José Gil Olmos ¤ In risposta alla posizione dell'Esercito
Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) di non ammettere nessun
cambiamento all'iniziativa dei diritti indigeni elaborata dalla
Commissione di Concordia e Pacificazione (Cocopa), il segretario
di Governo, Francisco Labastida Ochoa, ha dichiarato ieri che
la Nazione ``non può essere ostaggio di nessuno'' e che
la soluzione ai problemi dei messicani ``non può scontrarsi
con il muro del dogmatismo, dell'intransigenza, del tutto o niente.
Così, alcune ore dopo le dichiarazioni del comandante Ezequiel
di non cedere ``di una virgola alla proposta di riforma costituzionale,
in conferenza stampa, quella nella quale che non furono ammesse
domande, Labastida Ochoa ha chiesto all'EZLN che ``rifletta'',
e ha ribadito la sua disposizione al dialogo. Ha avvertito, nello
stesso modo, che il governo messicano non ammetterà interventi
straniere né violazioni alla Costituzione o alle leggi
migratorie.
Il responsabile della politica interna ha affermato anche che
se la dirigenza zapatista fissa una data per riallacciare il dialogo,
con la finalità di analizzare le quattro osservazioni all'iniziativa
fatte dalla Cocopa con base negli accordi di San Andrès,
il governo federale sarebbe disposto a controllare le posizioni
dell'Esercito Messicano in Chiapas. Questo, ha detto, perché
``l'iniziativa della Cocopa corrisponde allo spirito e alla lettera''
degli accordi di San Andrès.
Segue il testo integro della dichiarazione del segretario di
Governo.
``Voglio informare l'opinione pubblica sulla posizione del governo
della Repubblica di fronte agli ultimi avvenimenti relazionati
al Chiapas:
``1. Per istruzioni precise del Presidente della Repubblica,
da gennaio abbiamo riallacciato la comunicazione costantemente
con le dirigenze di tutti i partiti politici, con la Cocopa e
la Conai.
``2. Abbiamo inviato una missiva rispettosa e diretta a
la dirigenza del EZLN per sederci nuovamente a dialogare e trattare
tutti i punti di interesse che ci permettano di ottenere avanzamenti
verso la pace. Ci dispiace che questo invito sia stato rifiutato.
``3. Abbiamo sostenuto la nostra decisione di dialogo e
coordinamento, analizzando i dieci punti che congiuntamente hanno
preparato la Cocopa e la Conai come condizioni per il dialogo.
``4. Il Presidente della Repubblica in forma chiara e contundente
ha ripetuto, in Kanasín, Yucatán, il su impegno
di onorare e rispettare completamente gli accordi di San Andrès
Larráinzar.
``5. Recentemente abbiamo inviato alla dirigenza del EZLN,
attraverso la Cocopa e la Conai, le quattro osservazioni che il
governo della Repubblica ha fatto, non agli accordi di San Andrès
Larráinzar, ma all'interpretazione giuridica che la Cocopa
ha fatto a detti accordi e che, dal punto di vista del governo,
non corrispondono allo spirito e alla lettera degli accordi di
San Andrès, perché la loro approssimazione può
mettere in pericolo l'unità del Stato messicano, l'integrità
del territorio nazionale, i diritti di tutti i messicani e aprire
di nuovo il conflitto per il possesso delle terre.
``Il governo della Repubblica vuole essere fermo, una volta in
più, nella sua indeclinabile decisione di riallacciare
i negoziati di pace, nel fare notare che all'iniziativa della
Cocopa erano state fatte 27 osservazioni, che adesso si riducono
a quattro che, per le ragioni esposte, sono irrinunciabili.
``6. Ci preoccupa che un membro della Conai, il signor
Miguel Alvarez, in luogo di rispettare il mandato che gli ha consegnato
la legge nel senso di aiutare a riallacciare il dialogo con l'EZLN,
di intermediatore si converte in parte, nel convocare un movimento
internazionale di intervento negli affari interni del nostro paese.
``I messicani non possono dimenticare le lezioni della storia:
gli interventi stranieri sono stati tragici per Messico.
``7. Messico è stato ed e' un paese aperto alle
culture e ai visitatori di tutto il mondo. Abbiamo ricevuto immigranti
che hanno arricchito nostra vita come nazione. Il Messico continuerà
a ricevere tutti gli stranieri che desiderino entrare nel nostro
paese, in accordo con quello che stabiliscono le nostre leggi.
Il loro interesse e la loro presenza sono graditi e portano benefici.
``Però la Costituzione Politica degli Stati Uniti Messicani
stabilisce con tutta chiarezza, negli articoli 9 e 33 che soltanto
`i cittadini della Repubblica possono' associarsi e riunirsi pacificamente
per `prendere parte agli affari politici del paese', e che `gli
stranieri non potranno in nessun modo immischiarsi negli affari
politici del paese'. Non tollereremo nessuna violazione a quello
che stabiliscono la Costituzione e le leggi migratorie.
``8. La nazione non può essere ostaggio di nessuno.
La soluzione ai problemi dei messicani non può scontrarsi
con il muro del dogmatismo, dell'intransigenza, del `tutto o niente'.
Il governo della Repubblica ribadisce nuovamente il suo invito
a riallacciare il dialogo per raggiungere la pace degna in Chiapas
e lo sviluppo di tutti i pueblos indigeni attraverso il negoziato
politico.
``Il governo invita, ancora una volta, l'EZLN a riflettere sul
danno che la situazione attuale ha causato allo stato del Chiapas,
e specialmente alle comunità indigene.
``Ribadiamo che quando la dirigenza del EZLN definisca la data
nella quale riallaccerà il dialogo per raggiungere l'obiettivo
della pace degna e per analizzare congiuntamente le quattro osservazioni
sul progetto della Cocopa che permetta di rispettare gli Accordi
di San Andrès, il governo della Repubblica rivedrà
le posizioni che attualmente occupa l'Esercito Messicano in Chiapas.''
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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