A Peter Brown ed alla Scuola Ribelle di Oventic: dichiarati incostituzionali

18 ottobre 1998

 

Venerdì 24 luglio 1998, alle ore 22.00 il cittadino statunitense Peter Brown è stato sequestrato in un'operazione congiunta di forze dell'esercito, della migrazione e della Sicurezza Pubblica nelle vicinanze di San Andrés, Chiapas. Da questo luogo è stato portato a Tuxla Gutiérrez e in seguito all'Aeroporto di Città del Messico e da lì espulso verso gli Stati Uniti.

In base all'art.33 della Costituzione Politica degli Stati Uniti Messicani; comma VI della Legge Organica dell'Amministrazione Pubblica Federale e comma XVI del Regolamento Interno del Ministero degli Interni, il C. Sergio Orozco Aceves, Direttore Generale di Governo del Ministero degli Interni, "competente per conoscere e risolvere il presente problema", sui termini di quanto disposto dagli articoli menzionati, considera che Peter Brown ha "realizzato atti volti alla costruzione ed al funzionamento di una scuola nella località di Oventic, Chiapas, che hanno denominato Scuola Secondaria Ribelle Primo di Gennaio".

Il Messico è un paese considerato portatore di un'alta percentuale di analfabetismo, tuttavia per il suo governo la costruzione di una scuola è un delitto. Per questo motivo il docente statunitense non potrà rientrare nel territorio nazionale messicano.

Nel documento risolutivo che sta alla base dell'espulsione, si considera che "l'educazione che lo stato impartisce tenderà a sviluppare armonicamente tutte le facoltà dell'essere umano, e che privati potranno impartite educazione in tutti i tipi e gradi". Tuttavia, per impartire "educazione ad operai e contadini, di qualunque altro tipo o grado, dovranno ottenere prima un permesso del potere pubblico".

La "Scuola Secondaria Autonoma Ribelle Primo di Gennaio" impartisce educazione senza avere l'autorizzazione corrispondente. Su questa affermazione si basa la forza della risoluzione che ha espulso a vita il professore di San Diego.

Si è considerato che lo straniero ha partecipato e si è associato "per violare i precetti costituzionali in materia di educazione". Lo si accusa di disconoscere le Istituzioni della Repubblica incaricate di organizzare il Sistema Educativo Nazionale.

Tuttavia le istituzione del potere pubblico non hanno mai considerato l'educazione degli indigeni come una priorità. I piani ed i programmi educativi sono un riflesso della cultura dominante. Il processo di insegnamento e di apprendimento, nella pratica, non prende in considerazione la cultura, la lingua né la cosmovisione dei 56 popoli indigeni che abitano in tutto il territorio messicano. Così prolifera la mano d'opera a basso costo e li si condanna all'oblio.

Il delitto di Pedro Cafe e di tutti coloro che compongono la "Carovana per l'Educazione e la Pace" è quello di appoggiare la costruzione di una scuola secondaria per bambine e bambini indigeni tzotzil ignorati dal sistema educativo di un paese che investe più denaro per armare eserciti e comprare voti.

L'educazione che impartisce lo Stato messicano "fomenterà l'amore per la Patria e la coscienza della solidarietà internazionale nell'indipendenza e nella giustizia", dice l'art. 3 della Costituzione.

In una lettera diretta alle comunità indigene del Chiapas, Peter Brown racconta che una personalità ufficiale dell'Ambasciata messicana a Washington gli ha detto "Lei non avrebbe avuto nessun problema con il suo visto di turista se avesse lavorato in una scuola in qualunque altra parte del Messico" L'affermazione è provata dagli argomenti secondo cui "la situazione in Chiapas è complicata" e che il tema dell'autonomia indigena, proposta dagli zapatisti, ha come fine quello di cedere "il controllo del sistema internazionale di telecomunicazioni e tutta la ricchezza mineraria della nazione messicana agli indigeni".

Così la costruzione della prima scuola secondaria autonoma nell'Aguascaliente di Oventic è dichiarata incostituzionale. E quindi per estensione anticostituzionali sono pure i sogni di dignità e le risate dei bambini.

"I nostri cuori saranno felici quando torneremo ad incontrarci su queste montagne del sudest messicano", esprime con tristezza Peter Brown nella sua lettera agli indigeni chiapanechi dall'altra parte della frontiera. Mentre qui la costruzione della scuola continua con l'appoggio solidale di molti, si spera di poterla aprire in autunno. Quando cadranno dagli alberi le foglie, l'inverno sarà solo un ricordo.

 

From: owner-enlacecivil-l@laneta.apc.org

 


(tradotto dall'Associazione Ya Basta! Per la dignità dei popoli contro il neoliberismo - Lombardia)



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