La Jornada, 2 dicembre 2000

CREEL: IL GOVERNO E' MOLTO ATTENTO AL MESSAGGIO DI "MARCOS"

Oggi conferenza stampa del leader ribelle a La Realidad

Andrea Becerril, David Aponte e Ciro Pérez

Santiago Creel Miranda, segretario di Governo, ha dichiarato che il governo di Vicente Fox è molto attento alla reazione della direzione zapatista, visto che sicuramente oggi il "subcomandante Marcos" dichiarerà pubblicamente la sua posizione.

"Siamo completamente disponibili ad incontrarci con l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), approfondiremo la questione chiapaneca al fine di trovare soluzioni concrete", ha aggiunto Creel durante l'intervista nel Palazzo Legislativo di San Lázaro.

Confidiamo, ha dichiarato, che il messaggio che oggi darà il capo ribelle, permetterà di riprendere il dialogo tra il governo federale e l'EZLN, sospeso quattro anni fa.

Ha aggiunto di essere stato in contatto permanente con il governatore eletto del Chiapas, Pablo Salazar Mendiguchía, per valutare la situazione nell'entità e, in particolare, per quel che riguarda il conflitto zapatista.

Separatamente, il senatore del PAN, Felipe de Jesus Vicencio Alvarez, ha dichiarato che la Commissione di Concordia e Pacificazione (Cocopa) sarà attenta alle prospettive che questo sabato formulerà il subcomandante Marcos, durante la conferenza stampa convocata a La Realidad.

Ha evidenziato che per questa commissione sono molto importanti i primi segnali lanciati tanto dal nuovo governo quanto dall'EZLN ed ha considerato positivo l'annuncio di Fox di presentare martedì prossimo al Parlamento, l'iniziativa della Cocopa.

"E' un buon segnale che, al contrario dell'ex presidente Ernesto Zedillo che negli ultimi tre anni praticamente non ha mai fatto riferimento al Chiapas, Fox lo faccia subito al suo insediamento rispettando così una promessa formulata in campagna elettorale".

Comunque, ha rimarcato, indipendentemente dalla risposta alle richieste che l'EZLN potrebbe porre questo sabato, la Cocopa dovrà accoglierle e continuare il suo compito di ricerca di iniziative che permettano di riprendere la comunicazione tra le parti.

Il senatore perredista Rutilio Escandón, anch'egli membro della Cocopa, ha dichiarato che è bene che Fox rispetti la sua promessa di presentare l'iniziativa di legge sui diritti indigeni elaborata da questa commissione, ma è un punto fondamentale anche il riposizionamento dell'Esercito, promesso in varie occasioni dall'attuale Presidente della Repubblica.

Il senatore chiapaneco ha sottolineato che cacciare i militare dalla zona di conflitto è una delle cinque condizioni richieste originariamente dall'EZLN per riannodare il dialogo, condizione mai esaudita dal governo Zedillo.

Al contrario, ha aggiunto, la militarizzazione è stata aumentata negli ultimi sei anni fino a creare un accerchiamento intorno al gruppo ribelle.

Ha detto che ci sono comunità nella Selva Lacandona, come Amador Hernández, dove i soldati hanno invaso un podere e distrutto il raccolto di un indigeno per installare un accampamento militare, vicino alla base di San Quintín.

L'apparizione pubblica di Marcos crea aspettative non solo al governo federale ed ai legislatori della Cocopa. Il dirigente nazionale del PAN, Luis Felipe Bravo Mena, ha sostenuto che loda "enormemente" che il capo ribelle tenga oggi una conferenza stampa, "indipendentemente da quello che dirà o farà, è un buon inizio per riprendere il dialogo".

Ha aggiunto: "Nel silenzio non è possibile un'interscambio ragionevole e neppure esiste la possibilità di un'uscita pacifica dal conflitto.

"Il Presidente Fox ha detto che è nella migliore disposizione per dialogare affinché il conflitto si risolva nel più breve tempo possibile e il fatto che la controparte, l'EZLN, cominci a parlare, mi sembra un inizio magnifico".


(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)



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