La Jornada 16-3-99
In Chiapas infiltrazioni di poliziotti, a Tepic intimidazione di rappresentanti
Continua la stretta vigilanza dei delegati dell'EZLN
Poliziotti Giudiziari ed agenti dei diversi corpi di sicurezza politici, federali e statali a Tuxtla Gutiérrez si sarebbero infiltrati tra il gruppo degli organizzatori della consulta zapatista nella capitale dello stato del Chiapas e in altre città. Alcune di queste persone "proteggono" i delegati. Nonostante ciò, gli indigeni continuano a promuovere la partecipazione della cittadinanza.
Nel Chihuahua, le organizzazioni non governative, nel dare il benvenuto ai 34 zapatisti, hanno riconosciuto "il loro debito con i popoli indios", mentre il procuratore generale dello stato, Arturo González Rascón, smentisce che esista alcun operazione speciale per garantire la sicurezza della delegazione.
A Jalapa, Escorpión, uno dei 15 delegati che sono arrivati nella regione centrale veracruzana per promuovere la consulta, ha detto che le basi d'appoggio dell'EZLN vanno avanti, resistendo alla persecuzione dei militari e dei paramilitari.
A Torreón, nel Coahuila, i 36 delegati indigeni hanno detto nelle interviste con i giornalisti che nel loro viaggio di oltre 50 ore sono stati molestati dai "federales" che pretendevano di trovare addosso a loro armi o droga.
Abundio Ramírez Solís, titolare del Comisariado Ejidal di Santa María Ocotán e Xoconostle, ha affermato nella capitale di Durango dove sono arrivati 40 delegati che parteciperanno alla consulta circa 37 mila indios huicholes, coras e tepehuanos della regione e del Nayarit.
A San Luis Potosí, la delegazione zapatista ha solidarizzato con i gruppi ambientalisti che rifiutano l'installazione della compagnia mineraria canadese San Xavier ed hanno annunciato questo pomeriggio che appoggeranno le iniziative decise dagli ecologisti contro la decisione della segreteria dell'Ambiente.
Nella capitale di Querétaro, sei dei 36 zapatisti arrivati sul posto si sono presentati al Congresso locale, dove hanno sollecitato il presidente della commissione di governo, Jesús Martínez, ad appoggiare "il buon sviluppo della consulta".
A Tepic, Nayarit, decine di "informatori" del governo hanno video-registrato e fotografato i 42 zapatisti giunti ieri, i quali hanno chiesto alle autorità statali sicurezza per le loro attività di diffusione.
A Chilpancingo, nel Guerrero, i delegati zapatisti sono giunti accompagnati dai membri del Coordinamento Statale della Consulta. Sono scesi dai veicoli privati che li avevano accompagnati e in fila sono entrati nelle installazioni del Sindicato de Trabajadores Técnicos, Administrativos e di Intendencia del Servicio dell'Universidad Autónoma di Guerrero, dove si è realizzato il primo incontro con i mezzi di comunicazione.
In un meeting realizzato nel Zócalo di Acapulco, i delegati zapatisti hanno dato lettura di un comunicato del comando dell'EZLN, diretto al popolo del Guerrero, in cui si spiega che la missione dei rappresentanti è di dialogare con i messicani per ascoltare le loro opinioni riguardo alla lotta del gruppo indigeno.
A Cuautla, nel Morelos, i 66 delegati zapatisti hanno depositato un'offerta floreale e hanno montato la guardia d'onore ai piedi della statua di Zapata. Lì hanno manifestato per il riconoscimento dei diritti dei popoli indigeni.
A Chetumal, Quintana Roo, i delegati zapatisti sono giunti nel cuore della zona maya. Non sono stati ricevuti dai dignitari della comunità di Tihosuco.
A Monterrey, Nuevo León, durante il meeting di benvenuto, i rappresentanti zapatisti hanno detto alla popolazione: "Non veniamo a chiedervi di sollevarvi in armi, veniamo a chiedervi di partecipare nella consulta".
A Pachuca, in Hidalgo, 70 zapatisti hanno avvisato che viaggeranno nei municipi dove la popolazione è indigena, come nel caso di Valle del Mezquital, la Huasteca e la regione Otomí-Tepehua.
A Tlaxcala, i 132 delegati hanno annunciato che percorreranno i 160 municipi della regione per invitare la società ad appoggiare le iniziative zapatiste.
La presenza di 38 delegati dell'EZLN a Guanajuato è trascorsa senza intralci, tuttavia, è stato reso noto che a Santiago Maravatío, l'Esercito Messicano ha istallato un posto di blocco e, ad Irapuato, le autorità hanno impedito lo svolgimento dell'evento nella Casa della Cultura.
In Oaxaca, Juan Baltazar Baltazar, rappresentante della comunità chatina di San Juan Quiahije e delle Organizzazioni Indie per i Diritti Umani dello stato, ha informato che l'unico "grave incidente" che è stato registrato nelle attività dei delegati è quello accaduto nella città di Pochutla, dove due uomini sconosciuti hanno lanciato sassi sul parabrezza dell'autobus su cui viaggiavano gli zapatisti.
I delegati zapatisti arrivati a Tijuana hanno percorso più di 4 mila chilometri per incontrarsi con indigeni della Bassa California ed emigrati vittime dello sfruttamento e dell'abbandono.
A Ciudad Victoria, nel Tamaulipas, i 50 delegati indigeni zapatisti sono arrivati nelle 10 città più importanti dello stato.
Nello stato del Messico, Pancho, il delegato dell'EZLN che è arrivato nella città di Toluca, ha invitato a partecipare alla consulta organizzata dal gruppo indigeno.
(tradotto dal Consolato Ribelle del Messico - Brescia)
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