Oggi abbiamo reso pubblici i blocchi stradali in vari punti dello stato del Chiapas che noi, Coordinamenti Zapatisti di Collegamento Regionali del Chiapas, realizzeremo domani, per esigere:

• il rispetto degli Accordi di San Andrès
• la smilitarizzazione dello stato e del resto del paese
• la libertà per i/le detenuti/e politici/che del paese
• la cancellazione degli ordini di cattura contro di noi che proseguiamo la resistenza.

Tra l'altro, ci sono già minacciose dichiarazioni del Procuratore della Giustizia dello Stato del Chiapas, Eduardo Montoya Lievano.

Come già abbiamo denunciato ieri nel nostro bollettino: "Il governo repressore di Albores, o la nuova PFP (Polizia Federale Preventiva), non mancheranno di reprimere questa degna manifestazione del popolo chiapaneco, dicendo che stiamo commettendo un qualche reato" e la provocazione da parte del governo dello Stato non si è fatta attendere.

Pochi istanti fa abbiamo ricevuto l'informazione che è in corso una riunione a cui partecipano tutte le forza repressive, capeggiate dal procuratore della Giustizia dello Stato.

Noi vogliamo comunicare che l'annuncio della mobilitazione di domani non è una minaccia, è una azione politica che ha ricevuto molti consensi durante gli ultimi tre mesi.

Inoltre, vogliamo fare alcune domande a tutto il popolo:

• Chi può dire adesso che i governi federale e statale non hanno perseguitato ideologie politiche e religiose, visto che abbiamo i paramilitari, una militarizzazione completa dello Stato e quotidianamente si calpestano i diritti, come quello del libero transito?
• A che "società" si riferisce Montoya quando dice che "la società" non permetterà la mobilitazione di domani? A noi che siamo stufi/e dell'autoritarismo e della repressione, a quelli/e che si appresta a reprimere domani, o a quelle centinaia di agenti che Albores mobilita con blocchi illegittimi quando gli conviene?
• Di quali atti violenti parla? Il 13 settembre abbiamo bloccato pacificamente le strade e non c'è stato nessuno incidente. Si riferisce allora a quelli che loro provocano e che senza dubbio provocheranno domani?
• Dicono che tenteranno di parlare con i leader? È così difficile pensare che noi possiamo organizzarci senza leader, dal basso? E che la legge è uguale per tutti/e? Uguale sia per coloro che bloccano le strade in nome di Albores che per noi?

Domani lo vedremo.

Non ci resta altro che ribadire che qui siamo, che continuiamo, che continueremo... loro hanno le forze di polizia, l'esercito.... e di fronte alla minaccia di repressione restano la speranza, la ragione e la storia dalla nostra parte.....

COMBATTIVAMENTE

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