BOLLETTINO "CHIAPAS AL GIORNO" N. 208 (21 agosto 2000)

CIEPAC, CHIAPAS, MESSICO

CHI E' PABLO SALAZAR MENDIGUCHIA?

IL SUO PROGETTO PER IL CHIAPAS

Il 20 agosto ci sono state le elezioni per la carica di governatore dello stato del Chiapas. Il Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI) è crollato di fronte all'indigestione della società chiapaneca che ha dato la vittoria al candidato dell'opposizione di Alleanza per il Chiapas, Pablo Salazar Mendiguchia. Il nuovo governatore che entrerà in carica l'8 dicembre 2000 e dovrà affrontare come primo governatore non del PRI sfide di massima importanza nei sei anni del suo governo.

Pablo Salazar Mendiguchia è nato il 9 agosto 1954 nel municipio di Soyalo, Chiapas, dove ha effettuato i suoi studi di base per concludere la scuola secondaria e preparatoria in Tuxtla Gutierrez, capitale dello stato. A 17 anni si trasferisce nello stato di Puebla per realizzare i suoi studi all'Università Autonoma di Puebla dove ottiene il titolo di Avvocato, Notaio e Cancelliere. Cinque anni dopo ritorna in Chiapas.

Pablo Salazar professa la religione evangelica della Chiesa del Nazareno di cui è membro laico e non pastore; è figlio di maestri rurali in pensione. A 28 anni, nel 1982, si sposa con Martha Lopez Camacho, maestra della scuola normale originaria del municipio di Jitotol, con la quale ha 3 figli. Per quasi 20 anni si è dedicato all'insegnamento nelle medie e nelle superiori.

Nel 1978, a 24 anni, è stato Viceprocuratore Generale di Giustizia e ha sviluppato un programma di liberazione dei detenuti indigeni. Cinque anni dopo, nel 1983, ha avuto l'incarico di direttore giuridico della Segretaria di Educazione e Cultura dello Stato del Chiapas e ha organizzato l'assegnazione di posti di maestri della scuola normale attraverso concorsi. Nel 1993 è stato designato Consigliere Esecutivo dell'Istituto Federale Elettorale (IFE) a cui più tardi ha rinunciato dato che non accettava che nella struttura dell'IFE ci fossero come consiglieri dei noti frodatori elettorali.

Da gennaio a maggio del 1994 fu segretario generale di Governo dello stato a fianco del governatore ad interim priista Javier Lopez Moreno. Durante i primi 4 mesi del conflitto armato in Chiapas, secondo le parole dello stesso Pablo Salazar, "ho cancellato la rete telefonica governativa che aveva il PRI e ho recuperato per il patrimonio dello Stato più di dieci edifici pubblici che questo partito teneva per sé, ho sviluppato la municipalizzazione degli organi elettorali e ho concluso il progetto di riforme al Codice Elettorale dello Stato".

Per la prima volta è stato eletto dopo l'insurrezione armata dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN). A 40 anni di età è eletto Senatore della Repubblica per il Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI) e nel 1995 è stato tra i fondatori della Commissione di Concordia e Pacificazione (COCOPA) composto da membri del Parlamento, come organo di coadiuvanza della Commissione Nazionale di Intermediazione (CONAI), presieduta dal vescovo Samuil Ruiz Garcia e a capo dei negoziati di pace tra l'EZLN e il governo federale.

Come membro della COCOPA ha partecipato all'elaborazione della Legge per il Dialogo, la Conciliazione e la Pace Degna in Chiapas, strumento giuridico di base per i negoziati di pace in Chiapas. Ha pure partecipato alla redazione dell'iniziativa di Legge, chiamata Legge COCOPA, che ha interpretato gli Accordi di San Andrés che si riferiscono al Tavolo 1, "Diritti e Cultura Indigeni", firmati dall'EZLN e dal governo federale nel febbraio 1996, proposta che dopo fu rifiutata dal presidente Ernesto Zedillo.

Pablo Salazar Mendiguchia ha fatto parte dell'équipe fondatrice del Gruppo Galileo che raggruppò nel 1997 alcuni parlamentari del PRI con posizioni critiche all'interno del suo partito. Salazar fu l'unico parlamentare del suo partito che impugnò il metodo di elezione del leader della frazione parlamentare del PRI. Come Senatore ha partecipato alle commissioni per gli Affari Migratori, Affari di Frontiera, di Governo, di Giustizia e Punti Costituzionali e alla COCOPA.

