Si legge su La Jornada del 13 settembre 2000:

FOX ANNUNCIA UNA CROCIATA CONTRO I GRUPPI ARMATI

ALL'EPR NON FARÀ NESSUNA CONCESSIONE, CERCHERÀ DI "SRADICARLO"

- corrispondenza da San José di Costa Rica -

Il presidente eletto Vincente Fox Quesada ha avvertito i gruppi violenti che operano nel Paese: a partire dal primo dicembre, ha annunciato che intraprenderà una crociata contro la violenza che attenta alla democrazia e inibisce lo sviluppo. Nel caso del cosiddetto Esercito Popolare Rivoluzionario, a cui non ha offerto nessuna apertura politica, ha sottolineato che starà molto attento affinché esso non si sviluppi fuori dei confini dello stato di Oaxaca e Guerrero. Cercherà con tutte le sue forze di "sradicarlo"...

Questa affermazione si aggiunge ad una serie di altre riguardanti i diritti umani in Messico che il Presidente Fox ha rilasciato durante l'incontro con la Commissione Centroamericana per i Diritti Umani (CIDH), che molto spesso è stata critica nei confronti della gestione che i governi messicani hanno fatto di questo tema.

Nello stesso articolo si legge: "Fox ha annunciato che a partire dal primo dicembre metterà in atto una decisa campagna di promozione rivolta alla difesa dei diritti umani in Messico. Non sarà solo una campagna pubblicitaria, ma si tradurrà in azioni concrete di assistenza e vigilanza affinché tutte le richieste inviate, tanto da cittadini messicani che centroamericani, vengano realmente prese in considerazione, affinché le garanzie di questi cittadini siano rispettate".

Chissà: forse darà anche questo compito all'esercito, che, oltre che occuparsi di sicurezza pubblica interna, avrà anche quello di controllare che i diritti umani siano rispettati sul territorio messicano.

In questa crociata contro "la violenza", Fox conclude (sempre dall'articolo): "La violenza è senza dubbio l'ostacolo più grande allo sviluppo economico. Fin quando esisterà violenza, difficilmente ci sarà democrazia e difficilmente si produrrà sviluppo economico... Abbiamo il compito di sradicarla. Abbiamo preso l'impegno di occuparci del problema della violenza e dei gruppi che la promuovono, perché se non lo facessimo si cancellerebbero tutte le possibilità di stabilire e consolidare processi di sviluppo sostenibile".

Cioè gli americani, gli europei ed i giapponesi non verrebbero più ad investire in Messico.

Se a queste affermazioni aggiungiamo le altre che lo stesso Fox ha rilasciato il giorno precedente, il 12 settembre, sempre durante la visita a San José in Costarica e che riguardano la sua maniera di intendere "la governabilità" in Messico, allora la questione diventa seriamente preoccupante, oltre che chiarificatrice del "cambio" democratico che quasi tutti danno ormai per assodato.

Si legge sull'EXPRESO CHIAPAS dello stesso giorno:

FARÒ CONCESSIONI AL FINE DI GARANTIRE LA GOVERNABILITÀ

Lo dice Fox.

... ha detto che la sua équipe di Governo sarà composta dai migliori talenti, per cui sarà possibile che alcuni collaboratori del gabinetto dell'attuale governo di Zedillo facciano parte del futuro governo di Fox. I membri del governo Zedillo sono compresi nelle liste su cui si stanno cercando i migliori talenti per il Paese, in modo aperto, cosicché potrebbe risultare che qualche membro dell'attuale équipe di governo rimanga, ha specificato Fox.

E non è tutto. Dopo il dibattito (tuttora in corso) sul fatto di "civilizzare" la direzione del Ministero della Difesa Nazionale (SEDENA), attualmente guidata, per legge, da un militare (solitamente un generale di divisione), leggiamo sullo stesso giornale: "Fox ha scartato l'idea secondo la quale sarà un civile ad essere designato come Ministro della Difesa Nazionale. Ha detto: "Io nominerò il Ministro scegliendolo tra le file dell'Esercito Messicano".


(a cura di Oscar - San Cristóbal de Las Casas)



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