PAROLE DELL'EZLN IL 16 MARZO 2001 ALL'ISTITUTO POLITECNICO NAZIONALE (IPN)

FRATELLI E SORELLE DELLE ORGANIZZAZIONI SOCIALI DEL DISTRETTO FEDERALE:

FRATELLO, SORELLA STUDENTE, INSEGNANTE DEL POLITECNICO. STUDENTE, INSEGNANTI DELLE VARIE FACOLTÀ. STUDENTE, INSEGNANTE DELL'UNIVERSITÀ AUTONOMA METROPOLITANA. UOMO E DONNA DEI GRUPPI DI DONNE, DEI QUARTIERI E DEI MERCATI POPOLARI, DEI SINDACATI, DELLE COMUNITÀ ECCLESIASTICHE DI BASE.

FRATELLO, SORELLA DELLA ZONA DI AZCAPOTZALCO E DELLA DELEGAZIONE GUSTAVO A. MADERO.

 

VOGLIAMO RINGRAZIARE I FRATELLI E LE SORELLE DEL POLITECNICO CHE CI HANNO INVITATO NELLA LORO CASA PER INCONTRARCI CON TUTTI VOI, CON TUTTE VOI, PER POTERVI DIRE LA NOSTRA PAROLA E POTER ASCOLTARE LA VOSTRA.

NOI VENIAMO DA MOLTO LONTANO. SIAMO ZAPATISTI. VENIAMO INSIEME AI NOSTRI FRATELLI E ALLE NOSTRE SORELLE DEL CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO.

VENIAMO PER PARLARE CON VOI E ANCHE PER PARLARE CON QUELLI CHE FANNO LE LEGGI QUI, NELLA TERRA CHE CRESCE VERSO L'ALTO SÌ, MA SULLE SPALLE DI VOI E DI NOI.


FRATELLO, SORELLA:

IL CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO E L'EZLN HANNO RICHIESTO IL DIALOGO CON TUTTI I PARLAMENTARI DEL CONGRESSO DELL'UNIONE, CON TUTTI I DEPUTATI E I SENATORI.

PENSIAMO CHE IL PARLAMENTO SIA LA CASA DEI CITTADINI E CHE COLORO CHE SONO LÌ ADESSO, LO SONO SOLO TEMPORANEAMENTE.

IL PARLAMENTO, QUALE SEDE DEL POTERE LEGISLATIVO, TRASCENDE GLI ORIZZONTI DI PARTITO DI COLORO CHE DANNO VITA ALLE LEGISLATURE.

IL NOSTRO MOVIMENTO, LA NOSTRA LOTTA, STA RICHIEDENDO LA FINE DEL RAZZISMO COME CULTURA NAZIONALE E COME POLITICA DELLO STATO.

ALLA NOSTRA RICHIESTA CI SI RISPONDE CON L'OFFERTA DI RICEVERCI NELLA CUCINA, NEL GABINETTO, NEL LAVATOIO, NEL CORTILE, SUL MARCIAPIEDE. COSÌ CONTINUIAMO A STARE LÌ, COME SEMPRE È STATO DA CHE QUESTA NAZIONE HA PRESO IL NOME DI MESSICO, ASPETTANDO NELLA PERIFERIA DEGLI UFFICI DEI FUNZIONARI.

SECOLI ASPETTANDO FUORI DALLA CASA DEI GOVERNI FINO A CHE, DOPO UN PO' DI TEMPO, VENGANO A VEDERCI DEGLI IMPIEGATI DEI FUNZIONARI E CI DICANO: "SÌ, CONTROLLEREMO LA VOSTRA SITUAZIONE. RITORNATE FRA QUALCHE GIORNO." E QUINDI RITORNIAMO E CI DICONO: "ANCORA NON È A POSTO LA SUA SITUAZIONE PERCHÉ IL DOTTORE È STATO MOLTO OCCUPATO, RITORNI ENTRO QUALCHE GIORNO", E COSÌ PER MESI, PER ANNI, PER DECENNI, PER SECOLI.

QUESTA MENTALITÀ SI RIPETE ADESSO IN ALCUNI PARLAMENTARI, IN CONCRETO NEL SIGNOR DIEGO FERNÁNDEZ DE CEVALLOS, CHE DICE 'POVERO MESSICO SE FA CASO AGLI INDIGENI E ALLE LORO RICHIESTE'.

