E-mail: enlacecivil del 17 gennaio 1999

Rapporto di Osservazione a Unión Progreso e Alvaro Obregón

Municipio de El Bosque

Relazione elaborata con i dati raccolti da quattro membri delle Squadre Cristiane di Azione per la Pace (ECAP) e un membro del Servizio Internazionale per la Pace dal 21 al 27 dic. 1998

La notte del 15 dicembre tutta la popolazione di Unión Progreso, tranne una famiglia, è scappata in montagna. Spaventati per la presenza di 50 agenti della polizia dello Stato e da una dozzina di paramilitari che venivano con il pretesto di realizzare la cattura delle persone responsabili della morte di un bambino di 11 anni in un'imboscata a Los Plátanos domenica 13 dicembre.

Dopo vari giorni trascorsi sulla montagna, i 152 uomini, donne e bambini sono tornati a Unión Progreso lunedì 21 dicembre, accompagnati dalla stampa, dal personale del Centro di Diritti Umani Fray Bartolomé de las Casa e da un osservatore messicano.

Dal rientro nella comunità si è deciso di montare una vigilanza notturna non armata intorno alla comunità, controllando il traffico veicolare che passa sulla strada che va a Los Plátanos.

La comunità è ancora spaventata per le conseguenze che potrebbe avere una possibile invasione da parte delle forze di polizia e/o paramilitari, principalmente a causa del trauma che persiste dopo quanto è successo il 10 giugno scorso, quando "gli eserciti" hanno preso 7 membri della comunità, dei quali 2 sono ancora detenuti e gli altri cinque sono stati restituiti morti, con i corpi mutilati e putrefatti.

Guadalupe Gómez, priista di Unión Progreso, ha dato la sua versione sull'imboscata del 13 dicembre a Los Plátanos ed ha dichiarato che era convinto che nessuno della comunità avesse niente a che fare con l'imboscata. In più, ha affermato che suo genero, che vive a Savinotic, ha visto quello che è successo e ha dato una descrizione dei responsabili dell'imboscata ed ha detto che erano incappucciati e portavano pantaloni e camicia blu.

UNION PROGRESO

Unión Progreso è stata fondata nel 1986 nella finca "Cucalwitz" della famiglia Pedrero. Gli abitanti originari, 17 soci e le loro famiglie, erano tzotziles, peones alle dipendenze della finca. Hanno ricevuto 100 ettari come "pagamento" per il lavoro realizzato nella costruzione della finca. Gli altri 350 ettari sono stati comprati da un gruppo di membri delle comunità della zona, tutti soci di Unión Progreso, Alvaro Obregón, San Miguel, San Pedro, Savinotic e Vergel, che hanno pagato 170 milioni di pesos alla famiglia Pedrero.

Hanno ribattezzato la finca con il nome di "Kipaltik", che in tzotzil significa "La forza della nostra unione". Con l'assistenza di un gruppo internazionale che includeva l'agronomo Alain Retière, Andrés Aubry e Angélica Inda, i soci di Kipaltik hanno costruito un'impresa di allevamento che ha avuto buoni guadagni e che è servita da centro di professionalizzazione per l'intera zona. Unión Progreso ha funzionato in modo completamente collettivo basandosi sull'allevamento bovino e sulla coltivazione del caffè.

Attualmente nella comunità ci sono 32 famiglie. Alle 17 famiglie dei soci originari di Unión Progreso si sono aggiunte le famiglie dei loro figli ed altre famiglie meticce di Comitán. La popolazione totale della comunità è di 171 abitanti. Il cacique delle famiglie di Comitán è entrato nella comunità grazie alla sua posizione di comando nella Unione del Credito che aveva appoggiato la formazione di Kipaltik. Queste famiglie vivono nei terreni di Kiplatic che confinano con Unión Progreso. L'economia della comunità continua ad essere basata sulla coltivazione del caffè, in molti casi insieme ad alcuni capi di bestiame.

Però ora la produzione agricola e l'allevamento non va più avanti in modo collettivo. Secondo alcune versioni, quando è terminata la costruzione collettiva delle case, Guadalupe Goméz - priista - ha minacciato la gente per far sì che dividesse il terreno comune in appezzamenti individuali con la scusa che qualcuno approfittava del lavoro degli altri. Lo stesso Guadalupe ha affermato che la divisione si doveva all'insolvenza dell'Unione del Credito, che li obbligò a vendere pezzi di terreno a famiglie individuali. Lui è orgoglioso di aver comprato 14 ettari in seguito a questa frammentazione e fa notare che alcune famiglie riuscirono a comprare molto meno terreno di lui. La sua casa è in condizioni molto buone e dichiara che quest'anno raccoglierà due tonnellate di caffè.

Le famiglie tzotziles di Unión Progreso, tranne quelle che hanno venduto la loro parte, possiedono ancora un camion insieme. Un gruppo di 5 famiglie condivide una spolpatrice elettrica di caffè, ma in generale ogni famiglia lavora per conto proprio. Le famiglie di Comitán sembrano meno povere ed hanno ancora la loro casa a Comitán. Il cacique ha un camion da due tonnellate per caricare sia il suo caffè che quello della sua gente. Due anni fa i membri di Kipaltik hanno cominciato a dividere le proprie terre e il proprio bestiame. Prima erano organizzati in comunità, ma in molti casi anche questi gruppi si sono divisi. La divisione è stata causata dalle lamentele secondo cui i soci non stavano contribuendo con il lavoro in uguale misura.

