Messaggio n. 1 del CGH della UNAM

La polizia viola l'autonomia e arresta

6 febbraio 2000


A tutti i popoli del Mondo

Agli universitari di tutto il Mondo

Alle ONG, alla Società Civile

Agli operai, Contadini, Indigeni

A tutte le Donne che lottano contro ogni tipo di oppressione

A ogni essere umano che continua ad avere un cuore per abbracciare i suoi fratelli


Questo è un appello urgente del Consiglio Generale di Sciopero dell'Università Nazionale Autonoma del Messico (CGH-UNAM).

Il giorno di oggi, domenica 6 febbraio 2000, migliaia di poliziotti (militari) della Polizia Federale Preventiva (PFP), hanno violato l'autonomia universitaria e hanno occupato militarmente la Città Universitaria più grande dell'America Latina.

Consideriamo responsabile di questa azione repressiva il Presidente della Repubblica, Ernesto Zedillo Ponce de León, il Ministro degli Interni, Diodoro Carrasco, il Procuratore Generale della Repubblica, Jorge Madrazo, lo pseudo-rettore Juan Ramón de la Fuente e il candidato ufficiale del PRI alla presidenza, Francisco Labastida Ochoa.

In questa operazione sono stati arrestati più di 500 membri del Consiglio Generale di Sciopero (non abbiamo ancora la cifra esatta) che si trovavano riuniti in Assemblea Plenaria. Al momento dello sgombero il CGH aveva già deciso, all'unanimità, di tornare a convocare le autorità dell'UNAM al dialogo, per giungere a un negoziato che facilitasse la soluzione del conflitto senza repressione.

La convocazione era stata decisa per il giorno di domani, lunedì alle 10 nel "Palacio de Minería".

Secondo le dichiarazioni del Procuratore Generale di Giustizia, Jorge Madrazo, l'ordine di reprimere il movimento era stato deciso venerdì 4 gennaio.

Bisogna ricordare che lo stesso giorno, dalle 10 del mattino alle 12 della notte, il Consiglio Generale di Sciopero aveva avuto un incontro con lo pseudo-rettore Juan Ramón de la Fuente.

Il Presidente della Commissione (ufficiale) dei Diritti Umani José Soberanes, che ha partecipato alla riunione ha dichiarato (ufficialmente) alla stampa che non c'era stato accordo.

È curioso che queste dichiarazioni siano state rilasciate mentre la riunione non era ancora finita, visto che è terminata verso mezzanotte.

Quindi concludiamo che si è trattato solo di un inganno delle autorità, poiché mentre fingevano di voler dialogare, avevano già preparato l'operazione repressiva.

IL CGH NON SI ARRENDE

Nella riunione del Consiglio Generale di Sciopero, interrotta dalla polizia, si era già deciso che se la polizia avesse preso le installazioni, il CGH avrebbe continuato le sue sedute in esilio (su questo vi daremo altre informazioni durante la giornata).

UNA DECISIONE DEL CGH È STATA CHE NON EFFETTUEREMO SCAMBI DI DETENUTI IN CAMBIO DI RICHIESTE

ESIGIAMO LA LIBERAZIONE DEI QUASI MILLE DETENUTI POLITICI DEL CGH

SOLLECITIAMO LA VOSTRA SOLIDARIETA'

Sollecitiamo in modo urgente la realizzazione di tutte le azioni solidali che sono alla vostra portata.

Suggeriamo presidi di fronte alle Ambasciate e ai Consolati Messicani, manifesti di solidarietà con il CGH e di protesta per l'intervento poliziesco, così come chiediamo la traduzione e la diffusione dei nostri comunicati.

Nel prossimo bollettino vi manderemo fax e indirizzi delle dipendenze messicane.

PER LA SOLUZIONE DEI SEI PUNTI DEL VOLANTINO DI RICHIESTE

LIBERTA' PER I DETENUTI POLITICI

NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'EDUCAZIONE

ABBASSO IL NEOLIBERISMO E I PIANI DEL FMI E DELLA BANCA MONDIALE

CHE I NOSTRI CUORI SI APRANO PER IRRADIARE DIGNITA' AI NOSTRI FRATELLI E ALLE NOSTRE SORELLE, AFFINCHE' LA NOSTRA RABBIA SCOPPI NELLE MANI DEGLI OPPRESSORI

Consejo General de Huelga della UNAM

Messico D.F. domenica, 6 febbraio 2000 ore 9:15 A.M


(tradotto dall'Associazione Ya Basta! Per la dingità dei popoli e contro il neoliberismo - Lombardia)



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