From: enlacecivil@laneta.apc.org
e-mail: 3 Febbraio 1999
IL CENTRO DI FORMAZIONE DI ROBERTO BARRIOS
Cari compagni:
E' iniziato il progetto di educazione di Enlace Civil in Roberto Barrios grazie all'appoggio di tutti voi. Vi chiediamo che non vi dimentichiate di noi e continuiate ad appoggiarci per rendere possibile che questo bello sforzo dei promotori indigeni e dei loro maestri possa proseguire, dato che abbiamo solo fondi per questo primo periodo (i primi 20 giorni).
Una volta ancora ci appelliamo alla vostra solidarietà per continuare.
Ricevete un grande abbraccio
Tutta l'équipe di Enlace Civil A.C.
Centro di Formazione di Promotori di Educazione in Roberto Barrios
Relazione sulle attività realizzate dal 19 al 24 gennaio 1999 nel Centro di Formazione
(Questa relazione è solo una bozza basata più che altro
sulle osservazioni in aula e sui dialoghi informali con i promotori)
Le prime cifre:
A partire dal 16 gennaio fino al 18 sono arrivati tutti i promotori che assisteranno al corso di formazione nei prossimi sei mesi. Sono arrivati 98 promotori di tre regioni differenti, 80 sono uomini e 18 donne che parlano tzeltal, ch'ol e soltanto 2 zoques.
In quanto all'età, abbiamo notato che in gran maggioranza sono tra i 16 e i 18 anni. Ci sono abbastanza adulti e molto pochi piccoli (fra i 12 e i 13 anni). Questa situazione cambia il ritmo di lavoro nel centro e permette maggiore omogeneità.
In quanto alla scolarità:
Quasi tutti i promotori hanno frequentato la Scuola Secondaria e molti già avevano iniziato il primo anno delle Superiori. Questa scolarità previa dei promotori genera un'altra dinamica di lavoro più avanzata, dato che possiedono le conoscenze di base in matematica, lettura e scrittura, ecc. Questo fatto ci permette di cominciare immediatamente con la professionalizzazione nell'insegnamento ai bambini.
Riguardo alle lingue materne:
Tutti i promotori sono perfetti parlatori della loro lingua indigena, cioè in ch'ol, tzeltal e zoque. Vari promotori possono leggere e scrivere bene nella loro lingua materna, per cui si è parlato della possibilità e della necessità che tutti apprendano a scrivere e leggere nella loro stessa lingua. L'obiettivo è quello di rispettare la richiesta specifica delle comunità che i piccoli nelle scuole rurali imparino a leggere e scrivere nella loro lingua materna e più tardi imparino lo spagnolo. È così, che si è cominciato un laboratorio specifico dove gli tzeltales apprendono il tzeltal ed i ch'oles imparano il chól, gli zoques lo zoque ed i maestri imparano alcune di queste lingue.
Riguardo all'insicurezza nella zona:
Le condizioni di questo centro per quanto riguarda la sicurezza sono molto difficili per la presenza nella regione di gruppi paramilitari. Molte attività che si sono programmate non potranno venir realizzate, come ad esempio feste, eventi culturali e uscite.
Alcuni problemi:
La situazione di questa regione si percepisce molto differente rispetto a quella del primo Centro di Formazione che si è aperto a La Realidad.
I problemi e le soluzioni saranno quindi differenti per vari motivi:
1) La presenza della Segreteria di Educazione Pubblica (SEP)
La SEP in questa regione ha una grande influenza dato che in quasi tutte loro comunità ci sono scuole elementari, medie inferiori e superiori.
Inoltre nelle comunità in resistenza esistono scuole ufficiali.
Questo fatto può creare problemi ai promotori nel momento in cui inizieranno a realizzare il loro lavoro come maestro non ufficiali.
Si richiede un lavoro intensivo con i promotori, con gli incaricati regionali e con i comitati di educazione all'interno delle comunità perché siano coscienti di questo fatto e perché non smettano di appoggiare la proposta di una nuova educazione.
2) La nomina di promotori
Altro problema derivato dal precedente è che molti promotori che stanno partecipando al corso di Roberto Barrios non sono stati eletti dalla comunità direttamente, ma sono come dicono loro "volontari" interessati che però non hanno il mandato comunitario per formarsi come maestri.
Questo danneggia il grado d'impegno e la dinamica del centro, dato che i promotori hanno l'obbligo di rilanciare il loro studio nella loro comunità. Le rispettive autorità cercheranno di risolvere velocemente questo problema.
L'organizzazione interna del corso:
Durante questo ciclo di formazione i responsabili sono Itzam e Yadira.
I promotori si sono organizzati per aula, nelle cinque ampie aule che ci sono.
Per l'alimentazione, le comunità s'incaricano di cucinare per gli studenti, le donne di Roberto Barrios mettono il loro lavoro e mangiano con i loro figli nel Centro.
L'incaricato del Centro sta facendo un lavoro molto importante dato che è presente a tutte le ore, disposto a risolvere o ad aiutare per qualsiasi problema, è inoltre attento a che le classi inizino all'ora prefissata.
I cicli si sono concordati allo stesso modo che nel centro di La Realidad, 20 giorni di lavoro e 10 giorni di riposo e lavoro nella propria comunità.
Ci sono vari promotori che non approvano questa modalità perché vivono in Tila e Tumbalá e per loro è molto caro il viaggio di andata e ritorno. Inoltre le loro comunità non devono solo pagare le loro spese ma anche quelle dei promotori di salute, di agroecologia e di altri incaricati.
Calendario di attività:
Da lunedì a venerdì nella mattina: Lingue, Matematica, Ecologia e Storia
Lunedì, mercoledì e venerdì al pomeriggio: Laboratori di materiale didattico, pittura, teatro e giornale murale.
Martedì e giovedì al pomeriggio: Laboratorio di lingue indigene, nel quale s'impara a leggere e scrivere nella propria lingua.
Sabato nella mattina: Lavoro sulle richieste zapatiste che è stato scelto come tema di questo ciclo. Lì si integra tutta la conoscenza della settimana.
Sabato nel pomeriggio: Lavoro comunitario all'interno del centro, come, per esempio, sistemare le latrine o fare una fossa, ecc.
La domenica è giorno libero.
ALTRI PUNTI:
Il 19 gennaio Enlace Civil ha avuto una riunione con il responsabile del Centro e con due rappresentanti regionali. Loro ci hanno commentato che nella zona nord ci sono molte comunità che ancora non hanno nominato i loro promotori e che, ad ogni modo, va bene lo stesso perché non si potrebbe professionalizzare tutti allo stesso tempo dato che sono già molti. Ci dicevano che nemmeno un quarto della regione è al momento rappresentato nel centro.
Il 20 gennaio ci hanno invitati i maestri a fare una chiacchierata sulla nostra esperienza nel centro di La Realidad perché i promotori hanno chiesto di conoscere quella esperienza. È stato molto interessante, ci sono stati un intenso dibattito e un'alluvione di domande. Due responsabili regionali che hanno ascoltato le domande poste dai promotori e le risposte, hanno capito meglio quello che si sta facendo e se ne sono andati con il desiderio di nominare più promotori per il seguente corso (per i prossimi sei mesi).
In conclusione:
È stato un buono inizio dato che tutti gli studenti alunni sono impegnati e molto entusiasti.
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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