A partire dal momento in cui il Potere Esecutivo ruppe il suo impegno di rispettare gli Accordi di San Andrés, Salazar iniziò a scontrarsi con maggiore coerenza con altri membri del suo partito, con il governatore ad interim del Chiapas Roberto Albores e pure con il presidente Ernesto Zedillo.

Pablo Salazar ha accusato il Potere Esecutivo di non rispettare le proprie promesse, di rompere il processo di negoziazione e ha evidenziato la mancanza di volontà politica di far avanzare il dialogo con l'EZLN. Ancora come Senatore della Repubblica, si è pure scontrato con Roberto Albores, ha criticato fortemente la sua politica e le azioni stupide e violente in Chiapas e contro i popoli indigeni. Ha denunciato i gruppi paramilitari, la crescente militarizzazione e ha richiesto il castigo e l'applicazione della legge ai responsabili del massacro di 45 indigeni in Acteal, in maggioranza donne e bambini.

Questo comportamento l'ha man mano allontanato dal PRI. Il linciaggio e le accuse dei priisti sono arrivati all'estremo di volerlo espellere dal partito a sostegno del governatore ad interim e della sua truppa. La sua posizione critica e coerente non aveva spazio nel partito ufficiale. Il 14 gennaio 1999 ha annunciato nel suo paese natale Soyalo il suo desiderio di candidarsi a governatore dello stato del Chiapas.

Quattro mesi dopo, l'8 maggio, nel municipio di Villaflores, ha comunicato le sue dimissioni dal PRI e si è dichiarato Senatore indipendente mettendo a soqquadro l'ambiente politico in Chiapas e il Parlamento. Le sue dimissioni sono state accompagnate da un documento contenente una seria diagnosi della situazione dello stato a livello economico, politico, sociale e militare che ha contribuito ad acuire la polemica intorno alla politica di governo dello stato e lo scontro fra i membri del suo partito.

Il 24 agosto 1999, il Partito Convergenza per la Democrazia (CD) e il Partito del Centro Democratico (PCD) si pronunciarono per la sua candidatura. Il 2 ottobre si è aggiunto il Partito del Lavoro (PT) e il 30 ottobre il Partito della Rivoluzione Democratica (PRD). Il 23 gennaio del 2000, il Partito di Azione Nazionale (PAN) e quattro giorni dopo il Partito Verde Ecologista del Messico (PVEM) si dichiararono d'accordo con la sua candidatura a governatore e alla fine dello stesso mese si aggiunsero il Partito della Società Nazionalista (PSN) e il Partito di Alleanza Sociale (PAS).

Così il PRI si è ritrovato di fronte all'Alleanza per il Chiapas formata da otto forze politiche.

IL PROGETTO DI PABLO SALAZAR MENDIGUCHIA PER IL CHIAPAS

A 45 anni di età, Pablo Salazar si trova di fronte ad una grande sfida: con uno stato fortemente militarizzato, con la presenza del EZLN e un dialogo per la pace sospeso dall'agosto 1996. Da che è iniziato il conflitto armato si sono prodotti: migliaia di profughi, centinaia di detenuti indigeni, decine di imboscate, violenze e morti che hanno macchiato di sangue lo stato.

Secondo Pablo Salazar:

"Desidero essere governatore per dirigere un progetto di governo che ci permetta di recuperare la sovranità, la governabilità e la dignità del Chiapas, per mettere fine al carosello di governatori ad interim e per dare ai chiapanechi un governo che duri 6 anni, con una visione del futuro, includente, onesto, promotore di sviluppo, impegnato con la riconciliazione e la pace, che elevi il livello della politica e le restituisca la sua natura di servizio".

"Desidero promuovere un governo che abbia la capacità di convertire la protesta dei chiapanechi in energia per il cambiamento e la trasformazione delle nostre tragedie in opportunità".

Salazar descrive Alleanza per il Chiapas come pacifista e pacificatrice, come composta da difensori dei diritti umani, partigiani della libertà di espressione e di circolazione e promotori della tolleranza. Per lui, i due principali problemi nello stato sono l'assenza di pace e il sottosviluppo brutale a tutti i livelli.

