IL MURALES DISTRUTTO DI TANIPERLAS

Questo murales rappresenta l'utopia, l'armonia contadina, vista dalla guerra. E' stato dipinto nella comunità di Taniperlas, Chiapas, Messico, per celebrare l'inaugurazione, il 10 aprile 1998, del municipio autonomo Ricardo Flores Magón.

In questo murales si è dipinta la vita quotidiana di una comunità idealizzata. Ci sono case, una comunità di famiglie distribuita tra un ecosistema di alberi da frutta, fiori, vallate, ruscelli sotto un cielo luminoso e pieno di uccelli, farfalle e con un sole e una luna che sorridono.

Possiamo dire che inizia con l'alba se lo guardiamo da destra, o con la madre terra se lo guardiamo da sinistra. La madre terra sta tra la fertilità terrestre e la luce del firmamento. La sua vita è esattamente sul limite di queste due dimensioni composte nel suo corpo. Subito a fianco vediamo un uomo che coltiva il mais.

Vediamo l'assemblea delle donne in un circolo armonioso e colorato. Da questa riunione spunta una colomba della pace. Sotto bambine, bambini e madri lavano e nuotano nel torrente. Sopra, simbolo dell'unità religiosa, c'è un tempio con il suo incensario, che non è di nessuna religione ed è di tutte. Quindi c'è la casa dell'accampamento civile per la pace. Dall'altro lato del murales, in equilibrio con questa parte materna, c'è l'assemblea degli uomini, il gioco di pallacanestro, la scuola, i chicchi di caffè posto a seccare, i lavori per introdurre l'elettricità, la scuola, l'antenna della radio mobile.

La porta d'entrata della casa municipale, è dipinta come l'ingresso alla pace. Nella loro lingua tzeltal la scritta dice: "SNA YU'UN ATELETIC YU'UN COMONALETIC", che significa: CASA DEI LAVORI DELLE COMUNITÀ. Ai due lati della porta i grandi ispiratori: Flores Magón seminando parole nelle vallate e Zapata con uno slogan disegnato sul fazzoletto rosso: la terra è di chi la lavora.

Dalle montagne, dove si canta dall'Inno Zapatista: "già si mira all'orizzonte, combattente zapatista", i soldati zapatisti contemplano dall'alto il mondo di armonia, di unità e di pace.

Membri di diverse comunità erano arrivati per dipingere il murales. Si erano messi d'accordo - in diverse dinamiche di gruppo guidate dal professor Sergio Valdez e in classi di disegno che lui stesso ha seguito - per disegnare i valori della pace, dell'armonia, dell'equilibrio, della felicità. Non scene di guerra e morte. Dopo questo breve corso il gruppo ha dipinto in 15 giorni il murales per l'inaugurazione del municipio autonomo Ricardo Flores Magón del 10 di aprile, giorno in cui si commemora la morte di Emiliano Zapata.

Questo murales è stato distrutto dalle forze di sicurezza in un'operazione che pretendeva di farla finita con il municipio autonomo. La gente di queste vallate vive oggi assediata dall'Esercito messicano e dai paramilitari addestrati ed appoggiati dallo stesso esercito. Il professor Valdez dell'Università Autonoma Metropolitana, di Xochimilco, così come vari indigeni della comunità di Taniperla e difensori dei Diritti umani sono detenuti con accuse assurde nel carcere di Cerro Hueco in Tuxtla Gutierrez, Chiapas.

e-mail: Rodrigo rbengo@cueyatl.uam.mx


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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