22 Febbraio 1999

Dal collettivo di Barcellona la proposta a tutte le realtà solidali di un documento-iniziativa in appoggio alla Consulta per il riconoscimento dei diritti dei popoli indios e per la fine della guerra di sterminio

Vi inviamo il testo del documento per la consulta. Vi inviamo i due testi che alla fine sono confluiti in uno solo con il contributo di alcune persone e collettivi che hanno risposto, tra questi la gente del Nicaragua.

È una proposta che viene da noi. L'intenzione del documento è che dimostri l'appoggio che da molti posti del mondo si dà alla consulta e alla Giornata internazionale contro l'esclusione, crediamo che possa essere utile per raccogliere sotto forma di firme tutte le iniziative che si realizzeranno: firme di collettivi, di personalità, di organizzazioni, ecc...

Il documento firmato verrà pubblicato in Messico e servirà affinché ognuno lo utilizzi come meglio crede per fare pressione sul governo messicano perché garantisca la sicurezza degli zapatisti e per aprire spazi di partecipazione alla società civile nei nostri paesi.

Dalle notizie che arrivano la Consulta va avanti e anche molto bene, così dobbiamo richiamare l'attenzione su ciò che questa presuppone non soltanto per il Messico ma per tutti e tutte noi come esperienza.

La proposta del documento si completa con la forma di farlo e svilupparlo, vi proponiamo che la raccolta di firme venga fatta da ognuno nel proprio luogo e che si agisca in forma di nodi, in modo da poterlo lavorare in forma decentralizzata. Noi ci proponiamo come un nodo in più e accettiamo volentieri il lavoro con tutti coloro che vogliono farlo per assicurare la sua pubblicazione il giorno 21 su La Jornada e la sua estensione a tutti i luoghi dove sia necessario: al governo messicano, alla stampa e ai mezzi di comunicazione e alla società civile internazionale come ai governi del mondo... è solo questione di coordinarci. Dovremo assumere il costo della pubblicazione tra tutti, come abbiamo già fatto altre volte.

L'EZLN ha dichiarato che i 5.000 zapatisti usciranno dalla selva il 12 marzo, abbiamo pensato che forse quel giorno sarebbe già utile fare iniziative di pressione nei nostri luoghi verso le autorità affinché si dirigano al governo messicano per garantire la loro sicurezza e il libero svolgimento della consulta.

Sappiamo già della speciale sensibilità verso queste iniziative da parte dello stato messicano e allo stesso tempo come pressione verso la società civile, il nostro vero obiettivo, affinché sia al corrente di tutto quanto si riferisce alla consulta.

Vi chiediamo di creare ed iscrivere brigate di promozione e diffusione della consulta in tutto il mondo e di accompagnare tutti insieme questa mobilitazione.

Aspettiamo le vostre iniziative e le vostre proposte affinché circolino in rete.

Salud y suerte


PROPOSTA DI DOCUMENTO

PER IL RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI DEI POPOLI INDIOS

E PER LA FINE DELLA GUERRA DI STERMINIO IN MESSICO

La ribellione indigena del Chiapas iniziata il primo gennaio del 1994 ha dato voce e volto ai dimenticati dalla storia del potere e del denaro. Gli indigeni del Chiapas hanno fatto irruzione nello scenario mondiale con il grido Adesso Basta (Ya Basta) esigendo il riconoscimento dei loro diritti e della loro cultura, esigendo democrazia, libertà e giustizia.

Dal 12 gennaio 1994, in cui si decretò il cessate il fuoco tra l'EZLN e l'Esercito Messicano, gli zapatisti hanno optato per ascoltare la società e fare della parola la loro principale arma. Tuttavia, il governo messicano ha risposto con un doppio linguaggio, parlando di pace e di dialogo ed usando invece tutta la sua macchina da guerra come modo di soluzione del conflitto:

Il 16 febbraio 1996, il governo messicano e l'EZLN firmarono i primi accordi di pace, i denominati Accordi di San Andrés su Diritti e Cultura Indigena, che furono il frutto di un dialogo nazionale a cui parteciparono, oltre agli zapatisti, la maggioranza dei popoli indios del Messico, gli intellettuali più riconosciuti in materia, specialisti, leader contadini, organizzazioni sociali e ampie aree della società civile.