IL MESSICO È GIÀ POVERO ED È PERCHÉ FA CASO A INDIVIDUI COME FERNÁNDEZ DE CEVALLOS, CHE PENSANO CHE IL PAESE SIA UNA FATTORIA, CHE NOI MESSICANI SIAMO PEONES E CHE IL PARLAMENTO SIA UNO SPACCIO.

CON ATTEGGIAMENTI RAZZISTI SI PRETENDE DI OCCUPARSI DI QUELLI CHE DOMANDANO LA FINE DEL RAZZISMO.

IL PARLAMENTO DEVE ACCETTARE CHE NON PUÒ NEGARE AL MOVIMENTO INDIGENO IL DIALOGO E CHE RIFIUTANDOSI DI RICEVERLO NEL PLENUM, RELEGANDOLO IN UN ANGOLO, NELLA CUCINA O NEL LAVATOIO, È QUESTO CHE STA FACENDO: TRASFORMA LE RICHIESTE DEI POPOLI INDIOS IN UN FASTIDIO E IL DIALOGO CON I PARLAMENTARI IN UN PETTEGOLEZZO DA CORRIDOIO.

PERÒ LASSÙ SONO SEMPRE MENO QUELLI CHE APPLAUDONO L'ARROGANZA DA PICCOLO RE E LE POSE DA SIGNORE FEUDALE A CUI RICORRE IL SIGNOR FERNÁNDEZ DE CEVALLOS.

E QUI IN BASSO, NESSUNO LO APPLAUDE.

PERCHÉ, CHI È IL POVERO CHE NON HA SANGUE INDIO NELLE VENE? CHI È IL POVERO CHE NON HA ASCOLTATO LE STESSE PAROLE COME RISPOSTA ALLE RICHIESTE DI GIUSTIZIA, DI DEMOCRAZIA, DI LIBERTÀ?


FRATELLO, SORELLA:

LASSÙ, I POTENTI PREPARANO ARGOMENTI E PRETESTI PER NON INCONTRARSI CON NOI.

INTANTO, NOI CHE SIAMO POVERI CONTINUIAMO ED ESSERE PICCHIATI.

I PARLAMENTARI COME FERNÁNDEZ DE CEVALLOS DISCUTONO A LUNGO SE I CAPPUCCI SONO O NO LEGALI, PERÒ SONO DISPOSTI AD APPROVARE IN POCHI MINUTI LE IMPOSTE SU MEDICINE ED ALIMENTARI.

SE DI SOLITO NON NE ABBIAMO ABBASTANZA PER LE MEDICINE, ORA DARANNO UN ALTRO MORSO AL NOSTRO SALARIO E QUESTA IMPOSTA ANDRÀ A FINIRE NELLE TASCHE DEI BANCHIERI.

SE MANGIAMO GIÀ MALE, ADESSO DOVREMO PAGARE IMPOSTE PER MANGIARE MALE E IL DENARO CHE CI TOLGONO ANDRÀ A FINIRE NELLE TASCHE DEI BANCHIERI.

COSÌ È IL MESSICO, FRATELLO, SORELLA.

SI TOGLIE A CHI HA POCO O NON HA PROPRIO NIENTE.

E A CHI HA TUTTO, SI DÀ DI PIÙ.

I PACCHETTI ECONOMICI CHE STANNO USCENDO DAL PARLAMENTO, NON SIGNIFICANO PER NOI NIENT'ALTRO CHE IMPOSTE, AUMENTO DEI PREZZI, RIDUZIONE DEL SALARIO, PIÙ DISOCCUPAZIONE, MENO SICUREZZA SUL LAVORO, MINORI INVESTIMENTI PER L'EDUCAZIONE, MENO CASE, MENO SERVIZI, MENO ALIMENTI, MENO TERRE, MENO OSPEDALI, MENO DOTTORI, MENO MEDICINE.

PER QUESTE LEGGI ECONOMICHE SÌ, C'È ACCORDO E RAPIDITÀ.

PER QUELLE CHE SONO LE NOSTRE RICHIESTE, INVECE CI SONO I RITARDI, LA LENTEZZA, L'IMPANTANAMENTO.


