LA PAROLA DEGLI ABITANTI

DI GUADALUPE EL TEPEYAC IN ESILIO

MUNICIPIO SAN PEDRO DE MICHOACÁN

CHIAPAS - MESSICO

10 FEBBRAIO 2001


ALLA SOCIETÀ CIVILE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE

FRATELLI E SORELLE

Noi, uomini, donne, bambini e anziani di questo villaggio in esilio, ci rivolgiamo con rispetto e onore per salutare tutti voi; ricevete quindi un saluto da tutti noi.

Abbiamo saputo che la società civile realizzerà una mobilitazione nell'autentico villaggio di GUADALUPE EL TEPEYAC. Per esigere il ritiro immediato dell'Esercito federale che già da 6 anni si è impadronito delle nostre terre e degli averi che possedevamo, ha distrutto le nostre case e tutte le nostre coltivazioni e attualmente continua a distruggere le nostre terre, i nostri alberi, sta inquinando i ruscelli ed il fiume principale che passa ad alcuni chilometri da questo villaggio e queste sono le cose che hanno più valore per noi. Inoltre continua a introdurre la prostituzione, l'alcolismo e la droga, perciò non possiamo ritornare in queste condizioni, mentre l'esercito federale non si ritira dal nostro villaggio.

Noi come villaggio vogliamo tornare degnamente sulle terre che sono nostre e ci appartengono. Perciò esigiamo il ritiro immediato dell'Esercito federale dato che noi non lo vogliamo, non ne abbiamo bisogno e non siamo abituati a vivere con loro. La nostra comunità non è caserma per i federali e così come sono arrivati 6 anni fa così se ne devono tornare alle loro caserme con gran vergogna per loro. NON siamo disposti a tornare in condizioni di resa né di vergogna. Quello che vogliamo è ritornare degnamente nel nostro villaggio senza la presenza dell'Esercito federale.

Fratelli e Sorelle, noi non possiamo essere presenti con voi dato che l'esercito federale messicano ci perseguita dal 10 di febbraio del 1995, siamo stati perseguitati e minacciati di morte, vogliono che ci arrendiamo in loro presenza. Però noi restiamo qui nelle nostre umili capanne nelle montagne con le nostre famiglie resistendo per i 6 anni che compiamo d'esilio e nonostante tutto continuiamo a lottare perché ci sia giustizia, libertà e democrazia per tutti i messicani.

Come indigeni tojolabales sappiamo vivere da soli senza la presenza dell'Esercito messicano, non abbiamo bisogno di loro, però sì della società civile per lottare uniti.

Voi e noi continueremo a lottare per esigere il ritiro immediato dell'Esercito federale da questo villaggio e dalle altre due postazioni.

Per il rispetto degli accordi di San Andrés e per la liberazione dei detenuti zapatisti.

Oggi voi vi rendete conto che tutto ciò che denunciamo contro l'Esercito federale e il governo è verità.

Per ultimo ringraziamo la società civile presente in questa mobilitazione per il grande appoggio e per il sacrificio che hanno fatto per arrivare qui ed esigere il ritiro immediato del esercito federale da questo villaggio, angolo della patria messicana.

RISPETTOSAMENTE

GLI ABITANTI DI GUADALUPE EL TEPEYAC IN ESILIO

UOMINI, DONNE, BAMBINI E ANZIANI


(traduzione del Comitato Chiapas di Torino)

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