Fratelli e Sorelle di Toluca, Stato del Messico
Ai nostri fratelli e sorelle indigeni,
abbiamo resistito e siamo sopravvissuti durante questi 500 anni di lotta di resistenza, per sopravvivere scoprendo la nostra esistenza per non sparire ingiustamente e oggi diciamo qui siamo con voi.
Voi conoscete questo paese Messico in cui non solo viviamo noi indigeni. Vivono pure altri che non sono indigeni. Noi abbiamo vissuto nell'estrema povertà per essere indigeni dove i potenti hanno lottato per farci sparire per essere indigeni. Per noi, indigeni messicani, LA VITA è in relazione con tutto ciò che ci circonda.
La terra, le montagne, i fiumi e molte altre cose della natura e per noi indigeni ci siamo saputi organizzare in ogni villaggio, in ogni municipio, in ogni stato. Abbiamo la nostra cultura, la nostra propria forma di organizzarci.
Però i cattivi governi non riconoscono mai la nostra esistenza, né molto meno le nostre forme di organizzazione che sono conoscenze millenarie. Così sono passati i più di 5 secoli e non hanno potuto farla finita con noi e oggi diciamo loro che non permetteremo mai più un Messico senza noi indigeni. Perché siamo già maggioranze che reclamiamo che siano riconosciuti i nostri diritti nella costituzione messicana.
La marcia zapatista per la Dignità si dirige alla capitale messicana per dialogare con il Parlamento Messicano perché l'iniziativa elaborata dalla COCOPA sia approvata e si facciano leggi che ci riconoscano nelle leggi e ci rispettino e così continuiamo decidendo il nostro degno destino perché la nostra storia lo ha dimostrato.
Fratelli e sorelle organizziamoci, lottiamo insieme agli altri fratelli che degnamente vanno con noi per i cammini che nostri passi camminano per difendere i nostri diritti, il diritto di tutti i messicani. Perciò lanciamo un appello a tutti i popoli indigeni e non indigeni del Messico a che si assommino alla nostra marcia. Perché siano riconosciuti i diritti e la cultura indigeni e facciamo sì che il nostro paese, il Messico, sia un paese includente, più umano, più giusto dove tutti e tutte viviamo con un'autentica democrazia, con la nostra piena Libertà e Giustizia per tutti i messicani.
Toluca, Messico del 2001
Comandante Tacho
(traduzione del Comitato Chiapas di Torino)