Alt alla repressione!

Oggi, martedì 1° febbraio, nella Preparatoria 3, gli studenti che sono a favore e quelli che sono contro lo sciopero, dialogavano fra di loro per arrivare a trovare una soluzione allo sciopero. Secondo i rapporti, quando gli studenti anti-sciopero si stavano ritirando, è arrivato un gruppo di picchiatori, tra cui i membri della sicurezza UNAM, tentando di sgomberare con la forza gli studenti in sciopero che erano rimasti nell'area. Ci sono stati scontri e il controllo dell'area è oscillato tra gli scioperanti e i picchiatori. Più tardi, circa alle 19:15, membri della Policía Federal Preventiva armati di scudi, caschi e manganelli, sono entrati nell'area e ne hanno preso il controllo. Ci sono molte persone in ospedale. È corsa voce che ci sia stato un morto, ma al momento la notizia non è stata confermata.

Elementi del corpo dei granaderos (celerini) e della polizia hanno iniziato una persecuzione nei dintorni dell'area picchiando indiscriminatamente tutte le persone che vi si trovavano, compresi studenti, genitori e passanti. I granaderos hanno arrestato 400 studenti e li hanno fatti salire sui cellulari e non si sa dove li abbiano portati.

La responsabilità di questa repressione ricade sul rettore dell'UNAM, Juan Ramon de la Fuente, che ha utilizzato i risultati del plebiscito universitario per istigare gli universitari a rioccupare le strutture, con atti di provocazione; ricade inoltre sul governo perredista del Distretto Federale, che ha già represso in diverse occasioni gli studenti dato che non riusciva a imporre i suoi interessi sullo sciopero e ricade pure sul governo federale guidato da Ernesto Zedillo che ha fatto iniziare questo sciopero per cercare di imporre le sue politiche neoliberiste ed ha ostacolato la sua soluzione dimostrando di non voler risolvere i punti del pacchetto di richieste.

Facciamo appello a tutta la popolazione perché manifesti contro ogni repressione verso i membri del Consejo General de Huelga.

Il dialogo è l'unica soluzione possibile all'attuale conflitto nell'Universidad Nacional Autónoma de México.

1 febbraio ore 21:30

Comisión de Internet

Consejo General de Huelga


A tutta la comunità internazionale

La situazione è estremamente tesa, l'esercito si trova nelle nostre aule

Oggi, martedì 1 febbraio, la polizia militare ha fatto irruzione in una delle scuole in sciopero dell'UNAM.

In questo modo, il governo esprime la sua chiara intenzione di risolvere il conflitto con la forza, pretende di risolverlo usando l'esercito e noi abbiamo più di 400 compagni tra arrestati e picchiati.

Noi studenti non vogliamo la violenza.

Da più di nove mesi abbiamo resistito alla violenza con cui il governo e le autorità dell'Università hanno tentato di vincere i giovani dell'UNAM, l'hanno usata contro gli studenti che vogliono educazione gratuita e per tutti.

La repressione verso il movimento studentesco non è nuova, lo sappiamo bene, che in tutti i posti del mondo c'è stata e per questo scriviamo questo appello, per questo chiediamo l'appoggio di tutta la comunità internazionale affinché manifesti il suo ripudio contro la militarizzazione nell'UNAM e faccia valere la sua opinione protestando presso le ambasciate ed i consolati del Messico nei rispettivi paesi.

Abbiamo bisogno del vostro appoggio, la nostra lotta per un'educazione gratuita segna una delle tante battaglie contro il neoliberismo, non vogliamo che questa lotta sia solo nostra, dovrà essere di tutti, di tutte le nazioni, di tutte le razze.

Per questo, continuiamo a resistere, continuiamo a lottare perché un nostro sogno divenga realtà.

Vi mandiamo un saluto fraterno.

Consejo General de Huelga

Universidad Nacional Autónoma de México

http://www.geocities.com/Baja/Mesa/9813/represion


(tradotto dal Consolato Ribelle del Messico - Brescia)



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