MINACCE DI STUPRO COLLETTIVO NEI CONFRONTI DELLE DONNE DI TANIPERLA!!!

DENUNCIA DELLE DONNE DELLA COMUNITÀ DI TANIPERLA CHE RIMANGONO CHIUSE NELLE LORO CASE E SONO MINACCIATE DI STUPRO DOPO L'OCCUPAZIONE DEL VILLAGGIO DA PARTE DELL'ESERCITO E DELLA POLIZIA AVVENUTA LO SCORSO 11 APRILE, NEL MUNICIPIO AUTONOMO " RICARDO FLORES MAGON "

(Sono tuttora in carcere le 15 persone accusate di aver instaurato il municipio autonomo in questa vallata della Selva Lacandona. Gli uomini sono fuggiti sulle montagne poiché i gruppi paramilitari insieme all'esercito ed alla polizia si sono impossessati della comunità)

Ejido Taniperla, 18 aprile 1998

AL CENTRO PER I DIRITTI UMANI " FRAY BARTOLOMÉ DE LAS CASAS"

A MIREILLE ROCATTI, DELLA COMMISSIONE NAZIONALE DEI DIRITTI UMANI

AI MEZZI DI COMUNICAZIONE

ALLA SOCIETÀ CIVILE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE

Fratelli e sorelle, noi, donne delle basi d'appoggio zapatiste e dell'ARIC Indipendente vi abbiamo già informato della violenza e della distruzione perpetrate nel nostro ejido dal gruppo minoritario e paramilitare dei priisti raggruppati nel MIRA (Movimento Indigeno Rivoluzionario Antizapatista), che aveva dato avvio alle operazioni nel nostro ejido da quando la Polizia di Sicurezza Pubblica, la Polizia Giudiziaria e l'Esercito Messicano sono entrati nella nostra comunità, lo scorso 11 aprile. OGGI SIAMO MINACCIATE DI STUPRO QUESTA NOTTE O LE NOTTI A SEGUIRE, da parte degli uomini affiliati a quel gruppo.

Lanciamo un appello con TERRORE affinché si impedisca questa azione che violenta così pesantemente la nostra vita. Chiediamo un attenzione urgente a questo problema. Sembra che nessuno abbia fatto caso a tutte le denunce e le informazioni che abbiamo inviato correndo il rischio di essere aggredite, a partire dal giorno in cui la nostra comunità è stata invasa. Chiediamo che siano rilette le denunce su ciò che sta accadendo qui. Abbiamo anche fornito i nomi dei responsabili delle azioni violente, responsabili che noi non comprendiamo visto che sono nostri fratelli.

Sembra che al gruppo PRI-MIRA non siano bastate le minacce, i furti e la distruzione che hanno già commesso. Non gli è bastato l'arresto illegale di 18 persone a cui sono stati imputati falsi reati, non gli è bastato far fuggire una parte delle nostre famiglie sulle montagne, non gli é bastato la fame ed il dolore che hanno causato nei nostri cuori, obbligarci a firmare deposizioni con cui non siamo d'accordo ed altre cose ancora che ci feriscono e violano tutti i nostri più elementari diritti umani e costituzionali.

Oggi CI MINACCIANO DI STUPRO, oggi cercano di violentarci, PER OBBLIGARE I NOSTRI FIGLI E I NOSTRI MARITI AD USCIRE DAI LORO RIFUGI PER ESSERE ARRESTATI dalla Polizia Giudiziaria, da quella di Sicurezza Pubblica e dall'Esercito, provocando scontri dato che queste istanze governative hanno appoggiato incondizionatamente ed hanno preso parte a tutti i fatti di violenza contro le nostre famiglie, i nostri beni, contro la pace e la sicurezza nel nostro ejido. Facciamo un appello urgente e riteniamo responsabili tutti quelli che abbiamo denunciato nel comunicato allegato.

Aspetterete che ci violentino e che i gruppi paramilitari, l'esercito messicano e le polizie continuino ad agire impunemente?

Firmano: 188 nomi e cognomi con la rispettiva impronta digitale.


