COMITATO CLANDESTINO RIVOLUZIONARIO INDIGENO

COMANDO GENERALE DELL'EZLN

10 MAGGIO 2000

AL POPOLO DEL MESSICO

AI POPOLI ED AI GOVERNI DEL MONDO

ALLA STAMPA NAZIONALE E INTERNAZIONALE

FRATELLI E SORELLE:

PRIMO - Nelle ultime settimane, il governo federale messicana ha insistito in azioni violente e minacce che cercano di creare un clima favorevole alla sua intenzione di dare un colpo definitivo alle comunità indigene e all'EZLN.

SECONDO - Con il pretesto di incendi nella Selva Lacandona, si è minacciato lo sfollamento di decine di villaggi indigeni con l'uso di forze congiunte dell'Esercito e della Polizia Federale Preventiva. La verità è che gli incendi sono accaduti solo nei luoghi dove c'è forte presenza militare (come quello di San Quintín). Questo chiarisce che è solo un pretesto per l'attacco agli zapatisti.

TERZO - Nel frattempo, nella zona di los Altos, Nord del Chiapas il Governo Federale ha riattivato i suoi gruppi paramilitari perché compiano azioni criminali per dare così il pretesto per attaccare gli zapatisti di queste zone.

QUARTO - In giorni recenti, nei municipi di Chenalhó e Chalchihuitán, gruppi paramilitari hanno provocato violenze e due crimini: il 7 maggio in una imboscata hanno perso la vita 2 persone e altri sono rimasti feriti.

E nei giorni successivi un altro fatto violento tra priisti di Chenalhó e Chalchihuitan per problemi di confini tra i 2 municipi, che non è stato mai risolto da nessun governo.

QUINTO - Con un atto irresponsabile e criminale il governo in Chiapas incolpa le nostre basi di appoggio zapatiste di questi fatti. Per questo ora si trovano posizionati a poca distanza dal Centro Polhó, centinaia di elementi dell'Esercito Federale, polizia di Sicurezza Pubblica dello Stato, Polizia Federale Preventiva, elementi della PGR, polizia giudiziaria federale e statale, e sicuramente paramilitari con divise militari, pronti per assalire in qualsiasi momento il villaggio di Polhó, sede del Consiglio Autonomo di Polhó e dove si trovano ubicati migliaia di bambini, donne, anziani, malati e denutriti, tutti profughi della guerra. A queste accuse risponderemo: l'EZLN non copre né protegge criminali, il governo messicano sì (alcuni sono governatori e segretario dello Stato). Polhó non è los Pinos.

SESTO - Gli autentici responsabili della illegalità, del crimine e della destabilizzazione in Chiapas si devono cercare nel palazzo del governo del Chiapas, in los Pinos, nella Sedena e nella Polizia Federale Preventiva, che cercano disperatamente il modo di riprendere i combattimenti in Chiapas per ricomporre così la disastrosa campagna elettorale del Candidato Ufficiale della Presidenza, Francisco Labastida Ochoa.

SETTIMO - Lanciamo un appello alla comunità nazionale e internazionale perché si mobilitino e fermino, una volta per tutte, i tentativi del governo di Ernesto Zedillo di usare la guerra per fini elettorali.

DEMOCRAZIA

LIBERTÀ

GIUSTIZIA

Dalle Montagne del Sudest Messicano

Per il Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno

Comando Generale dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.

Subcomandante Marcos

Messico, maggio del 2000

Comandante Moises Comandante David Javier Geronimo Rafael Daniel Guillermo


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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