Consejo General de Huelga

Comunicato Stampa

30 marzo 2000

1. Invece di continuare a stendere verbali su verbali, RISOLVETE SUBITO LE RICHIESTE DEL CGH.

Il rettore, i funzionari, i direttori si dedicano a tempo pieno a redigere verbali contro gli studenti. Di fronte all'enorme conflitto che hanno generato, che si sono incaricati di estendere per quasi un anno, che acutizzano sempre più con le loro goffe decisioni, di fronte a questo enorme conflitto COSI' FACILE DA RISOLVERE, a loro, alle autorità, non viene in mente altro che castigare gli studenti, espellendoli o facendoli picchiare ed arrestare, mentre continuano con le loro simulazioni tentando di ingannare la comunità universitaria.

Fino a che punto pensano di portare le cose? Fino a dove vogliono arrivare? Ma non si rendono conto che hanno perso la capacità di governare questa Università? Non percepiscono che i loro verbali ci lasciano indifferenti?

E' così ridicolo, così assurdo che si espellano i nostri compagni della Prepa "per aver organizzato una kermesse nella loro sede per raccogliere fondi per le cauzioni", che sfiora il patetico. Hanno abusato talmente tanto della repressione che ci hanno resi resistenti ad essa.

Voi siete testimoni che questo movimento studentesco ha resistito senza piegarsi, ai più crudeli assalti vostri e del governo.

Né le nostre campagne di disprezzo, né le vostre spurie negoziazioni, né i colpi, i sequestri, le violenze, gli ordini di cattura, lo sgombero militare, né il carcere, NEMMENO IL CARCERE, sono riusciti a sconfiggerci.

L'unica cosa che siete riusciti a fare è stato perdere ogni autorità, mostrarvi nudi, così come siete davanti agli occhi degli studenti che per la prima volta vi vedono nella vostra giusta misura, spogliati da ogni vostra presunzione di potere: alcuni, un piccolo gruppo, questo è quello che siete, solo un pugno di funzionari che trattavano come propria, a proprio piacere, l'Università, con il potere che conferisce loro il maneggiare a proprio piacimento il bilancio milionario della UNAM, con il potere che dà loro assegnare posti, definire progetti, assumere e licenziare professori, con il potere di premiare e castigare studenti, con il potere che dà loro l'apparato di controllo, la polizia politica, i gruppi di picchiatori, spiando gli universitari per informarvi e reprimendo chi segnalate. Siete solo pochi, senza l'appoggio della comunità universitaria che ha vissuto soggetta a tante arbitrarietà.

Adesso, anche se lo conservate ancora nelle vostre mani, questo potere non sottomette più gli studenti, non riesce più a far loro abbassare la testa e a farli obbedire ai vostri ordini, al contrario, adesso siete voi che dovete rimanere nascosti nei vostri uffici, che dovete uscire di corsa "accelerando il passo" da ogni situazione pubblica, per evitare di dover dare risposta a tutte le domande e le richieste che vi fanno gli studenti.

Abbandonate la vostra attitudine prepotente che non corrisponde alla situazione attuale in cui state risultando incapaci di governare questa Università, o state invece pensando di governarla con la PFP invece di risolvere il conflitto?

Questo conflitto è molto facile da risolvere dando soluzione alle richieste del CGH e liberando tutti i nostri compagni detenuti.

FATELO SUBITO

2. Ci sta vendendo protezione, Sig.ra Arcelia Quintana?

Prendendo la staffetta dai suoi predecessori, la nuova avvocata generale della UNAM ci dice che il CGH con le sue azioni fa sì che lei non possa continuare con la cancellazione delle sanzioni interne contro i membri dello stesso CGH. Come chi dice "più tiri la corda, più ti impicchi", in altre parole se il CGH rimane tranquillo allora, forse, fra qualche giorno, gli toglieranno le sanzioni, ma se ci si muove esigendo che questa cancellazione diventi reale, allora gli verranno applicate nuove sanzioni.

Bel tentativo signora Quintana, degno della mafia, ma no, non accettiamo di pagare la protezione con la smobilitazione.

Ieri hanno emesso nuovi verbali per l'occupazione della Direzione della CCH's per una kermesse nella Prepa e per aver scaricato i files del Tribunale Universitario; molto probabilmente per entrare a parlare con Serrano Magallón, ci saranno nuovi verbali e così via chissà fino a quando.

L'altro ieri un soggetto che ha detto di appartenere alla Difensora dei Diritti Universitari si è presentato a casa di una compagna della facoltà di Chimica e non trovando nessuno a casa, si è dedicato ad interrogare i vicini mostrandogli una foto della ragazza. Qualche giorno prima questa compagna era stata informata nella sua facoltà, che il Direttore la riteneva responsabile di certo materiale presumibilmente scomparso durante lo sciopero.

Esigiamo dalle autorità che finisca la repressione contro gli studenti.

