Una lettera dal collettivo La Guillotina

D.F. 27/11/99

In Messico come sempre la situazione è di scontro permanente con il governo. Lo sciopero studentesco nell'università compie già sette mesi e non si vedono prospettive per una soluzione rapida. Gli studenti stanno difendendo il diritto dei messicani ad una educazione gratuita ed hanno illustrato la necessità di trasformare la struttura e il funzionamento dell'università attraverso un Congresso. È un movimento molto importante che ha ripreso molte delle proposte zapatiste sull'organizzazione interna e sul come relazionarsi con la società, perciò i mass media, i partiti ed il sistema nel suo insieme hanno attaccato gli studenti e hanno voluto presentare una falsa immagine del loro movimento.

Il PRI ha appena realizzato una "elezione" interna per scegliere il suo prossimo candidato alla presidenza. Come già si sa il vincitore è Francisco Labastida. Secondo questo partito il numero di votanti in questa elezione è stato di nove milioni di persone, il che trasformerebbe il PRI, nel rappresentante della volontà di cambiamento democratico nel paese. Dicono questo anche se la verità è che questa elezione è servita per oliare il macchinario del PRI, come uno spettacolo teatrale, per dire chiaramente al paese che nelle elezioni dell'anno duemila imporranno il loro candidato, costi quel che costi.

Noi stiamo bene, però, come sempre, siamo pieni di lavoro. Abbiamo tirato fuori due nuovi numeri della nostra rivista dedicati al movimento studentesco che hanno tenuto un grande successo. Nessuno in Messico, e non ci piace doverlo dire, nemmeno La Jornada, hanno cercato di avvicinarsi al movimento senza denigrarlo. Noi lo vediamo come una nuova modalità di cultura politica delle nuove generazioni.

amoc@servidor.unam.mx

p.s.: tornando ai saluti: non dimenticateci, scriveteci e fateci sapere come passano i vostri giorni in Italia


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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