ALMENO 5 MILA SOLDATI IN PIÙ PATTUGLIANO LA SELVA LACANDONA

L'Esercito Messicano ha rinforzato i 15 accampamenti e posti di blocco che mantiene nella Selva Lacandona e ne ha installati altri a Cintalapa, Paraiso e nella zona montuosa, inoltre hanno aumentato i pattugliamenti in queste aree, presso le comunità abitate da simpatizzanti zapatisti.

In un rapporto consegnato agli organismi dei diritti umani, la giunta autonoma zapatista Ricardo Flores Magon, denuncia che circa 6 mila militari sono arrivati lo scorso 15 luglio, teoricamente per piantare alberelli nella riserva della biosfera dei Montes Azules, ma realizzando invece attività di controinsurrezione nelle zone con forte presenza di simpatizzanti dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) e operando rastrellamenti diretti a individuare il Comitato Clandestino del gruppo ribelle.

"Da giovedì 22 luglio sono entrati più di 70 camion da otto tonnellate e più di 5 mila effettivi dell'Esercito che hanno installato una quindicina di accampamenti lungo le strade con il pretesto del rimboschimento. In realtà possiamo vedere che sono entrati per rafforzare la rimunicipalizzazione forzosa, dove il villaggio di Palestina sarà il centro del nuovo municipio chiamato ‘Lacandonia’".

I militari hanno rinforzato gli accampamenti e i posti di blocco a Crucero Cintalapa, Crucero Palestina, Boca Lacandum, Crucero Corozal, Ocotalito, Monte Líbano, Taniperla, San Caralampio, El Calvario e Frontera Corozal, tra altri, dove perquisiscono tutte le persone, fanno domande sui dirigenti dell'EZLN, cercano radio ricetrasmittenti, entrano nei campi degli indigeni e dei contadini, rubano i prodotti alimentari, perseguono le persone e si bagnano nudi con le prostitute nelle sorgenti d'acqua, inquinando con sapone e borse di plastica.

[fonte: La Jornada, pag. 18]


(tradotto dal Consolato Ribelle del Messico-Brescia ezlnbsit@tin.it)



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