S.C.L.C. 17 febbraio 1998
Si stanno preparando ad accogliere la Commissione di Osservatori per i diritti umani che dall'Europa è arrivata l'altro ieri a Città del Messico.
Naturalmente il Governo in combutta con i mezzi di informazione (più retrivi). Già dalla settimana passata sui quotidiani di tutto il Paese la questione dell'"ingerenza" straniera negli affari di politica interna del Messico, aveva assunto il primato sia in termini di quantità di articoli che di rilievo (spesso prime pagine con titoloni a 6/8 colonne). Sembra proprio che il problema principale del Messico si sia magicamente trasformato dalla povertà, emarginazione e sterminio delle popolazioni indigene, dall'incremento dei gruppi paramilitari armati, dalla superficialità con cui si trattano i diritti umani dei cittadini dello stato, a quello conseguente la presenza di stranieri sul suolo nazionale.
Cioè: per fortuna che ci sono turisti stranieri ai quali
possiamo affibbiare la colpa di quello che succede nelle zone
di conflitto.
Nella preparazione del terreno di accoglienza della Commissione,
cito un episodio emblematico, ma al tempo stesso quasi ridicolo,
che si riferisce ad uno spregiudicato atterraggio di un elicottero
di TV ATZECA nel bel mezzo de LA Realidad, vicino alla scuola,
il 13 di febbraio 1998.
Racconta H. BELLINGHAUSEN nel suo articolo de La Jornada del 16/2/1998 "... l'elicottero , dopo aver sorvolato a bassa quota il territorio, girò e iniziò a scendere....da questo momento la maggior parte dei lavoratori del LA Realidad corse verso il cortile della scuola, dove stava atterrando l'elicottero, che, essendo bianco, fece pensare alla maggior parte che fosse un elicottero della PGR (Procura Generale della Repubblica n.d.r.).
L'elicottero civile, affittato dal programma televisivo di TV
ATZECA "Parliamo chiaro", rimase a terra non più
di 30 minuti ed in questo tempo la cronista LOLITA DE LA VEGA
(conduttrice del citato programma televisivo nd.r.) vide ciò
che segue:....dopo l'atterraggio la gente cominciò ad accerchiare
l'elicottero con i suoi componenti: arrivarono indigeni e membri
dell'accampamento civile per la pace....discesero dall'elicottero
MANUEL DE LA TORRE, direttore esecutivo di "Parliamo chiaro"
e il signor RAQUEL TINO CERVANTES, "aiutante di produzione"
che molte persone identificarono come agente dell'Immigrazione
o che, perlomeno, è stato visto nei posti di blocco di
questo istituto..."
Ora, a parte la modalità assolutamente inopportuna, oltre
che "scortese", utilizzata da TV ATZECA per entrare
violentemente in un territorio che (forse non lo sa) quotidianamente
è attraversato da colonne militari imponenti, sorvolato
da elicotteri ed aerei dell'esercito e della polizia, c'è
da notare quale fosse il vero scopo di questa incursione: filmare
le facce delle persone non messicane presenti a La Realidad per
poi mandarle in onda in un programma televisivo (effettivamente
realizzato) in seguito.
La cosa "buffa" di questo episodio è che al momento del decollo l'elicottero ha letteralmente scoperchiato la scuola, lanciando a distanza il tetto di lamiera che ha ferito uno bambino che era nelle vicinanze. Non si capisce se il pilota fosse un principiante o se in questo atto ci sia qualcosa di volontario ...
Termina Bellinghausen nel suo articolo "...quando gli abitanti
de LA Realidad si misero d'accordo (su cosa dire a quelli dell'elicottero
nd.r.) si avvicinarono di nuovo all'elicottero e sollecitarono
all'équipe di "Parliamo chiaro" che si ritirassero,
che non erano stati autorizzati a rimanere nel loro villaggio.
Con ingiustificata precipitazione, dato che escludendo i pochi
"andatevene!" , nessuno li minacciava né li pressionava;
i visitatori chiusero la porta e il pilota iniziò la salita
con una tale goffaggine che provocò la caduta del tetto
di lamina della scuola della Realidad. Le lamine che volarono
ferirono solamente il bambino JOSÈ ALFREDO. Ma avrebbero
potuto essere di più."
