San Cristóbal de Las Casas 13 gennaio 2000

DAI "CAFETALES" SI COSTRUISCE LA RESISTENZA

NUOVE MINACCE NELLA ZONA NORD DEL CHIAPAS

In un contesto di repressione, minacce, voci di perquisizioni e pattugliamenti costanti dell'Esercito Federale Messicano, Seguridad Publica e delle Brigate di Operazioni Miste (BOM), il popolo organizzato di Petalcingo, municipio di Tila, la cui principale attività economica è la produzione e la commercializzazione del caffè, ha convocato i giorni 8 e 9 gennaio il 5° FORUM STATALE DI SEGUIMENTO DELLA CONSULTA NAZIONALE ZAPATISTA.

Il giorno precedente all'evento, decine di donne e uomini campesin@s hanno bloccato i loro lavori produttivi per organizzarsi in diverse commissioni di lavoro, accogliendo 392 persone provenienti da 20 municipi dello stato, delle regioni di: Los Altos, Costa, Fronteriza, Centro, Selva, Nord e Frontera Tacaná, nonostante che da varie settimane si sia vissuta un'intensa tensione, dovuta alla costante e sofisticata vigilanza dei militari che durante le notti circondano alcune case che sono steta segnalate da civili priisti dell'Ejido, dato che carri di militari permangono ai confini del villaggio con i fari spenti e realizzando movimenti sospetti. In questi giorni oltretutto è aumentata la circolazione di voci su possibili perquisizioni ed arresti poiché verrebbero spiccati ordini di cattura contro i leader del movimento di resistenza civile.

L'arrivo dei diversi Coordinamenti Regionali della Società Civile al 5° Forum, è stato interrotto pochi chilometri prima dell'Ejido di Petalcingo da una delle Brigate di Operazione Mista, che con sfoggio di violenza hanno abbordato la carovana per esigere i documenti d'identità, con il pretesto dei controlli quotidiani di compimento della Legge Federale sulle Armi e per la lotta al narcotraffico; hanno utilizzato un linguaggio aggressivo e hanno anche sputato in faccia a uno dei compagni del Coordinamento di Los Altos - questi fatti sono avvenuti nel tratto di strada denominato "Pulpitillo".

La notte dell'8 gennaio due carri di militari, uno di Seguridad Publica e un furgone bianco di poliziotti giudiziari, hanno accerchiato le strutture dove si stava svolgendo il Forum Statale. La risposta della società civile è stata immediata. Donne, uomini, anziani e bambini sono usciti in strada gridando slogan per mandare via l'esercito dal villaggio. Il 9 gennaio, nel pomeriggio, è stata realizzata una manifestazione pubblica di tutti/e i partecipanti al Forum in appoggio ai compagni di Petalcingo. Quando era già finita, un leader dei priisti li ha aggrediti verbalmente, minacciando e molestando diverse persone. In seguito è stata organizzata la carovana di ritorno ai rispettivi luoghi d’origine dei compagni e delle compagne dei diversi Coordinamenti.

Vari compagni/e di Marques de Comillas, due studenti del Consejo General de Huelga dell'UNAM e un membro del Coordinamento di Los Altos che viaggiavano su un furgoncino bianco, decisero di trascorrere la notte sulla strada del ritorno nella città di Palenque, a due isolati dal parco cittadino, in una casa privata. All'una di notte hanno posteggiato il veicolo, lasciandovi dentro tutte le loro cose, dato che avrebbero riposato solo alcune ore; ma al risveglio trovarono tutto messo sottosopra, gli abiti sparsi in giro, le carte buttate ovunque, senza che fosse stato portato via nulla.

Riguardo a questi segnali, i Coordinamenti per la Consulta Zapatista, manifestano il loro ripudio alla persecuzione costante dell'apparato repressore e denunciamo il clima di violenza che subiscono i villaggi campesinos nello stato del Chiapas. Riteniamo responsabile il governo statale e federale per i possibili scontri tra civili; valutiamo e appoggiamo lo sforzo dei popoli per costruire la resistenza; chiediamo agli organismi dei diritti umani e alle organizzazioni nazionali ed internazionali la loro solidarietà e attenzione riguardo a questa regione che ha nella sua memoria storica una grande somma di morti, di aggressioni, di violenze sessuali contro le donne, di dolore e di paura a causa della repressione.

Dai sentieri e dai "cafetales", donne e uomini si organizzano per rivendicare ciò che appartiene loro; esigono giustizia per i prigionieri politici, gli sfollati, i morti e i feriti negli scontri tra civili provocati dai paramilitari e dai militari; un giusto prezzo per il loro caffè e si ribellano alla rimunicipalizzazione imposta da Albores Guillén e infine contro le alte tariffe dell'energia elettrica.

VIVA LA RESISTENZA DEI POPOLI!

LIBERTÀ PER I PRIGIONIERI POLITICI IN MESSICO E NEL MONDO!

ALT ALLE INCURSIONI DI MILITARI, SEGURIDAD PUBLICA, PARAMILITARI, POLIZIA FEDERALE PREVENTIVA E POLIZIA GIUDIZIARIA DEL CHIAPAS!


SOLIDARIAMENTE

COORDINADORAS: ZONA NORD, ALTOS, FRONTERIZA, MARQUES DE COMILLAS, CENTRO E FRONTERA TACANA


(tradotto dal Consolato Ribelle del Messico-Brescia)



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