FRATELLO, SORELLA:

CI TOLGONO LE TERRE E SU QUESTE, CON LORO COME PADRONI, COSTRUIAMO AEROPORTI E MAI VIAGGEREMO IN AEREO, COSTRUIAMO AUTOSTRADE E MAI AVREMO L'AUTOMOBILE, ERIGIAMO CENTRI DI DIVERTIMENTO DOVE MAI AVREMO ACCESSO, COSTRUIAMO CENTRI COMMERCIALI E MAI AVREMO DENARO PER ACQUISTARE LÌ DENTRO, COSTRUIAMO ZONE URBANE CON TUTTI I SERVIZI E LE VEDREMO SOLO DA LONTANO, ERIGIAMO MODERNI HOTEL E MAI ANDREMO A DORMIRE LÌ.

INSOMMA, COSTRUIAMO UN MONDO CHE CI ESCLUDE, UN MONDO CHE NON CI ACCETTERÀ MAI MA CHE NON ESISTEREBBE SENZA DI NOI.

E NOI SIAMO TU.

HAI FATTO LA CASA, HAI MESSO LA LUCE, L'ACQUA, LO SCARICO. HAI PAVIMENTATO LA STRADA. HAI SEMINATO IL GIARDINO. HAI COSTRUITO I MOBILI. HAI VERNICIATO LE PARETI. HAI APPARECCHIATO I TAVOLI. HAI PROCURATO GLI ALIMENTI. HAI CUCINATO IL CIBO.

E SEI RIMASTO FUORI.

UN ALTRO È VENUTO AD OCCUPARE LA CASA.

UN ALTRO È COLUI CHE ILLUMINA LA SUA VITA. UN ALTRO È COLUI CHE SI DOCCIA. UN ALTRO È COLUI CHE VA IN AUTO. UN ALTRO È COLUI CHE USA I MOBILI. UN ALTRO È COLUI CHE SE LA GODE. UN ALTRO È COLUI CHE SI ALIMENTA.

PER TE È RIMASTO, COME CASA, UN ANGOLO SPORCO E SCURO.

L'ACQUA SCARSEGGIA PER TE. LA POLVERE E IL FANGO È QUELLO CHE SCORRE SOTTO I TUOI PIEDI. IL GIARDINO LO VEDI DA LONTANO, DA DIETRO LE SBARRE. PER SEDERTI HAI IL PAVIMENTO, PER DORMIRE IL SUOLO. STAI DA QUESTO LATO DELLA PARETE, QUELLO DI FUORI. E ALLA TUA TAVOLA SI SIEDE CON TE LA MISERIA.

SE TI AMMALI, SOPPORTA. SE HAI FAME, SOPPORTA. SE HAI SETE, SOPPORTA. SE VIVI MALE, SOPPORTA. SE NON TI PAGANO IL GIUSTO, SOPPORTA. SE NON TROVI LAVORO, SOPPORTA. SE TI CASTIGANO INGIUSTAMENTE, SOPPORTA. SE TI UMILIANO, SOPPORTA. SE TI RUBANO CIÒ CHE HAI, SOPPORTA. SE MUOIONO I TUOI, SOPPORTA. SE I TUOI FIGLI EREDITANO SOLO DISPERAZIONE, SOPPORTA. SE NON TI LASCIANO PARLARE, SOPPORTA. SE NON TI ASCOLTANO, SOPPORTA. SE TI DIMENTICANO, SOPPORTA. SE MUORI, SOPPORTA.

CI HANNO MENTITO. CI HANNO DETTO CHE IN QUESTA CHE CHIAMIAMO PATRIA CI SAREMMO STATI TUTTI. PER QUESTO LA COSTRUIAMO. PER QUESTO LA LOTTIAMO. PER QUESTO LA MORIAMO. PER QUESTO LA VIVIAMO. PER QUESTO LA PORTIAMO SULLE SPALLE.

CI HANNO MENTITO. NON È UNA LA CASA IN CUI STIAMO.

QUELLA CHE HA LA LUCE, L'ABBONDANZA, IL PROGRESSO, L'ALLEGRIA, LA SPERANZA, È LA LORO, DI COLORO CHE HANNO TUTTO ESSENDO POCHI.

A NOI È TOCCATO LA VIA E IL CAMPO. LA NOSTRA MISERIA LA CHIAMANO CASA.

