Situazione tesa a Roberto Barrios

21 gennaio 1999

L'Aguascaliente di Roberto Barrios fa parte del Municipio Autonomo "El Trabajo", che è stato dichiarato il 19 dicembre del 1995. In questa regione vivono l86 famiglie e il numero totale degli abitanti arriva al migliaio.

La regione nord, di cui fa parte Roberto Barrios, si è vista colpita da una cruente guerra interna favorita dalle bande paramilitari dei Chinchulines e di Paz y Justicia, formate da indigeni priisti con l'appoggio della polizia e dell'esercito. Le azioni dei gruppi paramilitari, contro indigeni simpatizzanti dell'EZLN e del Partito della Rivoluzione Democratica, hanno lasciato decine di morti e migliaia di contadini sfollati dalle proprie comunità. Nella più totale impunità, Paz y Justicia e Los Chinchulines impediscono il libero transito per le strade del nord, minacciano gli osservatori, i giornalisti, le Ong ed i membri di organizzazioni dei diritti umani.

Ultimamente la situazione nella zona è stata tesa. Le autorità degli ejidos autonomi denunciano le accuse contro il professor Elias Vásquez Gómez che lavora al Centro Educativo della comunità. Secondo le denunce tutto ha avuto inizio per problemi relativi al lavoro tra il maestro e il direttore della scuola. La comunità organizzata è preoccupata perché non è la prima volta in cui i maestri sono stati utilizzati per dividere e creare discordie tra gli abitanti, come nel caso del Municipio di Tila e Sabanilla.

Dal 9 dicembre i bambini della comunità non frequentano la scuola per decisione assembleare. I genitori dicono che non vogliono esporre i propri figli a nessun rischio, visto che le autorità priiste, attraverso i loro comitati di genitori delle famiglie di educazione prescolare li stanno minacciando con la costruzione di un'altra scuola solo per priisti. Come parte della provocazione, dice la denuncia, hanno avvelenato due maialini appena partoriti e hanno tirato sassi contro la gente della clinica autonoma.

Nel settembre scorso un delitto, di appartenenza al foro comune, accaduto all'incrocio che unisce Arimatea a Roberto Barrios, e che è stato risolto con un ordine di cattura contro i colpevoli già identificati dalle autorità competenti, si è trasformato in una scusa per chiedere l'installazione di un accampamento militare. Attualmente ne esiste già uno molto grande a pochi metri dalla comunità. Lì li fermano, li controllano e li impauriscono.

L'esercito ha tentato di entrare nella comunità in tre occasioni. I soldati sono arrivati fino al fiume, al luogo dove si bagnano le donne. Sono passati per la strada principale della comunità in un chiaro tentativo d'intimidazione.

Il 18 marzo 1997 nella comunità di Roberto Barrios un uomo di 60 anni è stato trovato morto nel fiume. Aveva delle pietre legate al collo, alle braccia e ai piedi. Qualche mese dopo è stato assassinato Trinidad Cruz Pérez, genero del primo, anche lui membro della comunità. Entrambi i crimini sono stati commessi dai paramilitari del gruppo de Los Chinchulines. Finora per loro non c'è stata giustizia. In maggio una bambina è morta ed altre due sono rimaste gravemente ustionate in un incendio doloso. La Polizia di Sicurezza Pubblica si è presentata sul luogo ed ha preso nota di quanto accaduto, ma non ha permesso che si identificassero i colpevoli.

I familiari delle vittime non hanno i soldi per proseguire nei processi penali e con il passare del tempo i colpevoli sono man mano tornati in libertà.

Visita le pagine del Frente Zapatista de Liberación Nacional: http://spin.com.mx/~floresu/FZLN/


(tradotto dall'Associazione Ya Basta! Per la dignità dei popoli e contro il neoliberismo - Lombardia)



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