La Jornada 16 dicembre 1999

ESERCITO E POLIZIE IN ALLERTA

IN VISTA DI POSSIBILI ATTACCHI ZAPATISTI

*Secondo una lettera, potrebbe accadere qualcosa come ad Acteal

*Il governo diffonde avvertimenti attraverso le emittenti radiofoniche

Angeles Mariscal y Elio Henríquez, Tuxtla Gutiérrez, Chiapas, 15 dicembre

Elementi dell'esercito Messicano e polizie federali e statali sono state dichiarate in stato di "allerta" in vista di possibili attacchi di "gruppi radicali di zapatisti" e le autorità hanno comunicato l'inizio di pattugliamenti nella zona di conflitto. Il governo dello stato, attraverso emittenti radiofoniche ufficiali, "ha allertato" la popolazione in almeno 10 municipi di questa regione.

Alle ore 22.30 di martedì scorso, la stazione radio XHTGU-Stereo 94, in concessione al governo del Chiapas, ha sospeso la programmazione musicale per rendere noto che "zapatisti radicali daranno una lezione ai produttori che hanno ricevuto aiuti dal governo".

A tale riguardo, il procuratore di Giustizia, Eduardo Montoya Liévano, ha dichiarato oggi che tutti coloro i quali compongono questa corporazione, così come le polizie federali ed i militari distaccati nell'entità, si dichiarano in allerta ed eseguiranno pattugliamenti costanti in ognuna delle comunità indicate nella lettera di denuncia.

Le trasmissioni della stazione radio XHTGU-Stereo 94 arrivano in tutte le regioni dello stato. Il cronista di turno, la notte di martedì scorso ha letto un documento firmato presumibilmente da rappresentati comunitari dei villaggi che appartengono ai municipi di Chenalhó, Tila, Sitalá, San Juan Cancuc, Altamirano, Las Margaritas, La Independencia, Huixtán, El Bosque e, in particolare, di varie comunità della Valle di Santo Domingo, ad Ocosingo. Secondo il cronista, il documento denunciava che "potrebbe accadere un fatto come quello di Acteal, perché zapatisti che possiedono armi di grosso calibro si sono riuniti durante incontri notturni con il proposito di concordare azioni contro diversi villaggi". Ed aggiunge che commissariati, agenti municipali e rappresentanti di "ejidos" della Valle di Santo Domingo denunciano che "l'EZLN a partire dal 20 dicembre, inizierà un'ondata di violenza, di sequestro di leader, furti e minacce gravi nei confronti della popolazione che non milita con loro. Di fronte a questa situazione di incertezza sociale, chiediamo l'installazione di distaccamenti di Seguridad Pubica e pattugliamenti dell'esercito in luoghi strategici".

"Che i pattugliamenti delle Basi di Operazioni Miste (BOM) tocchino località come le comunità di Sibal, Santa Rita, La Libertad, Las Maravillas, Ojo de Agua, Arroyo Granizo, El Limonar, Asia, 20 de Noviembre ed altre, perché solo così si darà tranquillità e sicurezza e si rafforzerà lo stato di diritto in questa regione", direbbe la denuncia di chi si sente presumibilmente minacciato.

Il cronista della radio ufficiale ha detto che si informava l'opinione pubblica di queste "azioni dell'EZLN" affinché si tenga in allerta ed ha aggiunto che se ci saranno altri fatti verrano forniti ulteriori dettagli.

Durante dichiarazioni alla stampa, il procuratore Eduardo Montoya Liévano ha affermato: "un numero importante di abitanti della Valle di Santo Domingo dice che a partire dal 20 dicembre gruppi radicali dell'EZLN inizieranno una serie di azioni violente contro i leader delle comunità. Parlano di provocazioni di scontri come quello di Acteal e denunciano che questi gruppi radicali si stanno addestrando a Chenalhó e Cancuc".

Il procuratore ha aggiunto che la denuncia è fondata dalla firma di centinaia di abitanti che si sentono minacciati perché hanno accettato aiuti governativi. "Questo fatto coincide con la versione di tecnici agricolo-pastorizi, che ci hanno fatto sapere che abitanti dei municipi citati hanno detto loro, "por debajo del agua", che non si presentino a partire dal 20, perché possono essere oggetto del fuoco incrociato che le comunità stanno aspettando in conseguenza della minaccia di gruppi radicali", ha aggiunto.

"Agiremo senza alcuna intenzione di persecuzione. Già si è verificato un fatto. Qualche giorno fa, una clinica di Altamirano è stata saccheggiata da presunti zapatisti, quindi eseguiremo pattugliamenti costanti dove siano richiesti per evitare fatti di sangue come quello di Acteal".

Questi "operativi" saranno realizzati dalle BOM, formate da polizie federali, statali e dall'Esercito Messicano, e sarà invitato personale della CNDH (Comissione Nazionale per i Diritti Umani) e della sua omologa statale.

Eppure il procuratore ha ammesso che le uniche prove circa le presunte azioni che preparerebbero miliziani dell'EZLN sono le lettere di denuncia, le dichiarazioni giunte dai tecnici agro-pastorizi e l'assalto alla clinica di Altamirano. "Faremo una seria indagine, ma adotteremo nello stesso tempo azioni preventive e di intelligence. E se questo è solo una diceria, bene, ma preferisco esagerare nelle azioni preventive".

Nel dicembre del 1998, Rodolfo Soto Monzón, allora Segretario di Governo, mise in allerta su presunte azioni violente da parte dell'EZLN attraverso i mezzi di comunicazione ufficiali. Fu emesso un bollettino ufficiale con i nomi delle comunità e dei presunti zapatisti che avrebbero realizzato queste azioni. Non avvenne nulla di quanto annunciato.

IL DOCUMENTO DELLA SAGAR

Secondo un documento interno della Segreteria di Agricoltura, Allevamento e Sviluppo Rurale (Sagar), della delegazione del Chiapas, tra il 20 dicembre ed i primi giorni del gennaio prossimo "potrebbero esserci scontri armati" in alcuni municipi de Los Altos. I produttori di varie località di San Juan Cancuc, Chenalhhó ed Ocosingo "hanno suggerito ai tecnici della dipendenza, di non presentarsi nelle comunità in quelle date, perché correrebbero il rischio di trovarsi tra il fuoco incrociato".

Quanto sopra, si cita nel testo, "crea inquietudine dovuta al fatto che le quattro versioni provengono da diverse fonti ma coincidono nelle date, riunioni di gruppi di varie comunità, addestramento notturno di gruppi di incappucciati e dei villaggi coinvolti, come Acteal, Polhó, Campo Los Toros, Canolal, Bajoveltic, Yiveljoj, Yashemel e Los Chorros, a Chenalhó; e Nichtell, Chijil, Cruztón e El Poso, di San Juan Cancuc, e di altre vicine a La Independencia".

La nota interna precisa che "le versioni differiscono riguardo al motivo del conflitto, poiché una afferma che la mobilitazione avverrà contro il presidente del municipio di Chenalhó, mentre le altre tre concordano che gli zapatisti radicali daranno una lezione ai produttori che stanno accettando aiuti governativi".

Se fosse così, "si teme uno scontro tipo Acteal, perché anche nel caso di quest'ultimo si erano svolte riunioni notturne straordinarie. Si afferma che a San Juan Cancuc ci sono almeno 40 zapatisti che possiedono armi di grosso calibro".


(tradotto dal Comitato Chiapas "cap. Maribel" - Bergamo maribel@uninetcom.it)



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