LA JORNADA 3 AGOSTO 2000 - CORREO ILUSTRADO
Chiedono al vescovo che spieghi come finire il conflitto in Chiapas
Signora direttrice, La ringraziamo per la pubblicazione di questa lettera
Al signor Ramón Godínez Flores, vescovo di Aguascalientes:
Nell'articolo di Víctor Ruiz e Claudio Bañuelos, di martedì 1° agosto, sono state trascritte le Sue dichiarazioni: "La pace in Chiapas può aspettare, hanno già aspettato secoli con i loro problemi, perché non si possono aspettare altri mesi o anni ancora?"
Le saremmo molto grate se Lei ci spiegasse, e se lo spiegasse prima di tutto ai popoli indios del Chiapas e ad altri popoli, come possono continuare ad aspettare che i loro problemi siano risolti?
I "centro dei dimenticato dell'emarginazione" di cui lei fa il nome (centri di salute, di studio e religiosi) saranno sufficienti per non sentire freddo, fame, dolore per tanta ingiustizia ed esclusione?
Non le pare che ci siano già più di 500 anni di ritardo?
Potrebbe lei aspettare, se passasse anche un solo giorno al loro posto?
Signore vescovo, vada lei in Chiapas e viva 24 ore come vivono i nostri fratelli e le nostre sorelle là.
Intanto, ci dica, come possiamo continuare ad aspettare?
Attentamente
María Atilano, Silvia Corona, Silvia González, Alicia Martínez e Adela Perea, cittadine impazienti
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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