Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale

2 giugno 2000

A Oscar Chávez - Messico

Don Oscar,

Le scriviamo a nome di tutti gli uomini, le donne, i bambini e gli anziani dell'EZLN.

Sappiamo che ha realizzato un disco dedicato al Chiapas e ai popoli indigeni che resistono con dignità e che ha anche deciso di presentare questo disco nell'Aguascalientes di Oventic, Chiapas, in territorio zapatista, l'11 giugno di quest'anno.

Noi la conosciamo da molto tempo. Ammiriamo la sua qualità artistica, la sua indagine storica sulle nostre radici musicali e, soprattutto, il suo impegno permanente per le cause più giuste. Ci onora che lei scelga il territorio zapatista per presentarsi pubblicamente. Non è comune che un artista della statura morale e del prestigio di Oscar Chávez, suoni in territorio ribelle.

Ci creda, la sentiamo più vicini di quanto possono far immaginare queste righe e sentiamo che il suo canto, su queste terre, troverà l'eco che la speranza sempre merita e incontra.

Vogliamo che sappia che quando arriverà a Oventic, la riceveremo come un fratello maggiore (perché questo è per noi). Le difficili condizioni di militarizzazione e il clima di persecuzione che subiamo in quanto zapatisti, rendono praticamente impossibile che membri del CCRI-CG dell'EZLN possano assistere personalmente al suo concerto (e non ci manca la voglia, persino il Comandante David ha già accordato la propria chitarra).

Anche se sarà così, i veri comandanti della nostra lotta, le basi di appoggio zapatiste, saranno presenti per ascoltarla, accompagnarla e, soprattutto, per farle sentire la nostra gratitudine e ammirazione. Anche se non potremo essere presenti, sappia che saremo lì, rappresentati dagli uomini, dalle donne, dai bambini e dagli anziani indigeni che la ascolteranno e applaudiranno; non solo per la sua qualità artistica, ma anche, e soprattutto, per le sue qualità umane. Nelle nostre posizioni di montagna, la musica delle sue canzoni fa già parte della nostra quotidianità e non sono poche né le notti né la pioggia che ci sorprendono a cantarla (se stoniamo un po' diamo la colpa al peso delle armi e della memoria).

Sia benvenuto nelle terre zapatiste, ultimo angolo della dignità ribelle.

Bene. Saluti e che il concerto della pace sia intonato, per una volta, nell'unica forma possibile, cioè con dignità.

Dalle montagne del Sudest Messicano

Per il Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno - Comando Generale dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale

Comandante David

Subcomandante Insurgente Marcos


(tradotto dall'Associazione Ya Basta! Per la dignità dei popoli e contro il neoliberismo - Lombardia)

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