La comunità tzotzil e meticcia è in maggioranza zapatista. Solo la famiglia di Guadalupe, insieme a quella di suo figlio, otto persone in tutto, è priista. Alcuni membri della comunità dichiarano che Guadalupe è antipatico e violento. Questa versione contrasta con la sua figura e con il suo modo di fare, sembra sereno e sicuro di sé. Ha dichiarato che non aveva abbandonato la sua casa dal giorno 15, "non ho fatto nulla di male, non ho motivo di aver paura". Durante l'incursione militare e della polizia del 10 giugno 1998 contro il municipio autonomo, alcuni dicono che sia scappato con gli altri membri della comunità. Ma c'è anche la versione secondo cui Guadalupe, a partire dal 10 giugno ha rafforzato i suoi contatti con la Polizia di Sicurezza Pubblica e con i paramilitari di Los Plátanos.

La chiesa della vecchia piantagione è stata distrutta, rimane solo la facciata e sono caduti due dei tre campanili. Attualmente nella comunità esiste una nuova cappella, di costruzione semplice, ma solida. Sembra che tutti gli abitanti siano cattolici.

Esiste una scuola elementare frequentata da una trentina di alunni, con una media di 20 presenze. I maestri arrivano ogni settimana da Tuxla Gutiérrez.

C'è anche un ambulatorio medico che ha quattro o cinque armadietti pieni di medicine, aperto una o due volte al mese da un promotore di salute che gestisce la piccola farmacia.

Unión Progreso si trova nel centro di una valle vicino al Río Baco. Per evitare Puerto Cafè e i suoi posti di blocco, bisogna arrivare a Unión Progreso dalla strada che passa da San Antonio El Brillante verso nord, fino al fiume, e continuare per Unión Progreso. Molti tratti del percorso sono ricoperti di fango. La gente del luogo impiega fino a due ore per arrivare al villaggio, ma quelli di fuori generalmente ci mettono il doppio del tempo. Dato che Brillante è un centinaio di metri più in alto, il ritorno richiede più tempo.

L'unica entrata di Unión Progreso per i veicoli è una strada sterrata, pietrosa e in parte fangosa. Con molte barriere di recinti e curve. C'è un passaggio solo per i veicoli con sospensioni alte ed in questo modo ci si mette meno tempo di quello che serve alla gente del luogo che cammina sulla via. La via sterrata comincia dalla strada principale. All'entrata c'è una sbarra metallica, una trentina di metri più avanti del cartello verde ufficiale che dice "Cucalhishi 3" e a fianco di una fermata di autobus pesanti, per terra ci sono molti filtri dell'olio buttati.

Una strada migliore svia dalla sterrata circa un chilometro fuori da Unión Progreso. Si passa per recinti di allevamento, campi di mais e di caffè. Parte prima di arrivare a Unión Tzotzil, un villaggio sulla strada principale che si trova a 7 o 8 chilometri da Caté. Questo percorso è abbastanza ripido in alcuni punti, ma è più comoda quando piove molto perché almeno non è né pietroso né fangoso. Di fatto è una strada piacevole. E' anche molto più diretto rispetto alle altre opzioni. Tuttavia è raccomandabile avere una guida. Non solo perché passa in punti dove è facile perdersi, ma anche perché alcuni dei campi di mais sono dei priisti locali.

L'ultimo modo per arrivare a Unión Progreso è quello da Los Plátanos. Questa strada passa solo a 800 metri da Unió Progreso. La gente della comunità dice che per la Polizia di Sicurezza Pubblica è più veloce entrare in Unión Progreso passando con i veicoli dalla strada sterrata, che sembra sia quello che è successo lo scorso 15 dicembre.

Si noti che le ultime tre vie descritte sboccano tutte in punti oltre Puerto Caté, che rappresenta un problema per i visitatori stranieri a meno che non passino per Puerto Caté prima delle 8 di mattina, ora in cui, secondo la gente di Unión Progreso, l'INM e l'ENM mettono generalmente i loro posti di blocco. Sembra che i posti di blocco vengano tolti circa alle 5 di pomeriggio.

Tra Unión Progreso, Brillante e Unión Tzotzil ci sono comunicazioni radio e questo facilita l'accoglienza quando si passa da una comunità all'altra.

ALVARO OBREGON

Un'ora dopo l'imboscata del 13 dicembre, 11 poliziotti della Sicurezza Pubblica sono giunti ad Alvaro Obregón sostenendo che seguivano la pista degli aggressori. A differenza delle dichiarazioni ufficiali zapatiste, la gente della comunità non ha dichiarato di considerare i poliziotti responsabili dell'imboscata, ma ha detto chiaramente e ripetutamente che loro, gli abitanti di Alvaro Obregón, non avevano nulla a che vedere con l'attacco.