AD ABITUARCI ALLA NOSTRA CARENZA, A DEMOCRATIZZARE LA DISPERAZIONE, L'ANGOSCIA, LA PAURA, LA SCONFITTA.

A LORO NON BASTA CHE NON ABBIAMO NIENTE ESSENDO MOLTI. CI TOLGONO PURE LA VERGOGNA, CI UMILIANO, NON CI VEDONO O CI GUARDANO DALL'ALTO IN BASSO.

SE ESIGIAMO I NOSTRI DIRITTI, SIAMO DEI PROVOCATORI E PER NOI C'È LA PERSECUZIONE, IL CARCERE, LA BASTONATURA, LA TORTURA, LA TOMBA.

NOI SIAMO DELINQUENTI E PER LORO È IL TRIONFO. NOI SIAMO L'ARRETRATEZZA E PER LORO È LA PROSPERITÀ. NOI I BRUTTI E PER LORO C'È LA BELLEZZA. NOI I PERVERSI E PER LORO È LA BONTÀ. NOI GLI SPORCHI E PER LORO È LA SALUTE. NOI GLI ARRETRATI E PER LORO È IL PROGRESSO.

PERÒ QUESTA CASA CHE OGGI NON CI AMMETTE, NOI LA COSTRUIAMO. L'ABBIAMO FATTA PER TUTTI. NON PER POCHI, NON PER I POCHI. PER TUTTI, NOI INCLUSI.

PERÒ NE RESTIAMO FUORI.

E DOBBIAMO TACERE, SOPPORTARE, RASSEGNARCI.

FINO A QUANDO?

LORO DICONO PER SEMPRE. E QUESTO DISPERANTE SEMPRE È QUELLO CHE INCONTRERANNO I NOSTRI FIGLI E I FIGLI DEI NOSTRI FIGLI. SEMPRE CI SARÀ PER NOI E PER COLORO CHE CI SEGUONO, UNA BUGIA, UN INGANNO, UNA BASTONATA, UNA MORTE.

FINO A QUANDO?

LORO DICONO PER SEMPRE. DA SEMPRE HANNO RUBATO LA RICCHEZZA, LA GIUSTIZIA, LA LIBERTÀ, LA DEMOCRAZIA, LA SPERANZA, IL DOMANI.

NEL CALENDARIO CHE CI IMPONGONO NOI NON CI STIAMO, SOLO LORO.

FINO A QUANDO?

LA RISPOSTA CHE MANCA È LA NOSTRA.

QUELLA DELLO STUDENTE, QUELLA DEL CITTADINO, QUELLA DELL'INSEGNANTE, QUELLA DELLA CASALINGA, QUELLA DELL'IMPIEGATO, QUELLA DEL DISOCCUPATO, QUELLA DEL VENDITORE AMBULANTE, QUELLA DELL'INVALIDO, QUELLA DELLA DATTILOGRAFA, QUELLA DEL PROGRAMMATORE, QUELLA DELLA SARTA, QUELLA DEL COMMESSO, QUELLA DEL PAGLIACCIO, QUELLA DEL BENZINAIO, QUELLA DEL TELEFONISTA, QUELLA DEL CAMERIERE, QUELLA DELLA CAMERIERA, QUELLA DEL CUOCO, QUELLA DELLA CUOCA, QUELLA DEL MARIACHI, QUELLA DELLA PROSTITUTA, QUELLA DEL PROSTITUTO, QUELLA DEL SALTIMBANCO, QUELLA DEL MECCANICO, QUELLA DEL LAVA AUTO, QUELLA DELL'INDIGENO, QUELLA DELL'OPERAIO, QUELLA DEL CONTADINO, QUELLA DELL'AUTISTA, QUELLA DEL PESCATORE, QUELLA DEL TASSISTA, QUELLA DEL MAGAZZINIERE, QUELLA DEL BAMBINO DI STRADA, QUELLA DELLO SCARICATORE, QUELLA DEL PILOTA, QUELLA DEL MECCANICO, QUELLA DELLA BANDA, QUELLA DEL LAVORATORE DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE, QUELLA DEL PROFESSIONISTA, QUELLA DEL RELIGIOSO, QUELLA DELL'OMOSESSUALE, QUELLA DELLA LESBICA, QUELLA DEL TRANSESSUALE, QUELLA DELL'ARTISTA, QUELLA DELL'INTELLETTUALE, QUELLA DEL MILITANTE, QUELLA DELL'ATTIVISTA, QUELLA DEL MARINAIO, QUELLA DEL SOLDATO, QUELLA DELLO SPORTIVO, QUELLA DEL MURATORE, QUELLA DEL NEGOZIANTE, QUELLA DEL VENDITORE DI TACOS E PANINI, QUELLA DEL LAVA VETRI, QUELLA DEL PARCHEGGIATORE, QUELLA DEL BUROCRATE, QUELLA DELL'UOMO, QUELLA DELLA DONNA, QUELLA DEL BAMBINO, QUELLA DEL GIOVANE, QUELLA DELL'ANZIANO, QUELLA DI COLORO CHE SIAMO.

