Carovana della Società civile:

Kinal Antzetik, Cepaz, Enlace Civil A.C., Foca, Parejo Scotol, Ciuspaz, Asamblea Municipal de la Resistencia de Nicolás Ruíz

13-1-99

I militari non rispettano la parola data agli abitanti della comunità di Magdalena Aldana, nel Municipio di Chenalhó. Loro hanno promesso di entrare nei terreni della comunità, bruciare le piantagioni e di andarsene. "Distruggeremo rapidamente le piante e poi ce ne andiamo... parola d'uomo, parola d'onore". Tutto questo succedeva alle 3 circa della mattina. Poi si sono presi tempo fino alle due o le quattro del pomeriggio. Ma trascorso questo tempo una ventina di carri militari rimaneva ancora dentro la comunità e il cui accesso era bloccato da dieci poliziotti militari con scudi. Il capo dell'operazione, Generale Jorge Jimenez García ha affermato al rispetto che le piantagioni erano più grandi di quello che s'immaginavano e che volevano assicurarsi che venisse tutto distrutto. Fino al momento ha detto, che avevano distrutto 52 piante. Alla domanda sulla possibilità di installare un accampamento militare nella zona, ha risposto che non stava a lui negare né affermare questa possibilità. Ha detto anche che la domanda lo disturbava ed ha preferito interrompere l'intervista. "L'idea è ripulire l'area dagli stupefacenti, aspetteremo sorvoli di ricognizione aerei, fino ad essere sicuri del nostro lavoro", ha concluso.

Intanto nel centro del villaggio, tutta la comunità base d'appoggio zapatista e altri dieci della regione, si trovavano riuniti dalla mattina presto senza azzardarsi a tornare alle loro case. Senza cibo né coperte. E qui staranno fino a che l'Esercito se ne vada. Tutte le famiglie hanno abbandonato le loro case. E chiedono che l'Esercito se ne vada. Loro sono convinti che la distruzione delle piantagioni di marijuana sia solo una scusa dei militari per potere entrare nella loro comunità e di approfittare in questo modo per installare un accampamento, dato che fino ad ora questa regione non era militarizzata. Negano di essere loro i padroni delle piantagioni e delle case dove hanno trovato l'erba e hanno detto che appartengono a famiglie di filiazione priista. Inoltre, dicono di avere denunciato alle autorità in San Cristóbal la presenza della marijuana nella loro comunità, ma non gli hanno fatto caso.

Finché l'Esercito non si ritira "noi, uomini, donne e bambini, staremo qui, vogliamo vederli ritornare nelle loro caserme. Il governo dice che non vuole altro che pace e che vuole tranquillità, però è una bugia. Perché sta mettendo in ogni comunità i suoi soldati", hanno dichiarato.

ENLACE CIVIL A.C. - Calle Ignacio Allende 4 - 29200 San Cristóbal de las Casas - Chiapas-México

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(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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