SU PFCRN, OFFENSIVA MILITARE DEL GOVERNO, ATTI TERRORISTICI E LA NOMINA DI CAMACHO
11 gennaio

"La nostra voce ha incominciato a camminare da secoli e non si spegnerà mai più"

Al popolo del Messico
Ai popoli ed ai governi del mondo

Fratelli:

siamo informati che il nostro comunicato del 6 gennaio 1994 è stato diffuso, almeno in parte, dalla stampa nazionale ed internazionale. Nuove cose sono successe dal 6 gennaio ad oggi, 11 gennaio 1994, per cui torniamo a dire la nostra parola affinché sia ascoltata da altri.

Primo - Una delle cose che è successa è che il signor Aguilar Talamantes, candidato alla Presidenza della Repubblica dal Partito del Fronte Cardenista di Ricostruzione Nazionale, in un atto pubblico nella città di San Cristóbal de Las Casas ha dichiarato che offriva il suo partito come "braccio pacifico" dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale e che lui stesso, Aguilar Talamantes, si proponeva come "candidato alla Presidenza della Repubblica dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale". Queste dichiarazioni sono state analizzate da noi, membri del Comitato Clandestino Indigeno Rivoluzionario-Comando Generale dell'EZLN, ed abbiamo pensato fosse bene dire la nostra parola su questo tema e quindi parliamo:

L'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale non si è alzato in armi per appoggiare uno o vari candidati alla Presidenza della Repubblica. L'EZLN non cerca di far vincere un partito od un altro, l'EZLN vuole che ci sia giustizia, che ci sia libertà e che ci sia democrazia affinché il popolo possa scegliere chi meglio lo possa capire e che questa volontà sia rispettata da tutti i messicani e dagli altri paesi. L'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale chiede che il governo, di qualunque partito sia, sia un governo legittimo, risultato di un'elezione davvero libera e democratica, e che risolva le necessità più urgenti del nostro Messico, e in particolare quelle di noi gli indigeni.

L'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, con rispetto, respinge le proposte del Partito del Fronte Cardenista di Ricostruzione Nazionale di presentarsi come "braccio pacifico dell'EZLN" e del signor Aguilar Talamantes di essere candidato dell'EZLN alla Presidenza della Repubblica. Aggiungiamo pure, dato che tocchiamo questo punto, che respingiamo già qualsiasi altra proposta o autoproposta di parlare con la nostra voce e la nostra parola: la nostra voce ha incominciato a camminare da secoli e non si spegnerà mai più.

Invece, salutiamo ed accogliamo tutti i tentativi e le proposte fatte in buona fede ed onestà per l'intermediazione tra l'EZLN ed il governo federale.

Secondo - Alla nostra proposta di aprire il dialogo iniziando con un alt al fuoco da entrambi le parti, l'esercito federale ha risposto bombardando comunità rurali nei municipi di Ocosingo, Las Margaritas ed Altamirano.

Il credere, da parte di alcuni settori del governo, che sia possibile e desiderabile una soluzione militare al conflitto con lo sterminio totale del nostro EZLN, sta guadagnando terreno fra i governanti del paese. Reiteriamo la nostra disponibilità al dialogo, coi requisiti indicati nel comunicato del 6 gennaio. Ma sembra che questa disponibilità al dialogo da parte dell'EZLN sia stata interpretata erroneamente dalle autorità militari del governo che vedono una dimostrazione della debolezza delle nostre forze. Niente di più lontano dalla realtà: alle proposte di dialogo rispondiamo con disponibilità al dialogo, agli attacchi ed ai bombardamenti indiscriminati risponderemo con i nostri fucili. Se il governo pretende di continuare ad ingannare l'opinione pubblica dicendo che la nostra sconfitta ed il nostro annientamento sono vicini, è cosa del governo. Ci ha ingannato già prima ed ora tutti pagano il costo di quell'inganno. Ma noi sappiamo che la nostra lotta non finirà mai, neanche con l'ultima goccia di sangue dell'ultimo dei nostri combattenti. Se ciò che vuole il governo federale è il nostro sangue come prezzo per le richieste di giustizia, libertà e democrazia, non dubiteremo di pagare tale prezzo.

Nei prossimi giorni daremo ordine a tutte le nostre forze attive e di riserva di attaccare tutte le città che si trovano a loro portata, se non ci sono indizi di disponibilità al dialogo da parte del governo federale, e se non c'è nient'altro che parole di inganno. Non dubitiamo che il costo sarà alto, ma ci stanno obbligando a prendere questa strada.

Terzo - Nei giorni passati siamo venuti a sapere di diversi attentati terroristi contro obiettivi civili in diversi punti del paese. Questi attentati sono stati attribuiti a membri del nostro EZLN. Il Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno-Comando Generale dell'EZLN dichiara che le truppe zapatiste combattono contro la polizia e l'esercito federale e non contro i parcheggi dei centri commerciali. Nessun obiettivo civile soffrirà attacchi militari da parte delle truppe zapatiste.

Quarto - Il 10 gennaio 1994, il governo federale ha annunciato dei cambiamenti nella Segreteria di Governo ed in altre dipendenze federali. Ha annunciato le dimissioni del segretario di Governo ed ex-governatore del Chiapas, Patrocinio González Blanco Garrido, e la nomina di Manuel Camacho Solís come delegato per la pace per risolvere il conflitto del Chiapas. L'EZLN dichiara che non conosce il signor Camacho Solís, ma se questo signore ha una volontà autentica ed onesta di cercare una via d'uscita politica e giusta, salutiamo la sua nomina e gli ribadiamo la nostra disponibilità a dialogare nei termini indicati dal comunicato del 6 gennaio 1994.

Quinto - Il Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno-Comando Generale dell'EZLN dichiara che gli unici documenti validi in quanto emessi dall'EZLN e riconosciuti da tutti i combattenti zapatisti saranno quelli che portano la firma del compagno subcomandante insurgente Marcos.

Dalle montagne del Sudest Messicano
C C R I - C G dell'E Z L N


(traduzione del Comitato Chiapas di Torino)

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Indice EZLN1994


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