COMUNICATO DEL COMITATO CLANDESTINO RIVOLUZIONARIO INDIGENO COMANDO GENERALE DELL'ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE
12 GENNAIO 2001
AL POPOLO MEL MESSICO
AI POPOLI ED AI GOVERNI DI TUTTO IL MONDO
FRATELLI E SORELLE:
OGGI, 12 GENNAIO DELL'ANNO 2001, NOI ZAPATISTI STIAMO MANIFESTANDO IN QUESTA CITTÀ DI SAN CRISTOBAL DE LAS CASAS, CHIAPAS.
TZOTZILES, TZELTALES, CHOLES, TOJOLOBALES, ZOQUES, MAMES E METICCI, TUTTI ZAPATISTI, SIAMO SCESI DA DIVERSE PARTI DELLE MONTAGNE DEL SUDEST MESSICANO PER VENIRE IN QUESTA CITTÀ E DIRE LA NOSTRA PAROLA.
DA SETTE ANNI STIAMO LOTTANDO APERTAMENTE PER IL RISPETTO DEI POPOLI INDIOS DEL MESSICO.
DA SETTE ANNI ABBIAMO INNALZATO, MOLTO IN ALTO, LA DIGNITÀ DEGLI INDIGENI MESSICANI.
DA SETTE ANNI ABBIAMO RICHIESTO CHE I GOVERNANTI RICONOSCANO I DIRITTI E LA CULTURA DI COLORO CHE HANNO DATO STORIA E ONORE ALLA NOSTRA PATRIA, CHE È IL MESSICO.
DA SETTE ANNI SIAMO STATI CIRCONDATI, PERSEGUITATI, CALUNNIATI, IMPRIGIONATI, TORTURATI, ASSASSINATI.
CON PALLOTTOLE O CON MENZOGNE O CON LE DUE COSE INSIEME HANNO CERCATO DI FARLA FINITA CON NOI E DI FARCI TACERE.
E NOI, DA SETTE ANNI, ABBIAMO INSISTITO NEL CAMMINO DEL DIALOGO CON TUTTI PER RAGGIUNGERE LA PACE.
ADESSO CHE INIZIA UN NUOVO SECOLO ED UN NUOVO MILLENNIO, STIAMO INSISTENDO NEL CAMMINO DEL DIALOGO PER PORRE FINE ALLA GUERRA.
DURANTE I SETTE ANNI CHE SONO TRASCORSI, COLORO CHE SONO STATI AL GOVERNO HANNO USATO IL DIALOGO PER NASCONDERE LA GUERRA CHE CI STAVANO FACENDO.
HANNO MENTITO.
OGGI NON VOGLIAMO MENZOGNE.
NON VOGLIAMO INGANNI.
VOGLIAMO CHE IL DIALOGO SIA AUTENTICO AFFINCHÉ ANCHE LA PACE SIA AUTENTICA.
OGGI SAPPIAMO CHE C'È UN NUOVO GOVERNO.
PERÒ LA NOSTRA SFIDUCIA NON È NUOVA.
VIENE DA MOLTO TEMPO FA.
DA MOLTI ANNI.
DA SECOLI INTERI.
PERÒ NON CI RINCHIUDEREMO IN QUESTA SFIDUCIA PER SEMPRE.
PER QUESTO ABBIAMO INDICATO QUAL'È LA CHIAVE PER APRIRE LA PORTA DELLA NOSTRA SFIDUCIA.
QUESTA CHIAVE CONSISTE NELLA LIBERAZIONE DI TUTTI I PRIGIONIERI ZAPATISTI, NEL RITIRO DELL'ESERCITO DALLE SETTE POSTAZIONI E NEL RICONOSCIMENTO COSTITUZIONALE DEI DIRITTI E DELLA CULTURA INDIGENI.
A TUTT'OGGI 17 ZAPATISTI SONO GIÀ STATI LIBERATI DALLE CARCERI DEL CHIAPAS.
PERÒ NE MANCANO PIÙ DI 8O, CHE STANNO IMPRIGIONATI IN CHIAPAS, IN TABASCO E IN QUERETARO.
A TUTT'OGGI L'ESERCITO FEDERALE SE NE È ANDATO DA TRE POSTAZIONI.
MA NE MANCANO ALTRE QUATTRO.
A TUTT'OGGI CONTINUA A RIMANERE IN SOSPESO IL RICONOSCIMENTO COSTITUZIONALE DEI DIRITTI E DELLA CULTURA INDIGENI.
CI SONO DEI PROGRESSI. QUESTO È VERO.
PERÒ SEMBRA CHE QUESTI PICCOLI PROGRESSI SI VOGLIANO PRESENTARE CON INGANNO.
