La Jornada - lunedì 1 maggio 2000

* Membri della Cocopa: si violerebbe la legge

L'INVIO DELLA POLIZIA FEDERALE PREVENTIVA (PFP) IN CHIAPAS E' "UNA PROVOCAZIONE INACCETTABILE"

* La sua funzione non è quella di spegnere incendi, sostiene Benigno Aladro

Andrea Becerril

Parlamentari membri della Cocopa hanno chiesto al governo federale di fare marcia indietro sulla decisione di inviare la Polizia Federale Preventiva (PFP) nella Selva Lacandona, poiché si tratterebbe di "una provocazione inaccettabile" che viola la legge per il dialogo in Chiapas e mette a rischio il precario equilibrio presente nella zona di conflitto.

La funzione di questo corpo non è spegnere incendi "a meno che non si tratti di un altro tipo di incendi", sostiene il senatore panista Benigno Aladro.

E' "gravissimo" ha aggiunto, che la Segreteria dell'Ambiente, Risorse Naturali e Pesca (Semarnap) pretenda, come ha reso noto il giorno prima il commissario stesso della PFP, Wilfrido Robledo, portare elementi di questo corpo nelle Cañadas per sgomberare gli indigeni della riserva dei Montes Azules, nella Selva Lacandona.

Anche i perredisti Gilberto López y Rivas e Mario Saucedo pensano che sia necessario che tanto la Cocopa quanto le forze democratiche di polizia del paese, studino una reazione immediata, in quanto l'intromissione della PFP nelle zona di influenza zapatista, rappresenta una minaccia diretta all'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN).

"Quanto dichiarato da Robledo durante la riunione con i senatori, conferma le numerose denunce di organizzazioni non governative secondo le quali si vuole "orchestrare" un'azione di guerra contro gli zapatisti, per ottenere il voto della paura che favorisca il PRI nelle elezioni del 2 luglio", ha dichiarato López y Rivas.

Verrà chiesto che "questa nuova provocazione del governo venga analizzata in seno alla Cocopa, in quanto la sua missione è di evitare che si interrompa la tregua tra i protagonisti del conflitto".

Nella visita effettuata dai legislatori del PRD in questa zona delle Cañadas, ha aggiungo, hanno potuto constatare l'incremento della militarizzazione e raccogliere testimonianze di autorità indigene sul fatto che sono i caciques priisti a provocare gli incendi.

Aladro ha chiesto: "Cosa va a fare la PFP nella Selva Lacandona?" Da quando questa va a spegnere gli incendi?" ed ha aggiunto che non ha senso la petizione della Semarnap ma aggrava la congiuntura e minaccia la pace apparente nelle Cañadas.

Ha affermato che già esistono troppe contese tra le comunità che si trovano nella Selva Lacandona a causa della forte presenza dell'Esercito e di altri corpi di polizia, perché si invii ora un altro organismo che ha il compito di combattere il crimine organizzato.

Il senatore perredista Mario Saucedo si è dichiarato molto preoccupato dopo aver partecipato alla riunione con la Commissione per la Sicurezza Pubblica, in quanto le informazioni consegnate ai legislatori mostrano con chiarezza quale sia la strategia ufficiale in Chiapas, molto lontana dal discorso governativo del dialogo.

Gli è sembrato molto preoccupante l'ammissione del titolare della PFP che lo spostamento in Chiapas potrebbe essere per sgomberare le comunità indigene localizzate nei dintorni dei Montes Azules, oltre che la conoscenza che ha dimostrato dell'EZLN, della sua struttura ed azione.


(tradotto dal Comitato Chiapas - Bergamo)



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