Nei rapporti segreti viene rivelata l'origine del paramilitarismo
In Chiapas, una guerra in piena avanzata: Montemayor
Il suo ultimo romanzo, scritto in base ai documenti dei servizi segreti militare
Blanche Petrich /La Jornada 21-6-999
Al centro dell'intrigo nell'ultimo romanzo di Carlos Montemayor, "I rapporti segreti", c’è lo strano "filtramento" di diversi documenti dei servizi di intelligenza militare. In uno di questi, il "Piano generale di manovra strategica operativa per distruggere la struttura politica dell'EZLN e mantenere la pace", presumibilmente elaborato alla fine del 1994, si prevede la riorganizzazione dello Stato Maggiore della settima Regione Militare (Tuxtla Gutiérrez) con nuovi programmi di addestramento, nuovi schemi di relazione con la popolazione e le autorità civili, e un piano di consulenza. Qui è incluso un punto "In caso di non esistenza di forze di autodifesa civile, è necessario crearle". Il germe del paramilitarismo.
Sostiene lo scrittore: "Fino a dove posso supporre, questi e tutti gli altri documenti del romanzo sono reali".
Quanto contenuto nei testi confidenziali dell'Esercito - che ora emergono da un romanzo che sarà presto in circolazione - accadde puntualmente quattro anni e mezzo fa. È il caso di quanto descritto nel testo intitolato "Seconda fase della campagna (offensiva)". Nove raggruppamenti e la regione aerea del sudest inizieranno azioni di corta durata il giorno "D".
Tra altre manovre, il fascicolo assegna al Raggruppamento Quattro (Ocosingo) l'ordine di spostarsi sull'asse Ocosingo-Paraiso ed eseguire azioni offensive in vari punti, tra cui a Patihuitz, "fino a catturare l'accampamento El Prado-Pacayal, distruggendo l'antenna, la fabbrica di cartucce, il deposito di armamento e il materiale bellico dei trasgressori". Il Raggruppamento Sei (Las Margaritas) si sposterà da questo capoluogo fino a Guadalupe Tepeyac "avendo la missione di catturare quest'ultimo villaggio". E il Raggruppamento Otto avrà in incarico la missione principale, muoversi da Tenosique, nel Tabasco, fin oltre Monte Libano, "fino a raggiungere l'incrocio delle strade localizzate in XJ-4669, luogo dove prenderà possesso del terreno per iniziare i fuochi d'artiglieria e di blindaggio sul monte La Estrella, al fine di distruggere il centro di comunicazione ed il deposito di rifornimento dei trasgressori".
La spia, l'obiettivo e l'autore
Però i rapporti segreti riguardano molto di più del Chiapas, molto più del periodo 1994-1995. Ci sono riferimenti ai partiti comunisti che esistevano negli anni cinquanta e alla repressione del movimento henriquista, i movimenti armati degli anni settanta, i gruppi guerriglieri che permangono nelle zone montuose di Oaxaca, Guerrero, la Huasteca, Veracruz. Tutto questo riflesso nelle schede di un misterioso personaggio, la spia. E lo spesso fascicolo che questi va accumulando sulla sua ombra nello specchio, l'obiettivo.
Nel romanzo i personaggi centrali non hanno nome, e quelli che si ce l'hanno non sono personaggi, ma esseri in carne ed ossa: il veterano comunista tapatio Mario Rivera, la vedova del diplomatico henriquista Josè Muñoz Cota, i gesuiti dell'ONG chihuahuense dei diritti umani CO-SYDDHAC.
- Uno spera di trovare nel romanzo una mescolanza di realtà e finzione, però la finzione non compare, ciò sembra un ritratto iper-realista. I documenti militari che cadono in mano ai suoi personaggi assomigliano troppo a quanto accade in Chiapas: generazione di accampamenti di rifugiati, gruppi paramilitari, distruzione di raccolti, espulsione di "stranieri perniciosi".
[fonte:
http://unam.netgate.net/jornada/chiapas.html]
(tradotto dal Consolato Ribelle Messico -BS ezlnbsit@tin.it)
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