Comunità di Taniperla, 19 aprile 1998

ALLA SOCIETÀ CIVILE

AI MEZZI DI COMUNICAZIONE

ALLA COMMISSIONE NAZIONALE D'INTERMEDIAZIONE

Fratelli e sorelle:

noi le donne basi d'appoggio zapatiste e dell'ARIC Indipendente e Democratica, continuiamo ad informare e denunciamo il clima d'intimidazione, di persecuzione e distruzione di cui siamo oggetto, da noi denunciato sin dallo scorso 11 aprile, giorno in cui 50 veicoli delle forze dell'ordine, unitamente al PRI-MIRA (gruppo paramilitare Movimento Indigeno Rivoluzionario Antizapatista), sono penetrati nel municipio autonomo per arrestare ingiustamente 18 persone con false accuse, per irrompere nella chiesa di S. Pedro, dove sono state distrutte e rubate alcune cose ed altri fatti che abbiamo già denunciato. Questi fatti ci hanno obbligato a rinchiuderci nelle nostre case ed hanno obbligato i nostri figli e i nostri mariti a fuggire soffrendo la paura e la fame.

Per questo denunciamo gli ultimi fatti accaduti:

1. Dal 16 aprile scorso denunciamo nella nostra comunità una forte concentrazione di priisti, che provengono da comunità vicine. Il loro obbiettivo, adesso lo sappiamo, è quello di farci pressione affinché firmiamo un documento nel quale ci dichiariamo membri del PRI e con il quale sollecitiamo la presenza dell'esercito e delle polizie e dichiariamo di essere contro il municipio autonomo. La pressione è molto forte, ma noi continuiamo a resistere perché siamo la maggioranza e noi non facciamo nulla di male, vogliamo solo un buon futuro. Oltre alla presenza militare e della "giudiziaria" quale pressione per farci firmare il documento, gira la minaccia che chi non firmerà verrà espulso per sempre dal nostro ejido e gli sarà tolta la terra.

2. Abbiamo ascoltato notizie che parlavano di una marcia di priisti realizzata il 7 aprile scorso nella nostra comunità, con 2.000 partecipanti che avrebbero richiesto il ristabilimento dello stato di diritto, protestando contro il municipio autonomo, dichiarando il loro appoggio al governatore ed al presidente, sollecitando inoltre la presenza permanente della polizia di sicurezza pubblica e giudiziaria e la creazione di un accampamento dell'Esercito Messicano.

Noialtre diciamo che tutto ciò è falso, alla marcia non c'erano "2.000 persone". I partecipanti erano i priisti raggruppati nel MIRA, una piccola minoranza della nostra comunità e di altre comunità vicine che raggiungevano a fatica le trecento persone. I mezzi di comunicazione mentono, facendo apparire le minoranze una maggioranza e accusandoci delle aggressioni che oggi soffriamo: la distruzione, l'espropriazione, la fame perpetrate dall'azione impunita del MIRA ed appoggiata dall'esercito e dalla polizia.

Noi donne, non possiamo uscire dalle nostre case per dichiarare alla stampa che siamo perseguitate e non veniamo ascoltate ed abbiamo paura. I nostri figli e i nostri mariti si trovano sulle montagne con nulla. Inoltre ricordiamo che non chiediamo, non vogliamo e non abbiamo bisogno della presenza dell'esercito e della polizia nella nostra comunità, perché ci causano solo ancor più dolore e distruzione, appoggiando i responsabili di tutto il male che pervade il nostro cuore.

3. Oggi un gruppo di circa 40 priisti si sono recati armati di fucili 22 nella vicina comunità di Agua Azul per cercare e catturare i nostri famigliari rifugiati con l'obbiettivo di consegnarli alla polizia giudiziaria e di sicurezza pubblica, cercando di rendere effettivi gli oltre 30 mandati di cattura che vogliono realizzare queste istanze governative. In questa spedizione armata abbiamo potuto riconoscere le seguenti persone che sono anche colpevoli di furto e distruzione in questo tempo di dolori.

