La Jornada 5 giugno 1999

Ocosingo, Chiapas: Incursione poliziesco-militare in una comunità indigena

Fuggono 300 zapatisti e si rifugiano in montagna

Jesus Ramirez Cuevas, corrisp., Nazareth, Ocosingo, Chiapas, 4 giugno

Più di mille soldati, poliziotti statali e federali hanno realizzato oggi un'operazione in questa comunità indigena, situata a circa 50 chilometri dalla cittadina di Ocosingo. Circa 300 indigeni, basi d'appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale(EZLN), sono fuggiti dal villaggio e si sono rifugiati sui monti limitrofi.

Soldati, poliziotti di "Seguridad Publica", polizia giudiziaria statale e federale hanno occupato il centro del villaggio, e verso sera si stavano disponendo per accamparsi nei terreni circostanti alla scuola elementare della comunità.

Alcune ore prima dell'incursione, elementi delle forze di sicurezza hanno lanciato due candelotti di gas lacrimogeno per disperdere gli indigeni che protestavano per la loro presenza all'entrata dell'ejido, questi hanno inoltre denunciato che ieri la polizia statale ha sparato diverse volte in aria.

Soldati e poliziotti sono entrati nelle case di coloro che erano fuggiti in montagna. Un piccolo gruppo di contadini priisti che permanevano sul posto dialogava con i funzionari del governo statale. L'operazione congiunta era guidata dal generale F. Rivas, che ha dichiarato a La Jornada che sarebbero restati nel villaggio fino al ricevimento di istruzioni dai loro superiori.

Armando Cruz Hernandez, vice direttore di Indagini previe della Procura di Giustizia chiapaneca della zona Altos, ha informato: "L'operazione è per verificare la situazione, dato che avevamo rapporti sull'esistenza di un blocco stradale all'altezza di El Paraíso, a due chilometri da qui. Però non abbiamo trovato nulla". Tuttavia, il funzionario si è rifiutato di rilasciare commenti sulla permanenza delle forze militari.

In mattinata sono sopraggiunti a Nazareth 34 veicoli militari, sei camion di polizia di Seguridad Publica, 20 furgoni della polizia statale e giudiziaria, mentre i funzionari del governo dialogavano con i simpatizzanti zapatisti e promettevano loro che si sarebbero ritirati dal posto. Alle tre del pomeriggio, i soldati e i poliziotti hanno fatto incursione senza previo avviso nel villaggio, mentre gli indigeni ribelli si ritiravano sui monti vicini.


[fonte: La Jornada 5-6-99 http://serpiente.dgsca.unam.mx/jornada/1999/jun99/990605/irrumpen.html]


(tradotto dal Consolato Ribelle del Messico ezlnbsit@tin.it)



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