La Jornada 19 aprile 1998
Dal Corrispondente Victor Arrazola, Oaxaca, 18 aprile
Novanta arresti, in maggioranza indigeni e ufficiosamente due morti. Questo è il bilancio di due sgomberi realizzati dalla polizia nei confronti di membri del Consiglio Indigeno Popolare (CIPO) Ricardo Flores Magon che avevano occupato, lo scorso venerdì, gli uffici giudiziari della zona di Putla de Guerrero e la sede della superprocura generale di giustizia a Tuxtepec per chiedere la liberazione di due loro dirigenti.
Tra gli arrestati vi sono, il dirigente del "Comitato per la difesa dei diritti del Popolo" (Codep), Raul Gatica Bautista, ed il lider delle "Organizzazioni Indios per i Diritti Umani" (OIDHO), Alejandro Cruz Lopez, i quali sono stati condotti negli uffici della polizia giudiziaria dello stato, a Oaxaca.
Il CIPO ed il Congresso Nazionale Indigeno (CNI) hanno promosso la costituzione di municipi autonomi nello stato di Oaxaca, da qui la repressione dello stato per evitare il raggiungimento dello scopo, ha affermato Carlos Beas Torres membro della Commissione Relazioni del CIPO.
Lo scorso venerdì, membri di queste organizzazioni hanno occupato gli uffici giudiziari di prima istanza di Tuxtepec, Juquila, Puerto Escondido, Maria Lombardo, Putla de Guerrero e Matias Romero, per protestare contro la detenzione dei dirigenti indigeni Leandro Marcial Montor e Catarino Torres Pereda.
Questi, dirigenti pure del Consiglio per la Difesa Cittadina (Codeci), erano stati arrestati il 13 aprile scorso in ottemperanza ad un ordine di cattura spiccato nei loro confronti per i reati di: privazione illegale della libertà, espropriazione e danni alla proprietà altrui (gli stessi reati contestati agli indigeni chiapanechi ndt).
L'ex-deputato federale Andres Bolanos Bolanos, anch'egli dirigente del Codep, ha dichiarato durante un'intervista telefonica che l'operazione di polizia per sgomberare i membri del CIPO dagli uffici della giustizia di Putla de Guerrero, che ha sede nel palazzo municipale, è stata realizzata alle sei del mattino quando in modo violento sono stati arrestati funzionari comunali che a quell'ora iniziavano le loro attività, così come tredici militanti del Codep affiliato al CIPO.
Tra i funzionari comunali di Putla de Guerrero arrestati che non hanno partecipato all'occupazione degli uffici giudiziari vi sono Guadalupe Ortiz Cruz, Epifanio Rojas, Juan Vazquez Luis Humberto Villajuarez e pure il deputato locale del PRD Francisco Riano, che in quel momento raggiungeva il centro di questa località.
Gli agenti della polizia giudiziaria hanno colpito i poliziotti municipali Marcos Avila e Ricardo Barrios che a quel momento riposavano negli uffici, dopodiché hanno distrutto la porta della segreteria senza ragione alcuna.
A proposito dell'operazione realizzata a Tuxtepec, il membro della commissione per le relazioni del CIPO, Carlos Beas Torres ha dichiarato che all'alba circa 500 agenti della polizia giudiziaria sono penetrati con l'uso della forza negli uffici della superprocura della giustizia del luogo arrestando 76 persone tra le quali si trovavano Raul Gatica Bautista ed Alejandro Cruz Lopez.
Beas Torres ha affermato che non è stato possibile conoscere la condizione giuridica degli arrestati, dato che a mezzogiorno, nel momento in cui l'avvocato José Luis Cruz arrivava agli uffici della superprocura di giustizia di Tuxtepec veniva arrestato dalla polizia giudiziaria senza ordine di cattura.
In merito all'esistenza di due cadaveri negli uffici della superprocura, Beas Torrez ha dichiarato che membri del CIPO presenti ai fatti assicurano di aver udito spari, motivo per cui si presume che le morti siano state causate da proiettili e dai colpi ricevuti.
L'identità dei cadaveri sarebbe sconosciuta.
(Tradotto dal Collettivo zapatista - Lugano e-mail: molino@cybernet.ch)
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