni di questo paese viviamo una relazione con la natura, perché è lei ad averci dato la vita lungo più di 500 anni.

Fratelli e sorelle, sono altri i distruttori, quelli che dicono di governare il paese, sono loro quelli ai quali non importa vendere la natura. È evidente che le acque vogliono venderle, hanno venduto le nostre coste e molte altre ricchezze. Quello che dimostrano quegli ambiziosi governi è di volere denaro per loro e i gruppi finanziari siano sempre più ricchi con il pretesto di generare posti di lavoro, dicono loro, così scaltramente questi svenditori della patria possono fare gli interessi dei loro padroni.

Cosi vogliono continuare e portare avanti con inganni con bugie e falsità e stanno promuovendo il progetto del piano Puebla-Panama.

Per questo fratelli, vi diciamo che dobbiamo lottare insieme per difendere i nostri diritti, cioè i diritti di tutti noi messicani. Solo uniti potremo far sì che per il popolo messicano esista un'autentica democrazia con giustizia e libertà piena per tutti e tutte i messicani.

Per il Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno - Comando Generale dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale

Comandante Tacho

Messico, D.F.

17 Marzo 2001


(traduzione del Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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