La Jornada 18-2-99, José Gil Olmos

- Se si adempie a queste condizioni, non ci saranno problemi -

Rabasa: non devono esserci né zapatisti armati né stranieri nella consulta

Se i ribelli non portano armi e non intervengono stranieri nella realizzazione della consulta nazionale sui diritti indigeni convocata dall'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale il 21 marzo non ci sarà alcun problema, ha detto il coordinatore governativo per il dialogo in Chiapas, Emilio Rabasa Gamboa.

Intervistato ieri nella Secretaría de Gobernación, dopo una riunione con il presidente del Parlamento Europeo, José María Gil-Robles, il funzionario ha precisato che l'accordo commerciale con L'Unione Europea non è soggetto alla questione del conflitto in Chiapas. Ha affermato che quattro dei 15 paesi hanno già ratificato l'accordo e che i parlamenti degli altri otto stanno per approvarlo.

Secondo Rabasa, il parlamentare europeo si è detto soddisfatto per le azioni del governo messicano per risolvere per via politica e pacifica il conflitto del Chiapas. Ha aggiunto che dopo l'appello del Parlamento Europeo contenuto in una risoluzione emessa dopo il massacro di Acteal, il governo ha messo in atto una nuova strategia per il Chiapas e il presidente Ernesto Zedillo ha ribadito il suo appello per il dialogo, "che l'EZLN ha rifiutato". Inoltre nel pacchetto di distensione, si è avuto cura delle necessità di 10 mila rifugiati, che ora sono solo 7 mila e in maggioranza concentrati nel municipio di Chenalhó.

Per quanto riguarda la consulta zapatista che si effettuerà il 21 marzo, il negoziatore governativo ha chiarito che qualsiasi attività deve essere realizzata nel rispetto della legge: cioè, gli zapatisti che partecipano dovranno andare disarmati e gli stranieri non potranno partecipare, dato che si tratta di un'iniziativa esclusivamente per i messicani.

http://serpiente.dgsca.unam.mx/jornada/ningun.html


(tradotto dal Consolato Ribelle del Messico-Brescia)



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