Come dicevo, il cameraman di TV ATZECA ha continuato a riprendere gli stranieri che stavano attorno all'elicottero e nella trasmissione "Parliamo chiaro", queste immagini sono state trasmesse come introduzione al dibattito.
A questo dibattito partecipavano, oltre alla superstar-conduttrice
LOLITA DE LA VEGA, FERNANDO SOLIS CAMARA, sottosegretario della
Segreteria di Governo e GILBERTO LOPEZ Y RIVAS, del PRD e membro
della COCOPA.
La relazione tra governo-mezzi di informazione-espulsione degli stranieri è ben visibile nell'articolo della Jornada del 16/2/1998 "USCIRANNO DAL PAESE GLI STRANIERI CHE FANNO POLITICA, AVVERTE LA SEGRETERIA DI GOVERNO. Il programma di Lolita de la Vega è iniziato con le immagini prese dal suo cameraman il venerdì passato, nel villaggio de La Realidad, sede, secondo quanto da lei detto 'del comando generale dell'EZLN'. Nella registrazione si vede la presenza di vari stranieri, integranti del cinturone di pace, che hanno macchine fotografiche, e che si dedicano a 'sparare' fotografie all'elicottero affittato da TV ATZECA, che qualche minuto prima ha atterrato nel villaggio. Il programma di De La Vega girò fondamentalmente attorno alla presenza di stranieri in Chiapas e ha visto la partecipazione centrale, attraverso un'intervista, del sottosegretario SOLIS CAMARA."
.... e questo buon signore, in questa occasione, dopo la presentazione
suggestiva fatta con quelle immagini ha chiarito la posizione
del governo in relazione alla presenza di stranieri sul suolo
messicano.
Sempre dalla Jornada del 16/2/1998:
"Il sottosegretario.... ha affermato durante il programma di Lolita de La Vega che si espellerà dal territorio messicano qualsiasi straniero che 'partecipi politicamente negli affari politici interni del nostro Paese' , includendo la vedova dell'ex-presidente francese, Danielle MITTERAND.
La dichiarazione del funzionario è stata preceduta da una domanda di una cittadina chiapaneca:' perché permettete che venga in Chiapas Danielle Mitterand a fare del proselitismo politico, non si suppone che sia vietato?' Il funzionario ha risposto 'Senza dubbio è proibito. Il governo del Messico ha già avvisato questa persona e a tute le persone che vogliono fare attivismo politico in Messico che la costituzione lo proibisce e che non ci tremerà la mano nell'applicare la legge in questi casi.'
..... In seguito la conduttrice del programma ha insistito 'E
se Madame Mitterand oltrepassa tali limiti, non le tremerà
la mano neppure in questo caso?' SOLIS CAMARA ha risposto: 'Definitivamente
no.'
A questo punto della trasmissione il deputato del PRD GILBERTO
LOPEZ Y RIVAS ha abbandonato la scena considerando che "la
presentazione del programma era soggettiva e che dava l'impressione
che ci fosse stata 'concertazione' tra la segreteria di Governo
e il programma di Lolita de La Vega.' Poi, al termine della trasmissione
ha aggiunto '....effettivamente il programma è da antologia,
in quanto la prima parte è una cosa impressionante, è
come dire, la manipolazione della opinione pubblica per preparare
un clima di linciaggio contro il gruppo di osservatori internazionali
che sono arrivati oggi nel nostro Paese. Mi sembra incredibile
che il governo prepari una imboscata agli osservatori e credo
che tanto il sottosegretario, quanto la conduttrice hanno preparato
il terreno per una provocazione contro gli osservatori internazionali.
Il Governo in questo programma è stato partecipe di una
provocazione." (La Jornada del 16/2/1998)
Alla Lolita, comunque, la trasmissione non le procurò solamente
le congratulazioni (scontate) degli integralisti xenofobi messicani,
ma anche qualche piccola preoccupazione dovuta ai "popolani"
della Realidad.
Si legge in CUARTO PODER del 17/2/1998 : "ABITANTI DE LA REALIDAD QUERELERANNO LA GIORNALISTA. Autorità della Comunità Autonoma de LA Realidad invieranno una richiesta di giudizio penale nei confronti di DOLORES (LOLITA) DE LA VEGA, conduttrice del programma televisivo "Parliamo Chiaro", per il delitto di lesioni e danni che risultarono dopo il suo arrivo in questa località, da parte di un elicottero."