COME SE GIÀ TUTTO FOSSE PRONTO.
COME SE IL DIALOGO E LA PACE FOSSERO GIÀ QUI, MOLTO VICINI.
COME SE LA SFIDUCIA CHE HANNO PROVOCATO LE DICHIARAZIONI PRESIDENZIALI SI VOLESSE RISOLVERE CON POCHE AZIONI E MOLTE DICHIARAZIONI IN PIÙ.
LA SOCIETÀ CIVILE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE CHIEDE CHE IN CHIAPAS CI SIA DIALOGO E SI GIUNGA ALLA PACE.
IL GOVERNO DEL MESSICO DEVE RISPONDERE A QUESTO.
OPPURE VUOLE SOLO CHE LA RADIO, LA TELEVISIONE ED I GIORNALI DICANO CHE IL GOVERNO VUOLE LA PACE E CHE GLI ZAPATISTI NON LA VOGLIONO?
SE IL GOVERNO VUOLE DAVVERO LA PACE HA SOLO DA DARCI TRE SEGNALI.
TUTTI POSSONO DIRE CHE SONO PICCOLI.
CHE IL GOVERNO NON PERDE NULLA.
CHE GLI ZAPATISTI RISPETTANO LA PAROLA DATA E CHE NON CHIEDERANNO ALTRO PER SEDERSI A DIALOGARE.
MA SE IL GOVERNO VUOLE SOLTANTO CHE I MEZZI DI COMUNICAZIONE DICANO E GRIDINO CHE LUI DAVVERO VUOLE LA PACE E NOI INVECE NO PERCHÉ SIAMO INTRANSIGENTI, PERCHÉ VOGLIAMO TUTTO O NIENTE E ALTRE SCIOCCHEZZE DEL GENERE, ALLORA VUOL DIRE CHE FORSE IL GOVERNO RIUSCIRÀ SOLO A RIEMPIRE LA GENTE DI RUMORE E BASTA.
IL GOVERNO HA IL DENARO ED IL POTERE PER FARE IN MODO CHE CI SIA MOLTO RUMORE DI PACE E CHE NON SI SENTA IL RUMORE DELLA GUERRA.
PERÒ COSÌ NON CI SARÀ DIALOGO, NÉ ARRIVERÀ LA PACE.
PER SETTIMANE, MESI, FORSE PER ANNI, LE VOCI DEL GOVERNO SI SENTIRANNO MOLTO FORTE.
PERÒ NON CI SARÀ SOLUZIONE PACIFICA.
ALLA FINE IL GOVERNO AVRÀ SOLO OTTENUTO DI AVER SPESO MOLTO DENARO PER CERCARE DI FAR CREDERE ALLA GENTE CHE VOLEVA LA PACE.
PERÒ NON AVRÀ LA PACE.
E SI ARRIVERÀ A VEDERE, ALLA FINE, CHE LA GENTE STESSA DIRÀ CHE CIÒ CHE VOLEVA ERA LA PACE.
E NON UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA.
FRATELLI E SORELLE:
OGGI VOGLIAMO RICORDARE QUALCHE COSA DI SPECIALE.
SETTE ANNI FA AVVENNE L'ALTRA INSURREZIONE.
L'INSURREZIONE DI CENTINAIA DI MIGLIAIA DI MESSICANI DI TUTTI I COLORI, DI TUTTE LE GRANDEZZE, DI TUTTI I SESSI, DI TUTTE LE CLASSI SOCIALI E DI TUTTO IL PAESE.
INSIEME A LORO SI SONO RIBELLATE ANCHE PERSONE BUONE DI ALTRI PAESI CHE VIVONO MOLTO LONTANI PER LA DISTANZA MA MOLTO VICINI PER LA DIGNITÀ.
QUEST'ALTRA INSURREZIONE, QUELLA DELLA SOCIETÀ CIVILE, È STATA ED È TUTTORA UNA IMPORTANTE LEZIONE PER NOI ZAPATISTI E PER LA STORIA DI QUESTO PAESE.
SONO STATI E SONO MOLTI.
OPERAI E CONTADINI.
INDIGENI DEL NORD E DEL SUD, DELLORIENTE E DELL'OCCIDENTE.
STUDENTI ED INSEGNANTI.
DONNE DI CASA E CITTADINI.
RELIGIOSI E RELIGIOSE.
INTELLETTUALI ED ARTISTI.
IMPIEGATI ED AUTISTI.
PICCOLI COMMERCIANTI E PROPRIETARI.
VENDITORI DEL MERCATO E BENESTANTI.
