La Jornada 19 dicembre 1999

200 IN CAROVANA COME OSSERVATORI

Si stabiliranno nelle cinque Aguascalientes dell'EZLN per evitare aggressioni

Sono arrivati ieri in Chiapas con 40 tonnellate di alimentari, medicinali e materiale da costruzione

Juan Balboa, San Cristóbal de las Casas, 18 de dicembre

Circa 200 messicani che fanno parte di tre carovane per la pace in Chiapas, a partire da domani si stabiliranno, come osservatori, nelle cinque Aguascalientes dell'EZLN per evitare aggressioni o provocazioni da parte di gruppi paramilitari, della Polizia di Seguridad Publica dello Stato e dell'Esercito Messicano.

Le carovane formate da Studenti Messicani, Comitato Civile del Sindacato Messicano degli Elettricisti e Coordinamento Zapatista di Città del Messico, sono arrivati con oltre 40 tonnellate di alimentari, medicinali, materiali per costruzione e materiale elettrico che saranno consegnati alle Aguascalientes dell'EZLN a La Realidad, Morelia, La Garrucha (ora Francisco Gomez), Oventic e Roberto Barrios.

Visiteranno i villaggi minacciati dalla polizia e dall'Esercito Federale, come Amador Hernandez, Arroyo Granizo, Polhó ed altre comunità indigene abitate da simpatizzanti zapatisti.

Assisteranno anche alle celebrazioni religiose per il secondo anniversario del massacro di Acteal, dove furono assassinati 45 indigeni tzotziles.

La Carovana Studentesca Messicana è formata da studenti dell'Università Autonoma Metropolitana, dell'Università Iberoamericana di Puebla, dell' Università Autonoma del Messico e da collettivi degli stati di Michoacán, Morelos, Puebla e Cohhuila.

Con la Carovana del Comitato Civile del Sindacato Messicano degli Elettricisti, arrivano tecnici per sostenere progetti di energia elettrica in alcune comunità dell'EZLN, mentre il Coordinamento Zapatista di Città del Messico è formato da cittadini di diverse delegazioni della capitale messicana, i quali stabiliranno accampamenti di osservatori nelle comunità di Amador Hernandez, nel municipio di Ocosingo, e a La Realidad.

E' previsto l'arrivo di altre due carovane che si aggiungeranno al lavoro di osservazione nei villaggi zapatisti della regione de los Altos de Chiapas, principalmente nei municipi ribelli di San Andrés Sacamch´en de los Pobres e Polhó.

Hanno accusato i governi statale e federale di qualsiasi aggressione di cui possano essere oggetto durante la loro visita nella zona di conflitto.

Nel frattempo, il vescovo di San Cristóbal de las Casas, Samuel Ruiz Garcia, ha chiamato la cittadinanza ad unirsi alla giornata di preghiera e digiuno che comincerà questa domenica e si concluderà il prossimo 25 dicembre. In una lettera indirizzata ai cattolici, Ruiz Garcia ha detto che in fedeltà a Dio ed al popolo, "ci sentiamo responsabili del processo di pace, che è costruzione del regno di Dio, compito di tutta la Chiesa cattolica". Ha annunciato che in vista del Giubileo dell'anno 2000, circa 100 missionari laici che realizzano attività pastorale nelle parrocchie della diocesi di San Cristóbal de las Casas e centinaia di cattolici de Los Altos de Chiapas, cominceranno una giornata di preghiera e digiuno, che comprende la partecipazione alle celebrazioni religiose che si terranno il 22 dicembre nella comunità di Acteal.

MUNICIPIO RIBELLE DENUNCIA INCREMENTO DI SORVOLI

Il Municipio autonomo Ricardo Flores Magón ha denunciato che l'Esercito ha incrementato i sorvoli ed il pattugliamento terrestre nelle sue comunità della Selva Lacandona. Moisés, rappresentante del raggruppamento zapatista, ha dichiarato che 15 giorni fa sono entrati nelle Vallate della Selva Lacandona migliaia di soldati.

In una denuncia consegnata al Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas, si afferma che la vigilanza di polizia e militari è aumentata nei villaggi zapatisti di San Jerónimo Tulijá, Taniperla e Arroyo Granizo.

"A Taniperlas, le nostri basi di appoggio sono molto preoccupate perché la polizia ed i paramilitari sono diventati molto aggressivi, sparano per spaventare la popolazione civile e minacciano i nostri compagni" ha aggiunto Moisés.

Hanno confermato che gruppi paramilitari stanno preparando le armi per attaccare le comunità zapatiste alla fine dell'anno ed affermano che i governi statale e federale continuano a fomentare la violenza e ad armare i gruppi paramilitari.

Rappresentati delle Aguascalientes zapatiste hanno denunciato che gruppi paramilitari si riuniscono la notte e progettano di aggredirli alla fine dell'anno e di aggredire i centri politico-culturali dei simpatizzanti zapatisti.

La dirigenza del municipio autonomo di San Manuel ha negato che miliziani dell'EZLN abbiano rubato armi di grosso calibro alla Polizia di Seguridad Publica insediata nel villaggio de La Trinidad, nella valle di Las Tazas, ed hanno accusato i paramilitari capeggiati da Vicente Perez Castellanos - uno dei presunti zapatisti che consegnarono le armi al governo - di aver organizzato il furto delle armi della polizia per attaccare gli zapatisti.


(tradotto dal Comitato Chiapas "cap. Maribel" - Bergamo maribel@uninetcom.it)



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