Priisti della comunità 20 de Noviembre hanno aggredito un gruppo di donne di famiglie di opposizione e rifugiate del luogo mentre ritornavano alle proprie case per prendere le proprie cose.

Francisca Luna Alvarez, Natalia López Méndez, Francisca Pérez Luna, María González Pérez, sono state aggredite fisicamente e verbalmente da priisti della comunità 20 de Noviembre (municipio di Altamirano) mentre volevano raccogliere le proprie cose nelle loro case del villaggio, da cui sono state allontanate.

I loro mariti hanno dovuto abbandonare la comunità perché non hanno voluto firmare un atto di iscrizione al PRI, hanno subito sequestri e minacce di morte. Alle donne è stato detto che sarebbero state violentate.

Alle ore 8 di questa mattina, 20 aprile 1999, un gruppo di circa 300 priisti della comunità guidati dall'Agente Municipale Gonzalo Jiménez Luna, sostituto dell'Agente Municipale José Pérez Vázquez, il Commissario Ejidal Octavio Jiménez, Arturo Jiménez Pérez, Armando Luna Alvarez, Enrique Pérez Alvarez, Luís López Vázquez, José López Luna e Otilio Jiménez Alvarez, tutte persone di appartenenza priista (che ricevono benefici dal governo), hanno aggredito le donne, le hanno obbligate ad andare alla casa ejidale e le hanno espulse dalla comunità, dopo aver distrutto le loro cose.

I priisti hanno sequestrato 4 uomini del vicino villaggio 10 de Abril che le accompagnavano, Arnulfo López López, José Jiménez Méndez, José Angel Gómez, Mateo Gómez Velasco (gli ultimi due minorenni). Per liberarli esigono che si consegnino i signori Aurelio Jiménez Vázquez, Armando López López, Domingo López Jiménez e Humberto Juménez Méndez, della comunità 20 de Noviembre, che se ne sono andati dopo ripetuti sequestri e minacce di morte contro di loro.

Un maestro priista di nome Gonzalo López Vázquez, a bordo di una camionetta bianca percorre la strada tra Altamirano e la comunità alla ricerca delle persone che hanno denunciato questi fatti delittuosi.

Di fronte a questa grave situazione le persone colpite esigono che si arrestino e si castighino i responsabili morali e materiali delle aggressioni, dei sequestri e delle minacce che si sono ripetute il 24 marzo, l'11 e il 12 aprile ed oggi, 20 aprile 1999, contro chi non vuole essere membro del PRI.

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