3. Il colmo della sfacciataggine, signor Magallón, come suo costume

"Perché è detenuta la professoressa Guadalupe Carrasco?", ha chiesto uno studente e Serrano Magallón gli ha risposto: "Non ho mai avuto notizia di questo ordine di cattura, non so chi può aver presentato denuncia, la denuncia non è stata mia".

L'ordine di cattura presentato alla professoressa, quando si trovava già detenuta nel Reclusorio Norte, era per i fatti accaduti alla Preparatoria 3 il 1° febbraio quando lei, signor Magallón, era avvocato generale della UNAM. Se lei non ha sporto denuncia, essendo il denunciante la UNAM, e non sa chi l'ha presentata, allora vuol dire che la personalità giuridica dell'UNAM non risiede nell'ufficio dell'avvocato generale.

Allora chi ce l'ha? Il Ministero degli Interni? la PGR? la PFP? il MP?

4. Sarà zuppa o pan bagnato, ma De la Fuente è innocente, dice Rodríguez Araujo

Per salvare dalla figura di inetto, De la Fuente, il signor Araujo mette in dubbio qualunque cosa. Per lui sono ugualmente dubbie le oscure intenzioni dei 12 sequestratori della dichiarazione del marito di Guadalupe Carrasco che, dopo essere passato per la terribile esperienza di vedere la sua compagna trascinata a botte, in presenza della figlia di 12 anni, senza aver la minima idea di dove la portassero, avrebbe anche avuto il sangue freddo per ordine una menzogna, secondo quanto sostengono le dichiarazioni del Sig. Araujo. Per lo meno potrebbe essere meno vile nel compito di coprire le spalle al rettore. Ma l'ordine di cattura a seguito del quale Guadalupe Carrasco si trova detenuta, non è per lo scoppio dello sciopero, come aveva effettivamente dichiarato la PGR. Questo hanno dovuto negarlo per non contraddire le dichiarazioni di De la Fuente secondo cui questi mandati erano stati ritirati, ma per una presunta partecipazione ai fatti occorsi nella Preparatoria 3, lo scorso 1° febbraio per cui il denunciante è la UNAM.

5. Al signor Sheridan e al signor Araujo, togliete tre righe

Immersi nella loro teoria di complotti, questi editorialisti aggiudicano al CGH alcune intenzioni che non hanno niente a che vedere con i motivi reali della sua lotta. Il movimento studentesco ha un obiettivo chiaro per cui lotta: la risposta alle nostre richieste e la liberazione dei nostri compagni detenuti politici, e questo l'abbiamo manifestato più volte. La confusione di questi signori è di base, non hanno compreso nulla del significato delle nostre richieste, non capiscono che sono domande minime che non sono soggette a contrattazione, per loro è incomprensibile che un movimento studentesco continui convinto fino alla soluzione totale delle proprie richieste. Per loro la "proposta istituzionale" di De la Fuente significa una concessione più che generosa che risolve già tutto. Non possono capire la differenza che esiste tra 20 centesimi e la gratuità. Non possono capire la differenza che c'è tra la burla di dichiarare che la UNAM si svincola dal Ceneval ma non dalla Comipens e la richiesta del CGH di una rottura totale con questo organismo.

Non possono capire la differenza tra un Congresso controllato dalle autorità e un Congresso Democratico e Risolutivo in cui la comunità decida liberamente il futuro dell'Università. Non capiscono che un NO come risposta delle autorità alla nostra richiesta di deroga delle riforme del '97 a questo punto non è una soluzione. Non capiscono che incrementare e rafforzare l'apparato poliziesco della UNAM e lanciarlo contro gli studenti non risolve la nostra richiesta che questo apparato venga sciolto. Infine non capiscono che se continuiamo a lottare non è perché oscuri interessi o desideri occulti ci portano allo sciopero, come dicono loro, "che le elezioni del paese siano il più anormale possibile", ma perché chiaramente e semplicemente NON E' STATA RISOLTA NESSUNA DELLE NOSTRE RICHIESTE E I NOSTRI COMPAGNI CONTINUANO AD ESSERE IN PRIGIONE.

Il CGH è disposto a lottare fino a quando sarà necessario per liberarli tutti e fino a quando le nostre richieste saranno accolte.

6. Denuncia

Guillermo Pérez Alcántara, studente di diritto di Acatlán, figlio di un funzionario del municipio di Naucalpan, è il soggetto che ieri ha investito intenzionalmente i compagni di Acatlán che realizzavano una manifestazione nell'avenida Acatlán, ferendone gravemente uno.

Piano di azione: lunedì 3 aprile, marcia unitaria dei professori universitari contro la violenza istituzionale alle ore 11, il percorso inizierà e si concluderà nell'Auditorio Che Guevara della facoltà di Lettere e Filosofia e passerà per tutte le facoltà e le scuole comprese nella Città Universitaria.

Commissione Stampa del CGH della UNAM


(tradotto dall'Associazione Ya Basta! Per la dignità dei popoli e contro il neoliberismo - Lombardia)



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