Nonostante che la firma di questi accordo abbia aperto la speranza di una soluzione giusta e dignitosa alla guerra, tre anni dopo, questi continuano a non essere rispettati dato che il governo del Messico non ha accettato la forma giuridica che la Commissione di Concordia e Pacificazione, composta da tutti i partiti in parlamento, aveva dato agli accordi e, tra altri aspetti, non ha riconosciuto l'essenziale: il riconoscimento dell'autonomia indigena.

Nel settembre del 1996, l'EZLN si è ritirato dal tavolo di dialogo per ordine delle comunità indigene, che avevano compreso che non si poteva dialogare se quanto accordato non veniva rispettato. Durante questo periodo si intensificò la guerra e la persecuzione verso le comunità.

Durante tutto questo tempo gli zapatisti non hanno risposto a tanta violenza contro di loro con il fuoco delle loro armi, ma hanno continuato per il sentiero del dialogo, disposti a lottare con la parola per la dignità.

Nel luglio del 1998, l'EZLN ha convocato tutti i messicani alla realizzazione comune di una consultazione chiamata Consulta nazionale per il Riconoscimento dei Diritti dei Popoli Indios e per la Fine della Guerra di Sterminio.

Nel marzo del 1999, 5.000 zapatisti, 2.500 uomini e 2.500 donne, accorreranno in tutti i municipi della Repubblica Messicana per la realizzazione della consultazione.

Nel resto del mondo, tutti i messicani potranno partecipare nella consultazione, e tutti gli altri organizzeranno una GIORNATA INTERNAZIONALE PER I DIRITTI DEGLI ESCLUSI con concerti, dibattiti, feste, mostre, scritte, cortei, arte, cucina e tutto ciò che l'immaginazione inventi, in appoggio alla consulta zapatista e contro tutte le forme di emarginazione che subiamo in ognuno dei nostri paesi.

Per questo in quanto firmatari dichiariamo che:

  1. Noialtri e noialtre, persone, organizzazioni e collettivi di tutto il mondo appoggiamo il metodo della consultazione come modo per aprire il dialogo sui problemi che ci colpiscono e chiediamo a tutti ed a tutte che in ognuno dei nostri luoghi ci si unisca alla proposta mobilitandoci intorno alle lotte contro l'esclusione e per i nostri diritti e riflettendo sulla necessità di creare nuovi e ampi meccanismi di partecipazione democratica e di metterli in pratica nelle nostre società.
  2. Noialtri e noialtre siamo per il riconoscimento dei diritti dei popoli indios del Messico e dei popoli originari dei cinque continenti. Desideriamo un mondo in cui siano contenuti tutti i mondi e appoggiamo ogni lotta contro l'esclusione di qualsiasi essere umano per razza, origine, cultura, pensiero, sesso, preferenza sessuale, condizione fisica...
  3. Esigiamo la fine della Guerra di Sterminio ed il ritiro dell'Esercito Messicano dal Chiapas.
  4. Chiediamo al governo del Messico di rispettare lo sviluppo della Consulta e di garantire i diritti e l'integrità dei 5.000 indigeni ribelli che si mobiliteranno in tutto il paese il giorno 21 marzo.
  5. Chiediamo che persone dei cinque continenti siano presenti in tutti i municipi del Messico per accompagnare la realizzazione della Consulta.

Ci impegniamo ad accompagnare la resistenza degli indigeni ribelli dalla nostra realtà perché la miglior solidarietà è la lotta comune contro l'ingiustizia là dove si presenti.


Col.lectiu de Solidaritat amb la Rebel.lio Zapatista

C/ de la Cera, 1 bis

08001 Barcelona tel: 34-93-4422101 y 3290643 fax: 34-93-3290858

email: ellokal@pangea.org

NUEVA PAGINA ACTUALIZADA http://www.pangea.org/ellokal/chiapas


(tradotto dal Consolato Ribelle del Messico-Brescia <ezlnbsit@tin.it>)



logo

Indice delle Notizie dal Messico


home