DISCORSO DEL COMANDANTE ZEBEDEO NELLO ZOCALO
Fratelli e sorelle che venite da diverse parti del paese
Fratelli e sorelle delle delegazioni del DF
Fratelli e sorelle che seguendo questo avvenimento dalle vostre comunità
Fratelli e sorelle della società civile internazionale
Oggi, 11 marzo 2001, data indimenticabile per questa marea di uomini e donne disposti ad ingrossare le file di questa marcia feroce e pacifica per ribaltare in giustizia nazionale l'insopportabile tirannia che per vari decenni ha calpestato con soddisfazione la dignità dei lavoratori di tutto il paese.
La Libertà, la Giustizia e la Democrazia stanno per arrivare grazie a questa grande forza popolare che commuove il mondo intero, per questa robusta voce di sensibilizzazione e coscienza, per la decisione di cambiare il Messico senza la forte presenza del denaro.
Questo passo da gigante per la nobile causa hanno provocato dal tavolo del potere, l'abbiamo già radicato nelle coscienze di migliaia di uomini, donne, bambini e giovani per cui non deve più esserci mano pesante contro il popolo del Messico.
Questo labirinto in cammino non potrà uccidere con le sue armi moderne, perché questa massa si è risvegliata e sta letteralmente obbedendo alle parole del nostro Inno Nazionale, nel suo verso che dice di combattere con valore.
La bandiera tricolore è di coloro che lottano e dei lavoratori del Messico perché il rosso è il sangue dei nostri martiri che oggi rivivono nei cuori di questa moltitudine; perché il bianco nasce nel seno del popolo che anela alla pace vera per tutti uniti in fraternità e sensibilità; perché il verde è nelle mani di quelli che quotidianamente producono con intelligenza quello che il Messico possiede per sostenere i suoi figli.
Il Messico ha già imboccato la corrente più pura della vita, inaugurando con l'aurora quello a cui abbiamo anelato, quello per cui abbiamo lottato per molti anni.
Al governo diciamo che non è niente senza il popolo, se vuole esserne il rappresentante, che si tolga questo cerume che ha nelle orecchie e che si tolga le cispe che ha negli occhi. Il Messico non è di proprietà privata, il Messico è popolato da circa 100 milioni che hanno il diritto di godere e di vivere della sua ricchezza con pienezza.
Fratelli e sorelle messicani: Ribadiamo l'appello a contribuire tutti affinché il nostro Messico non viva più col verme solitario che tanto spreme la forza dei lavoratori.
Continuando il cammino che tracciarono i nostri primi eroi che ci hanno dato la nostra storia e l'esempio di non morire prima di morire per sempre.
Democrazia
Libertà
Giustizia
Dal cuore della patria messicana
Distretto Federale
Per il CCRI - CG - Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale
11 marzo 2001
(traduzione del Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)