La Jornada 16 gennaio 1999

Le autorità degli Stati Uniti sono "coscienti" delle violazioni dei diritti in Messico

Triunfo Elizalde

Se gli Stati Uniti continueranno a addestrare agenti incaricati di far rispettare la legge messicana, non possono continuare a trattare con leggerezza le questioni dei diritti umani, con la scusa che il governo messicano "rifiuterebbe i loro commenti", soprattutto quando il Dipartimento di Stato "è perfettamente cosciente" delle gravi violazioni delle garanzie fondamentali in quel paese, segnala Human Rights Watch (HRW) analizzando la politica statunitense nei confronti del Messico in questa materia.

Secondo il comunicato reso noto dall'Ong internazionale, le forze armate degli Stati Uniti continuano ad aumentare l'addestramento di soldati e l'assistenza alle istituzioni civili messicane coinvolte nella lotta antidroga, al punto che nel 1998 il costo stimato per la formazione di "190 alunni", solo nel Programma d'Educazione e Formazione Militare Internazionale, è stato di un milione di dollari, quantità simile a quella che probabilmente sarà erogata nel 1999.

Durante il 1998, si dice, era prevista una spesa di 5 milioni di dollari per iniziative di controllo internazionale del narcotraffico in Messico e sono stati chiesti 8 milioni di dollari per il 1999. I fondi per detto controllo sarebbero consegnati alla Procura Generale della Repubblica (PGR), all'Equipo de Respuesta de la Frontera Norte (forza di lavoro congiunto civile e militare) e ad altre istituzioni messicane.

Inoltre il Pentagono ha speso oltre 28 milioni di dollari nella formazione di messicani nel 1997 "e si sperava in un aumento a 48 milioni per il 1998". Questi fondi - noti come Sezione 1004, per la sua inclusione nella Legge di Autorizzazione di Difesa del 1991 - sono destinati esclusivamente ad iniziative antidroga, che comprende la formazione di forze di polizia straniere da parte dell'esercito statunitense. Gli Stati Uniti hanno addestrato 829 messicani, "molti dei quali provenienti dai Gruppi Aeromobili delle Forze Speciali (GAFE)". Nel documento Abusi e abbandono: tortura, sparizione forzata ed esecuzione extragiudiziali in Messico, si afferma che "mentre gli Stati Uniti fanno sì che le forze armate messicane siano sempre più coinvolte in attività di applicazione della legge di carattere civile, il governo statunitense non ha enunciato un piano a medio o lungo termine per rafforzare le istituzioni messicane, (di modo che) l'Esercito Messicano non debba disimpegnarsi indefinitamente nel ruolo che ha assunto", quindi è possibile che l'appoggio del paese vicino "indebolisca le istituzioni civili che devono sostenere tutta la società democratica".

Sul comportamento dei soldati d'élite preparati nelle caserme e nei centri d'addestramento degli Stati Uniti, l'Ong ricorda che il 14 e 15 dicembre del 1997, in un villaggio vicino Guadalajara, in Jalisco, un gruppo di soldati portò dei civili in una base militare, dove furono torturati. Per questo caso si trovano sotto processo una trentina di soldati ed ufficiali, poiché uno degli arrestati morì a causa delle torture subite; Human Rights Watch denuncia che, nonostante questo ed altri fatti che hanno visto il coinvolgimento di elementi della GAFE, "gli Stati Uniti non hanno provveduto all'osservazione ed al controllo di questi soldati dopo l'addestramento".


(tradotto dal Comitato Chiapas "capitana Maribel" - Bergamo)



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