Il 23 dicembre la tensione nella comunità era molto alta per voci secondo cui i priisti di Alvaro Obregón stavano dicendo che la Polizia di Sicurezza Pubblica avrebbe occupato il paese il 23 o il 24 dicembre. La tensione è aumentata ulteriormente la notte di Natale, perché la gente pensava che sarebbero arrivati proprio quella notte.

Alvaro Obregón è molto più grande di Unión Progreso. Ha un migliaio di abitanti. Si è formato come ejido circa 45 anni fa. Gli abitanti sono divisi in tre partiti politici:

  1. basi d'appoggio, sono la maggioranza e includono il Commissario
  2. priisti
  3. Partito del Lavoro (PT), alleati dei priisti al governo.

I numeri non sono chiari, ma parlando con la gente delle basi d'appoggio si ha l'impressione che le proporzioni siano più o meno 60 - 20 - 20. Si possono osservare gli effetti della divisione in relazione alla costruzione della biblioteca che il governo sta realizzando per la scuola elementare nonostante il mancato appoggio della maggioranza pro-zapatista. Questo progetto ha fomentato tensione visto che gli affiliati dal PT e del PRI hanno contribuito con il loro lavoro e per il fatto che la comunità abbia tre agenti ma sembra che nessuno riesca ad esercitare la sua autorità per risolvere i confitti tra i diversi gruppi. Le scuole medie più vicine si trovano a Bochil e a Oventic. Alcuni giovani della comunità partecipano al progetto di formazione per i maestri delle medie a Oventic.

Il villaggio è diviso anche dal punto di vista della religione. Da una parte c'è la chiesa Avventista con circa 200 fedeli contando anche i bambini, che sono tutti o quasi tutti priisti. I loro culti religiosi si tengono ogni notte. E' interessante il fatto che i cattolici con cui abbiamo parlato abbiano descritto gli avventisti come apolitici nella loro religione, ma non per questo meno vincolati alla politica del governo. Dall'altra parte c'è la chiesa cattolica a cui partecipano le basi d'appoggio ed alcuni membri del P.T. Ad Alvaro Obregón ci sono una dozzina di catechisti e dieci pre-diaconi e ministri.

Le basi d'appoggio ad Alvaro Obregón hanno un'organizzazione più stretta che a Unión Progreso. Per esempio hanno sviluppato un piano per cui in caso di incursione della polizia o militare i membri si riuniscono in una chiesa evitando così che le forze di Sicurezza o paramilitari maltrattino le loro famiglie (SIC!).

La clinica della comunità non è finita. Non ha mobili né medicine.

L'entrata principale è una strada sterrata che si trova in buone condizioni. Questa via si unisce con la strada Puerto Caté - El Bosque. La strada di Alvaro Obregón passa a nord salendo una collina di circa 1500 metri, passando per altri 2,5 km dall'altra parte fino a un ponte che attraversa un fiume in fondo alla valle. Le prime case di Alvaro Obregón si trovano a un centinaio di metri oltre il fiume. La comunità si estende fino alla metà della salita della collina, in cima si trova la frontiera con il Municipio di Jitotol.

Alvaro Obregón è su un terreno più alto di Unión Progreso e per questo di mattina fa più freddo. A causa del freddo ad Alvaro Obregón il raccolto del caffè non arriverà a maturazione fino alla metà di gennaio, qualche settimana dopo che a Unión Progreso. Ad Alvaro Obregón le temperature variano tra i 15 e i 20 gradi all'ombra.

Sia a Unión Progresi che ad Alvaro Obregón si osservano sorvoli di velivoli dei militari e della polizia di sicurezza pubblica sulla comunità. Dopo il tramonto normalmente si sentono aerei verso le 9 o le 10 e a volte anche a notte fonda. Sono frequenti i sorvoli di elicotteri di colore bianco azzurro della Polizia sopra le comunità. Si osserva anche un elicottero verde e un altro più piccolo di colore scuro.

Secondo le testimonianze raccolte il 22 dicembre del 1998 si è registrata la più grande quantità di voli, fino a 20. Un aereo da trasporto bimotore di colore blu e giallo ha girato sulla comunità ed è tornato cinque volte nell'arco della giornata.

Il 24 dicembre ad Alvaro Obregón si è registrato il passaggio di soli tre aerei che sono rimasti lontani e che non si potevano vedere a causa delle nuvole. Il giorno di Natale c'è stato solo il sorvolo dell'aereo di ricognizione blu e giallo. Il 26 l'aereo blu e giallo si è osservato nei cieli di Unión Progreso per sei volte.

Secondo le voci degli abitanti di Alvaro Obregón l'Esercito installerà tre nuovi accampamenti per un totale di 6.000 nuovi soldati nella loro zona.

Queste voci sottolineano l'inquietudine che si produca una nuova Acteal in Los Altos de Chiapas.


ENLACE CIVIL A.C. - Calle Ignacio Allende 4 - 29200 San Cristóbal de las Casas - Chiapas-México

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http://www.enlacecivil.org.mx


(tradotto dall'Associazione Ya Basta! Per la dignità dei popoli e contro il neoliberismo - Lombardia)



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