Oaxaca de Juarez, Oax. 18 aprile 1998
A TUTTE LE ORGANIZZAZIONI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI DEI DIRITTI
UMANI:
Il Consiglio Popolare Indigeno "Ricardo Flores Magon"
(CIPO-REM) sollecita il vostro immediato intervento dopo i gravi
fatti accaduti qui sotto denunciati da una vittima:
Oggi a Tuxtepec, alle tre di mattina, circa 500 agenti anti-sommossa e della polizia giudiziaria hanno fatto irruzione negli uffici della super-procura regionale di giustizia della Cuenca de Papaloapan, occupata pacificamente il giorno prima per chiedere la liberazione di Leandro Marcial Montor e Catarino Torres Pereda, dirigenti del Comitato di Difesa Cittadina, detenuti nel carcere regionale di Tuxtepec.
Durante l'operazione, gli agenti hanno attaccato indistintamente donne e uomini, sia all'esterno che all'interno dell'edificio della super-procura, ferendo un gran numero, non ancora quantificato, di indigeni e contadini e arrestandone 73 tra i quali Raul Gatica e Alejandro Cruz Lopez membri della dirigenza del CIPO-REM, rappresentanti del Comitato di Difesa dei Diritti dei Popoli (CODEP) e delle Organizzazioni Indie per i Diritti Umani di Oaxaca.
I compagni, dopo essere stati picchiati, sono stati trasferiti in questa città.
Ufficiosamente, ha comunicato il CIPO-REM, vi sarebbero anche due morti e più di 20 desaparecidos.
Nel frattempo, a Putla de Guerrero, in una operazione analoga realizzata alle sei del mattino, la polizia ha sgomberato un gruppo di componenti del CIPO-REM, che avevano occupato gli uffici di giustizia di prima istanza chiedendo la scarcerazione dei compagni detenuti a Tuxtepec. L'attacco é stato perpetrato da circa 200 agenti giudiziari e preventivi, appoggiati approssimativamente da 60 uomini con abiti civili e fortemente armati, presumibilmente militanti del Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI).
Il bilancio dello sgombero é di 15 feriti (2 gravi), 13 arresti, tra i quali vi sono diversi membri del comune di Putla de Guerrero.
Il CIPO è a conoscenza che, a causa dei brutali sgomberi, esiste un elevato numero di feriti che non hanno ricevuto le cure mediche indispensabili, dato che si trovano rinchiusi in carcere, nonostante le precarie condizioni fisiche.
Inoltre non sappiamo dove si trovino ora molti compagni, privati illegalmente della loro libertà e per la cui vita, ovviamente, temiamo.
Analogamente siamo all'oscuro dell'identità dei nostri compagni morti e della fine che abbiano fatto i loro cadaveri.
Il CIPO-REM ritiene che queste azioni repressive siano pianificate all'interno di una politica di smantellamento e di guerra di bassa intensità contro le organizzazioni indigene in generale e del CIPO-REM in particolare, da parte del governo statale.
Dinanzi alla gravità di questi fatti sollecitiamo un IMMEDIATO
INTERVENTO delle autorità competenti affinché si
investighi a fondo e si puniscano i responsabili, visto che riconosciamo
il loro particolare interesse per ciò che succede all'intera
popolazione india del Messico.
Attentamente
Carlos Beas Torres
Commissione per le relazioni del Consiglio Popolare indigeno "Ricardo Flores Magon",
CIPO-REM.
Per maggiori informazioni :
Ce-Acatl, A.C.
Ingenio de zacatepec 134. Col.Rinconada Coapa, Mexico 14330 D.F.
Tel/fax: (5) 594-7516 email: ceacatl@laneta.apc.org
(Tradotto dal Collettivo zapatista - Lugano e-mail: molino@cybernet.ch)
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