La Jornada 19 maggio 1998
Elio Henríquez, corrispondente, San Cristóbal de
Las Casas, Chis., 18 maggio ¤
Il governatore Roberto Albores Guillén ha informato un
gruppo di difensori dei diritti umani che i prossimi municipi
autonomi zapatisti da smantellare potrebbero essere quelli di
Polhó e El Bosque, dato che alcuni dei loro componenti
sono sotto inchiesta ed esistono denunce contro di loro.
Questo è stato reso noto dalla segretaria del Centro dei
Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas, Marina Patricia
Jiménez, che con altri rappresentanti della Rete Nazionale
delle Organizzazioni Civili dei Diritti Umani "Tutti i Diritti
per Tutti", ha sostenuto una riunione di un'ora e mezza con
il governatore chiapaneco sabato scorso, in Tuxtla Gutiérrez.
"Il governatore ci ha detto che applicherà la legge
perché non si può permettere che dei gruppi agiscano
nell'illegalità e che si sta controllando una serie di
denunce contro membri della comunità di Polhó e
che, in caso si comprovino delle responsabilità, si agirà
contro le comunità di Polhó e El Bosque",
ha segnalato Jiménez.
Ha aggiunto che il capo dell'Esecutivo statale "ha ribadito
che il governo applicherà la legge, che non ci saranno
altre Acteal perché da quando lui è arrivato al
governo nelle condizioni dello stato si stanno facendo dei cambiamenti
significativi".
Jiménez ha detto che il governatore "non ha nominato
il caso della cava di ghiaia (che secondo la versione ufficiale
è una delle cause dirette del massacro di Acteal, il 22
dicembre) né altri casi, però ha fatto riferimento
a processi in corso contro membri del municipio di Polhó".
Albores Guillén ha anche commentato che in 15 giorni il
governo statale porrà in marcia un programma di rimunicipalizzazione
in Chiapas e inoltre conta di portare avanti un'iniziativa di
legge indigena come quella che opera in Oaxaca, ma non ha fornito
altri dettagli.
In un bollettino stampa emesso dopo aver visitato varie comunità
chiapaneche, i rappresentanti della Rete "Tutti i Diritti
per Tutti" hanno dichiarato che "gli operativi per sgomberare
gli abitati che si sono dichiarati municipi autonomi, sono stati
portati avanti in modo violento, il che ha generato violazioni
ai Diritti umani".
Hanno riferito che durante il loro soggiorno nelle comunità
di Amparo Aguatinta e Taniperla, tra le altre, hanno ricevuto
testimonianze su "presenza e formazione di gruppi paramilitari
in altre zone, che hanno collusioni con i corpi della Polizia
di sicurezza pubblica e dell'Esercito federale".
Inoltre, il deputato priista Samuel Sánchez Sánchez
- uno dei dirigenti del gruppo paramilitare "Pace e Giustizia",
che opera nella zona nord del Chiapas - ha detto loro durante
un incontro che "la mancanza di credibilità delle
istituzioni e l'ingovernabilità crescente ha portato alla
formazione di questi gruppi di autodifesa civile".
I componenti della Rete "Tutti i Diritti per Tutti"
hanno visitato anche il capoluogo municipale Nicolás Ruiz
e il carcere di Cerro Hueco in Tuxtla Gutiérrez. "Siamo
preoccupati, dato che abbiamo potuto constatare una serie di situazioni
che sono in aperta violazione dei Diritti umani, o l'esistenza
di condizioni che possono condurre a che ce ne siano", hanno
concluso.
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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