FINO A QUANDO?


GIOVANE FRATELLO E SORELLA:

NON IMPORTA CHE STUDI, CHE LAVORI, CHE TI SFORZI, CHE TI SACRIFICHI, CHE TI BUTTI DI BUONA VOGLIA. USCIRAI DALLA SCUOLA E TROVERAI CHE NON C'È LAVORO E CHE, SE C'È, È PAGATO MALE. DATO CHE ESCI DA UNA SCUOLA PUBBLICA NON SERVI AD ALTRO CHE COME IMPIEGATO DI TERZA CATEGORIA. QUELLI DI PRIMA E SECONDA CATEGORIA ESCONO DALLE SCUOLE PRIVATE.

E TENTANO DI DOMARTI, DI ADDOMESTICARTI. SE TI VESTI DIFFERENTE SOSPETTANO DI TE. SE PARLI IN UN ALTRO MODO, SOSPETTANO DI TE. SE ASCOLTI UN'ALTRA MUSICA, SOSPETTANO DI TE. SE BALLI IN UN ALTRO MODO, SOSPETTANO DI TE. SE SEI GIOVANE, SOSPETTANO DI TE.

SE C'È UN CRIMINE, INCOLPANO TE PER PRIMO. SE C'È UN CASTIGO, CASTIGANO TE DI PIÙ E PER PRIMO. SE QUALCOSA VA MALE, TU NE HAI LA COLPA.

NON IMPORTA CHE TU SIA RIBELLE. LORO ASPETTANO CHE TI PASSI. TI AIUTERANNO A "MATURARE" COLPENDOTI, INSULTANDOTI, VIOLENTANDOTI, PERSEGUITANDOTI, AMMAZZANDOTI, DOMANDOTI. NON IMPORTA CHE TU SAPPIA MOLTO, NON IMPORTA CHE TU ABBIA MOLTE CAPACITÀ, NON IMPORTA CHE TU ABBIA MOLTO VALORE, NON IMPORTA LA TUA INTELLIGENZA.

PER LORO NON VALI.

DEVI SOPPORTARE. DEVI PIEGARTI. DEVI ARRENDERTI.

FINO A QUANDO?

PER QUESTO VENIAMO ALLA CASA DEL POLITECNICO, A DOMANDARE "FINO A QUANDO?".

E VENIAMO ALLA CASA DEL POLITECNICO A PARLARE CON COLUI CHE È, COME NOI, DEL COLORE DELLA TERRA.

A DIRGLI CHE ABBIAMO GIÀ RISPOSTO E CHE VOGLIAMO CHIEDERGLI CHE CI AIUTI, CHE CI APPOGGI, CHE SI FACCIA NOI CON NOI E, CON NOI, RISPONDIAMO ALLA DOMANDA "FINO A QUANDO?" CON QUESTO:

"FINO AD OGGI E BASTA, FINO A QUI E BASTA, NON PIÙ, BASTA, NON DI NUOVO, MAI PIÙ".

PER QUESTO VENIAMO ALLA CASA DEL POLITECNICO, A GRIDARE, CON TUTTI,

DEMOCRAZIA! LIBERTÀ! GIUSTIZIA!

DALL'ISTITUTO POLITECNICO NAZIONALE, IN ZACATENCO

COMITATO CLANDESTINO RIVOLUZIONARIO INDIGENO

COMANDO GENERALE DELL'ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE

MESSICO, MARZO 2001


(traduzione: Comitato Chiapas di Torino - Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

logo

Indice dei Comunicati EZLN


home