I responsabili sono:

Pedro Chulin Gimenez, Alejandro Lopez Gomez, Alonso Perez Pineda, Andres Hernandez Perez, Jeronimo Perez Mendez, Sebastian Gomez Lopez, Jose Maldonado Hernandez, Lorenzo Maldonado Hernandez, Guillermo Maldonado Hernandez, Eugenio Maldonado Hernandez, Pedro Hernandez Alvarez, Sebastian Alvarez Gomez, Antonio Masariego Perez, Pablo Perez Gomez, Antonio Gimenez Diaz, Pedro Masariego Cruz, Pedro Chulin Gonzalez, Leonardo Aguilar Chulin, Jaime Aguilar Chulin, Francisco Hernandez Gonzlez, Jose Sanchez Lopez, Vivente Hernandez Gonzalez, Mariano Hernandez Cruz, Nicolas sanchez Lopez, Fernando Gomez Lopez, Florentino Lopez Mendez, Mariano Gomez Lopez, Jeronimo Lopez Gomez, Juan Lopez Hernandez, Rogelio Hernandez Sanchez, Florencio Gomez Perez, Bartolo Lopez Gomez, Diego Perrez Gomez, Mateo Aguilar Gomez, Patricio Chulin Gonzalez, Nicolas Gomez Aguilar, Antonio Chulin Mendez, Carlos Tomas Lopez Alvarez, Pedro Lopez Hernandez, Manuel Lopez Hernandez, Antonio Lopez Hernandez, Manuel Alvarez Gomez.

4. Dal giorno in cui le corporazioni governative di sicurezza sono entrate nella nostra comunità sono iniziati corsi di addestramento militare per i membri del MIRA-PRI in altre comunità vicine, incoraggiati dalla presenza militare e poliziesca nella regione.

5. Di giorno in giorno aumenta la persecuzione e la fame, i nostri animali si ammalano e muoiono. Soffriamo ogni giorno di più e abbiamo sempre più paura, per questo ci siamo organizzate per informarvi.

Firme:

Juana Mendez Gomez

Josefa Hernandez Gonzales

Petrona Nuñez Ruiz


COMUNITÀ EL CENSO, 18 APRILE 1998

AL CONSIGLIO MUNICIPALE DI OCOSINGO

ALLA COMMISSIONE NAZIONALE DI INTERMEDIAZIONE

Onorabile Consiglio municipale di Ocosingo e CONAI. Noi gli uomini e le donne delle basi d'appoggio zapatiste e della società civile indipendente dell'ejido El Censo informiamo e denunciamo che durante la notte abbiamo visto un gruppo formato principalmente da priisti addestrarsi militarmente sul piazzale del campo di basket della comunità. Durante l'addestramento vigilano affinché nessuno si avvicini e osservi. Temiamo che essi facciano parte del gruppo paramilitare MIRA (Movimento Indigeno Rivoluzionario Antizapatista), che si sta organizzando in questa regione. Prima dell'arrivo dell'esercito e della polizia nella vicina comunità di Taniperla l'11 aprile, vi erano solo sospetti sull'esistenza di questo gruppo, però ora operano senza nascondersi molto e nell'impunità.

I principali dirigenti e responsabili delle operazioni di questo gruppo paramilitare sono, lo sappiamo di sicuro, Abel Gonzalez Cruz, Mariano Gimenez Gimenez, Pedro Giron Gutierrez.

Sappiamo inoltre che operazioni simili si stanno realizzate in altre comunità della vallata, questo a partire dalla data segnalata, per cui comprendiamo e pensiamo che sono appoggiati o per lo meno protetti dalle forze della Polizia di Sicurezza Pubblica e dell'Esercito Messicano, che sono entrate in Taniperla e si sono installate in numerose comunità della zona.

Vi avvertiamo sulla loro presenza e sulle loro attività. Chiediamo il ritiro dell'esercito e della polizia di sicurezza pubblica e giudiziaria, dato che dal loro arrivo, l'11 aprile scorso, si presentano queste ed altre irregolarità.

Chiediamo, inoltre che si prendano le misure necessarie per fermare questi gruppi paramilitari, PERCHÉ NON VOGLIAMO UN'ALTRA ACTEAL NELLA NOSTRA COMUNITÀ.

Firmano :

( 11 persone con nome e cognome e rispettiva impronta digitale )



ENLACE CIVILE A.C.

Via Ignacio Allende 4

29200 San Cristóbal de las Casas

CHIAPAS-MESSICO

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(Tradotto dal Collettivo zapatista - Lugano e-mail: molino@cybernet.ch)

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