Inoltre nel comunicato che hanno emesso dicono che "Esigiamo
che Televisione Atzeca paghi tutti i danni che è venuta
a fare al nostro villaggio, dato che ci ha lasciato senza scuola
e con i bambini feriti gravemente".
La guerriera dell'informazione non si perde d'animo e non si lascia
intimorire. Sullo stesso giornale: "Se gli abitanti della
Realidad quereleranno la conduttrice del programma "Parliamo
chiaro", Dolores De LA Vega controquerelerà gli abitanti
de La Realidad e gli stranieri che sono stati mostrati nel documentario
che è riuscita a salvare dal tentativo di furto intentato
da questi, ha confermato per telefono la stessa conduttrice".
E segue: "Io non cerco premi Nobel. Il mio lavoro è
unicamente quello di informare e al riparo della Costituzione
della Repubblica che garantisce il diritto al libero transito
per tutto il territorio del mio Paese."
"LIBERO TRANSITO".....ma non ha mai visto le centinaia
di posti di blocco che l'ufficio di Immigrazione sistema in tutti
gli angoli del Paese o gli altrettanto inquietanti e molesti posti
di blocco che l'Esercito Messicano ha installato nelle cosiddette
"zone di conflitto" (e non solo lì)?
Nell'accoglienza degli Osservatori europei si colloca una nota
apparsa su CUARTO PODER del 17/2/1998, che chiarifica il contesto
nel quale essi possono agire, rispetto al mandato che hanno: "Questo
gruppo si caratterizza per essere formato da italiani, spagnoli,
statunitensi e tedeschi, nella maggior parte, i quali appartengono
a movimenti civili dei loro rispettivi Paesi. Hanno dovuto firmare
un documento nelle loro rispettive nazioni che dice: 'ATTIVITÀ
AUTORIZZATE. L'interessato entra in Messico come membro della
Commissione Civile di Intermediazione Internazionale dei Diritti
Umani con lo scopo di ricavare informazioni necessarie per la
elaborazione di un documento informativo riguardante i diritti
umani. L'interessato non dovrà immischiarsi in faccende
politiche del Paese (scusate la traduzione un po' hard n.d.r.)"
Un altro punto chiaro rispetto alla presenza degli stranieri e volto a preparare il terreno al lavoro della Commissione di Osservatori Europei sui Diritti Umani, è chiarito da ROBERTO ALBORES GUILLEN, nuovo governatore dello stato del CHIAPAS, in un articolo apparso sempre su CUARTO PODER del 17/2/1998:
"Gli stranieri e le persone estranee la cui condotta non ha una ragione chiara, decisiva e positiva per stare in Chiapas devono uscire da questo Paese, ha assicurato il governatore dello stato ROBERTO ALBORES GUILLEN.
"Non vogliamo che vengano a realizzare dichiarazioni politiche
e neppure vogliamo che vengano ad essere elementi di distorsione
della realtà in Chiapas' avvertì, nel menzionare
che in Chiapas esistono circa 5000 stranieri di diverse nazionalità,
e perciò le autorità competenti procederanno ad
una investigazione per vedere in quale veste stanno in Chiapas
e che attività realizzano.
In relazione ai membri di organismi non governativi che verranno
in Chiapas per visitare le zone di conflitto, il Governatore ha
segnalato che dovranno attenersi strettamente a quello che stabilisce
l costituzione generale della Repubblica. 'Desideriamo che molti
stranieri vengano ad investire in Chiapas, a spendere il loro
denaro e a sfruttare le bellezze turistiche e storiche che abbiamo"
concluse.
Già, La NESTLÈ, la società di CACAO Svizzera, la MERCEDES BENZ, sono ben accette. Sicuramente i loro funzionari ed addetti non verranno perquisiti, intimoriti, sequestrati ed, infine espulsi, come, ad esempio, è successo a Maria una simpatica anziana statunitense che è stata messa di peso su un aereo con destinazione USA pochissimi giorni fa.
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CyberC@fe, San Cristobal de Las Casas, Chiapas, Mexico.
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