OMOSESSUALI E LESBICHE.
MEDICI ED INFERMIERE.
PESCATORI E VENDITORI AMBULANTI.
IMPRESARI E DISOCCUPATI.
TUTTI I VOLTI E TUTTI I NOMI CHE HA IL POPOLO.
TUTTI HANNO MESSO DA PARTE IL SILENZIO E HANNO FATTO UDIRE LA LORO VOCE.
HANNO PARLATO CON VOCE CHIARA E FORTE.
LA LORO PAROLA PORTAVA UN MESSAGGIO DI GIUSTIZIA, DI RISPETTO, DI LIBERTÀ, DI DEMOCRAZIA.
TUTTI QUESTI NOMI HANNO NOMINATO LA PACE CHE TUTTI VOGLIAMO E NECESSITIAMO E CI MERITIAMO.
NON È STATO IL GOVERNO AD INCOMINCIARE A PARLARE DI PACE.
NEPPURE SIAMO STATI NOI ZAPATISTI A FARLO PER PRIMI.
SONO STATI INVECE QUESTI UOMINI, QUESTE DONNE, QUESTI BAMBINI E QUESTI VECCHI CHE, NEL MESSICO E NEL MONDO, HANNO INCOMINCIATO AD ESIGERE CHE LA GUERRA SI FERMASSE E CHE FOSSERO LE PAROLE RAGIONEVOLI A CONTINUARE IL CAMMINO.
DA SETTE ANNI NOI ZAPATISTI ABBIAMO ASCOLTATO QUESTA VOCE E L'ABBIAMO ASCOLTATA BENE.
ABBIAMO FERMATO LE NOSTRE ARMI ED ABBIAMO COMINCIATO AD EDIFICARE UN PONTE CON LE PAROLE.
NON ERANO NÉ SONO PAROLE NUOVE.
SONO LE STESSE PAROLE CHE SI VENGONO RIPETENDO DA QUANDO L'UOMO È UOMO SULLA FACCIA DELLA TERRA.
SONO LE STESSE PAROLE CHE SI PRONUNCIANO IN QUALSIASI ANGOLO DEI CINQUE CONTINENTI.
SONO LE STESSE PAROLE CHE PRONUNCIA OGNI UOMO E OGNI DONNA ONESTA.
QUESTE PAROLE SONO DEMOCRAZIA, LIBERTÀ E GIUSTIZIA.
E VOGLIAMO ESSERE RICONOSCENTI A TUTTI E A TUTTE QUELLI CHE NON SI ACCONTENTANO SOLTANTO DI PRONUNCIARE QUESTE PAROLE.
A COLORO CHE VIVONO QUESTE PAROLE E PER ESSE MUOIONO OGNI GIORNO DA QUANDO L'UMANITÀ HA INCOMINCIATO A CAMMINARE SUL MONDO.
FRATELLI E SORELLE:
PER AVERCI DATO L'OPPORTUNITÀ DI DIRE E VIVERE QUESTE PAROLE.
PER AVERCI ASCOLTATO.
PER AVER APERTOIL CAMMINO VERSO IL DIALOGO ED AVER CHIUSO LE PORTE DELLA GUERRA.
PER AVERCI ACCOMPAGNATO.
PER TUTTO QUESTO E ALTRO ANCORA, OGGI RIVOLGIAMO UN SALUTO ALLA SOCIETÀ CIVILE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE.
OGGI SALUTIAMO COLORO CHE SONO STATI I MIGLIORI MAESTRI E MAESTRE DI NOI ZAPATISTI.
GLI UOMINI, LE DONNE, I BAMBINI ED GLI ANZIANI CHE IN MESSICO ED IN TUTTE LE PARTI DEL MONDO RIPETONO PIÙ VOLTE, PERCHÉ NESSUNO LE DIMENTICHI, PERCHÉ TUTTI LE INNALZINO, LE PAROLE: DEMOCRAZIA, LIBERTÀ E GIUSTIZIA.
E VOGLIAMO SALUTARE IN PARTICOLARE QUELLI CHE OGGI, COME SETTE ANNI FA, SI STANNO MOBILITANDO IN MESSICO E IN ALTRE PARTI DEL MONDO.
SALUTI, FRATELLI E SORELLE!
VIVA LA SOCIETÀ CIVILE!
VIVA I POPOLI INDIOS!
DEMOCRAZIA!
LIBERTÀ!
GIUSTIZIA!
Dalle montagne del sudest Messicano.
Per il Comitato Rivoluzionario Indigeno - Comando Generale dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale
Subcomandante Insurgente Marcos
Messico, gennaio 2001
(tradotto da Beppe Costa)