Appello dei Coordinamenti di Contatto Regionali

11 maggio 2000, San Cristóbal de Las Casas

Alla società civile nazionale e internazionale

Agli organismi di diritti umani nazionali e internazionali

Al Fronte Zapatista di Liberazione Nazionale (FZLN)

Agli uffici di contatto per la consulta dell'EZLN nella Repubblica Messicana

Alla Commissione di Concordia e Pacificazione

Alla stampa nazionale e internazionale

DI FRONTE AL CLIMA che si vive nello stato del Chiapas, Messico, noi firmatari ci opponiamo fermamente all'affronto del mal governo nella sua necessità di SOVRAMILITARIZZARE il nostro stato, visto che a partire dal 4 maggio di quest'anno e calcolando il momento con precisione ha iniziato ed eseguito una serie di azioni criminali contro le sue stesse basi si estrazione PRIISTA che il governo adesso chiama "imboscate" e, facendo uso dei suoi gruppi paramilitari, il suolo chiapaneco si copre nuovamente di sangue nei municipi di San Pedro Chenalhç, Chalchihuitán e Chilón.

CI PREOCCUPA soprattutto la situazione che si vive in questi momenti nel villaggio di Polhó, Municipio Autonomo di San Pedro Chenalhó, di fronte all'enorme spiegamento delle forze poliziesche e militari che il Governo Statale e Federale hanno realizzato nella zone de Los Altos che, oltre ad essere una chiara provocazione all'ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE, mette in campo, forse ultima carta del sessennio di Zedillo, per chiudere il cammino al dialogo e alla PACE GIUSTA E DEGNA nella nostra Nazione. Vogliamo ricordarvi che Polhó ospita più di 8.000 rifugiati (che vivono già in condizioni di estrema povertà avendo perso tutto, terra, casa e libertà, per le constanti minacce dei gruppi paramilitari), gli stessi che hanno dovuto sfollare in conseguenza della militarizzazione e paramilitarizzazione della zona de Los Altos e in seguito del massacro di Acteal e che oggi, di fronte all'insicurezza della GUERRA DI BASSA INTENSITA' E DI CONTROINSURREZIONE applicata dai governi statale e federale, non possono ritornare alle loro comunità di origine. In questo stesso. In questo stesso contesto si ascrive la minaccia all'AUTONOMIA dei Popoli Chiapanechi visto che il Consiglio Autonomo di San Pedro Chenalhó è accusato da parte del coordinatore per il dialogo in Chiapas Emilio Rabasa Gamboa e dal Procuratore dello Stato Eduardo Montoya Lievano, di proteggere i presunti responsabili delle presunte imboscate.

ANCOR PIU' PREOCCUPANTE, il governo di ieri, 10 maggio, sono arrivati nel nostro stato centinaia di elementi della POLIZIA FEDERALE PREVENTIVA (PFP), organismo creato in questo sessennio e precisamente del priista Francisco Labastida Ochoa, oggi candidato alla Presidenza della Repubblica Messicana. Questo corpo si stabilirà nel nostro Stato proprio nel Municipio Autonomo di San Pedro Chenalhó e questa provocazione avviene a meno di due mesi dal culmine dello scontro elettorale Federale e a tre da quello Statale. Il mal governo conferma così che la sua strategia di campagne si baserà sulla repressione e generalizzando il clima di tensione e paura al fine di portare a compimento le ELEZIONI PIU' SPORCHE DELLA STORIA, visto che con i fatti che oggi stiamo vedendo ratifica la sua paura per LA MORTE DEL PARTITO DI STATO (PRI) che a settant'anni di vita utilizzerà qualunque mezzo per garantire la sua permanenza al POTERE.

TEMIAMO che le azioni di provocazione che si vivono in questo periodo nel nostro territorio, scatenino una serie di azione che non si potrebbero controllare e che la PACE GIUSTA E DEGNA, per cui oggi lottiamo, è attaccata ad un file e IL GOVERNO PRIISTA raggiunga il suo obiettivo di destabilizzare ancor più la popolazione messicana.

Lanciamo un APPELLO affinché il vostro impegno con il Popolo del Messico e per LIBERTA', DEMOCRAZIA e GIUSTIZIA si pronunci di fronte alle istanza Federali e Statali CHIEDENDO ED ESIGENDO con AZIONI URGENTI per il rispetto dei diritti umani, la smilitarizzazione dello Stato, la disattivazione dei gruppi paramilitari, L'ADEMPIMENTO DEGLI ACCORDI DI SAN ANDRES e la PARTENZA IMMEDIATA DELLA PFP visto che la sua permanenza nello state rende ancor più impossibile una soluzione di PACE CON GIUSTIZIA E DIGNITA'. Allo stesso tempo vi chiediamo di arrivare fisicamente fino a questo stato in carovane o gruppi di osservazione Nazionali o Internazionali poiché questa volta il nostro timore è NON POTER FERMARE QUELLO CHE POTREBBE SUCCEDERE.

Fraternamente

Coordinadoras de Contacto Regionales para la Consulta Zapatista en Chiapas:

Altos, Centro, Costa, Marqués de Comillas, Norte-Selva, Tacaná y Fronteriza, Parejo Sīcotol, Ciuspaz, Enlace Civil, Kinal Antzetik, Jolom Mayaetik, Estudiantes Organizados de la Facultad de Ciencias Sociales de la UNACH, FOCA, Guayacán

Azioni urgenti ai seguenti indirizzi:

[Inviato da Coordinadora Regional de los Altos coordiandoraltos@eudoramail.com]


(tradotto dall'Associazione Ya Basta! Per la dignità dei popoli e contro il neoliberismo-Lombardia)



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