REFORMA - 4 agosto 2000

Attaccano base d'appoggio zapatista

Il gruppo paramilitare Paz y Justicia ha cacciato 30 famiglie di indigeni choles, basi di appoggio civile dell'EZLN, dalla comunità "Terra e Libertà" del municipio chiapaneco di Yajalón

Di DANIEL PENSAMIENTO/ Reforma - Chiapas - Messico

Il gruppo paramilitare Paz y Justicia ha bruciato quattro case e ha cacciato 30 famiglie di indigeni choles basi di appoggio civile dell'EZLN, sparando raffiche di mitra e lanciando granate a frammentazione nella comunità "Terra e Libertà" del municipio di Yajalón, a 240 chilometri al nord di Tuxtla Gutiérrez.

Secondo la testimonianza di Francisco Maggio Díaz, abitante della zona, circa 300 uomini, che portavano armi ad alto potenziale e vestivano divise blu e nere, presero di sorpresa e in forma violenta questa villaggio nella notte del giovedì.

Egli ha precisato che i paramilitari di Paz y Justicia, legati al Partito Rivoluzionario Istituzionale, hanno usato mitra e granate a frammentazione per 40 minuti contro gli indigeni choles, basi di appoggio zapatiste, che sono fuggiti attraverso sentieri fino alla montagna di questa regione nord.

"Tutti sono fuggiti verso la montagna, appena sono riusciti a prendere i bambini e hanno corso fino al monte per evitare che i paramilitari li assassinassero per rappresaglia, per aver occupato queste terre dal 1994", ha raccontato.

"Loro sono arrivati hanno sparato e dicevano gridando li ammazzeremo tutti", ricordava.

Ha aggiunto che il gruppo di civili armati si è messo a bruciare quattro case dei rappresentanti della comunità, oltre ad uccidere maiali, galline e agnelli che stavano in piccoli recinti.

Ha segnalato che le basi di appoggio civile dei ribelli zapatisti, hanno considerato responsabili Román López Montejo e Mario Croce Pérez, leader del gruppo paramilitare originario della comunità "Emiliano Zapata", che in giorni precedenti hanno minacciato di recuperare queste terre.

Inoltre hanno indicato Javier, Rosendo e Ricardo Hidalgo López, Pedro Entzin López, Diego Entzín Guzmán, Juan e Alonso Entzín Pérez, capetti di Paz y Justicia, con base operativa nella comunità di "Hidalgo Joshil", nel municipio di Tila che confina con Yajalón.

Maggio Díaz ha detto che hanno sollecitato l'appoggio della Procura Generale di Giustizia dello stato (PGJE), per catturare i responsabili dei fatti violenti e in caso contrario le basi di appoggio dell'EZLN potrebbero riunirsi per recuperare le terre indipendentemente dalle conseguenze.

"È urgente che la Procura di Giustizia dello stato, proceda a punire i responsabili di questo fatto violento, perché altrimenti potrebbe esserci una risposta dei danneggiati e potrebbe scatenare fatti gravi", ha detto.

Le dispute per il controllo socio-politico tra il gruppo paramilitare Paz y Justicia e partigiani della guerriglia zapatista hanno prodotto circa 300 morti da armi di fuoco nella cosiddetta regione chol che comprende Tila, Tumbalá, Yajalón, Salto de Agua e Sabanilla dal 1995.

Paz y Justicia è considerato dalle organizzazioni per i diritti umani non governative, come uno dei gruppi civili armati, più sanguinari, per le esecuzioni col colpo di grazia o per le mutilazioni delle loro vittime, dopo averle torturate.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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