Con reazione immediata ai comunicati dell'EZLN, il coordinatore per il dialogo in Chiapas, Emilio Rabasa Gamboa, ha negato che il governo stia preparando un golpe militare "sicuro e veloce" contro i ribelli, come afferma il subcomandante Marcos.

In una conferenza stampa dove si é limitato a leggere un comunicato, senza concedere domande, il rappresentante governativo ha esortato gli zapatisti a convertire le loro dichiarazioni "in decisioni e nelle proposte necessarie per la soluzione del conflitto". Ha segnalato, inoltre, che é positivo che l'EZLN abbia convocato la Commissione di Concordia e Pacificazione (Cocopa), per riallacciare i contatti pubblici ed anche che abbia confermato la sua determinazione ad incontrare diversi rappresentanti della società civile nel prossimo mese di novembre.

Ha continuato affermando che entrambe le decisioni del EZLN "possono essere incluse nell'ambito dell'azione politica e pacifica, pertanto si allontanano dal confronto e dalla via della violenza".

Come secondo punto ha reiterato l'offerta del governo, presente nel "pacchetto di distensione" del passato 8 luglio, di offrire tutte le facilitazioni perché si realizzino gli incontri tra Cocopa ed EZLN, precedenti ad un dialogo diretto tra le parti in conflitto.

Ha confermato l'appoggio alla Cocopa, che d'accordo con la Legge per il Dialogo, la Conciliazione e la Pace Degna in Chiapas, ha il compito di coadiuvare nella soluzione del conflitto "il più in fretta possibile, evitando un prolungamento inutile". In questo senso, ha aggiunto che é necessario trovare "quanto prima, la via del dialogo diretto e del negoziato per arrivare alla soluzione del problema chiapaneco". Rabasa ha pure affermato che il governo continuerà ad appoggiare le comunità indigene per abbattere il loro "ritardo" economico e sociale, offrendo allo stesso tempo appoggio ai danneggiati dalle piogge.

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