Agli organismi di diritti umani nazionali ed internazionali

Ai governi del mondo

Alla stampa locale, nazionale ed internazionale

Denunciamo di fronte a voi ciò che è accaduto nella comunità di Jol Nixtie, nel Municipio di Tila, Chiapas, sede della comunità Chol.

All'1 e 45 di notte del giorno 11 aprile, è stata sospesa la luce elettrica.

15 minuti dopo (alle 2.00), 3 convogli militari sono entrati nelle installazioni in cui centinaia di indigeni stavano festeggiando la morte del Generale Emiliano Zapata e, con grande uso di violenza e prepotenza, hanno controllato le persone ed i veicoli che lì si trovavano, mettendo anche dei posti di blocco nelle vie di accesso alla comunità.

Alle 10.00 di sera dello stesso 11 aprile, i militari hanno fatto un'altra irruzione nella comunità di Jol Nixtie, perquisendo le case, interrogando bambini e donne, senza dare nessuna spiegazione sull'operazione, motivo per cui gli abitanti di questa comunità, di fronte all'intimidazione ed alle azioni codarde hanno iniziato a rifugiarsi sulle montagne.

Noi, membri delle comunità della zona Nord, rimproveriamo questi atti di violenza che porta avanti il governo di Zedillo, con il pretesto di applicare la legge sulle armi da fuoco e sugli esplosivi e contro il narcotraffico, mentre gli indigeni convivono riuniti in pace e nella maniera più sana, visto che per accordo di tutti non si consumano bevande ubriacanti e ancor meno debilitanti mentre i militari usano la droga per avere il coraggio di affrontare gli indigeni.

Per questi fatti chiediamo ai Diritti Umani nazionali e internazionali ed alla società civile di intervenire e fare atto di presenza per frenare la repressione e l'intimidazione in cui vivono i nostri fratelli indigeni, perché non vivono in libertà ed ancor meno vengono rispettati i loro diritti umani, visto che il governo di Zedillo usa la violenza per mezzo dell'esercito messicano contro la pace in cui si vive nella zona Nord dello stato del Chiapas.

Attentamente

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