La Rete Civica di Osservazione formata da oltre 30 organizzazioni, ha dichiarato che nelle ultime due settimane, agenti dell'Istituto Nazionale di Migrazione (INM) "stanno visitando hotel e pensioni della città chiedendo nomi e dati personali dei turisti stranieri che vengono successivamente interrogati".

Inoltre, "si è inasprita la tendenza ostile degli agenti dell'INM ai posti di blocco situati in diversi punti de Los Altos e la Selva del Chiapas ed in molti casi sono stati consegnate citazioni affinché i turisti si presentino negli uffici" a San Cristobal, dopodiche "viene loro consegnato l'ordine di uscita dal paese".

Secondo la Rete, queste azioni "si sono inasprite" dopo i discorsi del governatore Roberto Albores Guillén, pronunciati in risposta all'opposizione degli abitanti di Amador Hernandez riguardo la costruzione di una strada in questo posto, e che hanno "scatenato una forte campagna xenofoba che, in una occasione senza precedenti, ha toccato persino i messicani, come il tentativo di espellere da San Cristobal l'attrice messicana Ofelia Medina".

Da due settimane diversi agenti dell'INM visitano hotel e pensioni per tentare di scoprire turisti stranieri "sospettati" di appoggiare la lotta dell'EZLN, che poi devono deporre davanti al delegato regionale René Pulido.

In questo contesto, Daniel Aguilar, studente della Facoltà di Scienze Sociali dell'Università Autonoma del Chiapas, ha denunciato che lo scorso 30 agosto è stato sottoposto a duri interrogatori da parte di funzionari della migrazione che cercavano turisti stranieri in una pensione. Ha dichiarato che visitatori di altri paesi che sono ospitati nell'hotel di Avenida Insurgente sono stati "aggrediti verbalmente" da agenti dell'INM, uno dei quali non indossava l'uniforme d'ordinanza.

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