Tra le principali idee esposte nella sua campagna elettorale, Pablo Salazar abbozza cosi le caratteristiche del suo "governo includente, di sei anni, onesto, con visione di un futuro di riconciliazione e di pace":

  1. Realizzare programmi di educazione destinati a ridurre l'analfabetismo e l'abbandono scolastico, con un'attenzione particolare alla partecipazione delle donne.
  2. Creare più opportunità di lavoro.
  3. Sviluppare un processo di industrializzazione per la trasformazione della produzione agropastorale, dalla microindustria fino alla costituzione di parchi industriali.
  4. Sviluppare le microimprese e la media impresa, appoggiando la partecipazione delle donne e dei giovani in questo settore.
  5. Ampliare la copertura del territorio dei centri di salute per diminuire gli alti indici di denutrizione e di mortalità nello stato.
  6. Realizzare un programma di protezione dell'ambiente e di tutela delle risorse naturali, della flora e della fauna.
  7. Modificare la deficiente amministrazione della giustizia e creare un nuovo stato di diritto.
  8. Integrare tutte le comunità nella vita produttiva dello stato per mezzo di un programma di sviluppo delle vie di comunicazione.
  9. Favorire la partecipazione della società civile nel governo.
  10. Ridurre la densità militare per lo meno della metà per favorire la soluzione del conflitto e far sì che i compiti dell'esercito siano solo quelli che gli attribuisce la Costituzione.
  11. "Coloro che usano risorse pubbliche per appoggiare la campagna dell'ancora partito ufficiale in Chiapas sappiano che non resteranno impuniti. Coloro che tenteranno di comprare voti o di alterare i risultati elettorali siano coscienti che non sfuggiranno alla loro responsabilità. Sia chiaro: per gli sciacalli elettorali, per quelli che vogliono fermare la democratizzazione e il cambiamento in Chiapas, questo 20 agosto non perdonerà."
  12. Creazione di un programma di città di frontiera in Chiapas che servano da porta d'ingresso al progresso del mercato Centroamericano.
  13. Creare un centro culturale a Suchiate che serva da legame fra Messico e Centroamerica.
  14. Promuovere un progetto di sviluppo integrale per produttori di caffè.
  15. Promuovere riforme costituzionali nello stato per incorporare nuove forme come il plebiscito, il referendum, l'iniziativa popolare, affinché i chiapanechi possano decidere se un governatore debba restare in carica, "vogliamo che la società vigili di più".
  16. Punire con tutto il peso della legge gli autori materiali e i mandanti del massacro di Acteal, di chiunque si tratti, siano funzionari o persone qualunque.
  17. "Nel nuovo governo non ci sarà corruzione e impunità, nessuno che abbia commesso un delitto potrà passeggiare tranquillo per la strada".
  18. Creare condizioni per il ritorno dei profughi ai loro luoghi di origine.
  19. Smantellare i gruppi paramilitari.
  20. Far rispettare gli Accordi di San Andrés secondo la Legge presentata dalla COCOPA.
  21. Chiedere i conti alla Commissione Federale di Elettricità (CFE) affinché versi allo stato le imposte corrispondenti. [Si è pronunciato contro la privatizzazione dell'energia elettrica].
  22. Rendere gratuita l'educazione a tutti i livelli e sviluppare azioni che promuovano l'accesso all'educazione di tutti i chiapanechi a tutti i livelli educativi.
  23. Approfondire e perfezionare la riforma elettorale.
  24. Rafforzare le Istituzioni della Società Civile di Difesa dei Diritti Umani e far sì che i tre poteri (esecutivo, legislativo e giudiziario) siano amministrati con pieno rispetto dei diritti umani. "Sono contrario a qualsiasi forma di abuso di potere, contro qualsiasi atto dell'apparato dello stato che attenti alla dignità umana e ai diritti umani".
  25. Garantire ad ogni uomo e donna l'accesso alla sicurezza sociale e il pieno rispetto ai loro diritti di lavoratori.
  26. Programmazione della crescita urbana nei principali punti di maggiore crescita della popolazione con una prospettiva di lungo periodo e mantenendo gli equilibri tra le necessità delle famiglie e il contesto ecologico. Curare preventivamente e correggere gli aspetti della vulnerabilità sociale con gruppi urbani.
  27. Creazione di un Osservatorio Cittadino delle Politiche Pubbliche e la creazione di un organo similare nel Congresso dello Stato. La partecipazione cittadina in forma di co-governo è necessaria per rendere trasparente la funzione pubblica.
  28. Sviluppare una cultura di rendicontazione e preservare e chiarificare il Diritto all'Informazione.

Fonti:

  1. Banca di Dati di Alleanza Civica Chiapas: alianchis@laneta.apc.org
  2. Pablo Salazar Mendiguchia: salazarp@prodigy.net.mx; p@blosalazar.chiapas.net.mx; www.pablosalazar.org.mx

Domani gli chiederemo che realizzi ciò che ha promesso!

Gustavo E. Castro Soto

C I E P A C - Centro di Investigazioni Economiche e Politiche di Azione Comunitaria, A.C. - http://www.laneta.apc.org/mailman/listinfo/ciepac-e


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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