ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE
Messico
Al popolo del Messico.
Fratelli e Sorelle:
Vogliamo accomiatarci da tutti.
Vogliamo fare esperienza di tutto ciò che è successo.
Vogliamo ricordare tutti i Messico che ci hanno accompagnato in questa marcia.
Perché questa non è stata la marcia dei zapatisti.
Non è stata nemmeno la marcia degli indigeni.
E' stata la marcia di tutti.
E' stata la marcia di tutti i Messico.
Vogliamo ricordare e salutare i fratelli e le sorelle del Congresso Nazionale Indigeno e, specialmente, tutti gli indigeni che nei loro villaggi e lungo le strade che abbiamo percorso hanno fatta loro questa marcia e ci hanno appoggiato con le loro voci, con i loro passi, con il loro cibo, con la loro casa, con il loro respiro.
Vogliamo ricordare e salutare i fratelli e le sorelle delle organizzazioni sociali e politiche che ci hanno aiutato ad organizzare questa marcia, che ci hanno dato ospitalità e che fecero ogni sforzo possibile perché tutto riuscisse bene.
Vogliamo ricordare e salutare di nuovo la città del Messico per avere dato uno spazio alla voce degli indigeni.
Vogliamo ricordare e salutare in modo molto speciale la società civile.
Vogliamo che il nostro cuore parli a tutti e tutte che sono società civile.
Ricordiamo e salutiamo i bambini e le bambine del Messico.
Ricordiamo e salutiamo coloro che, come questa bambina che ha raccolto soldi nelle sua scuola media per poter pagare gli autobus con cui siamo arrivati fino a qua, ci avete appoggiato con la vostra grandezza e il vostro cuore.
Ricordiamo e salutiamo i bambini che in qualsiasi parte del nostro paese attendono e si meritano un Messico migliore.
Ricordiamo e salutiamo le donne messicane.
Ricordiamo e salutiamo quelle che, come quella signora che cucinò per noi e quell'altra che ci regalò del cibo e dei vestiti, o quella che ci portò denaro del suo stipendio o della spesa della sua famiglia, o quell'altra che nella sua scuola o nel suo lavoro prese le nostre parti, tutte quelle che si sono unite al grido di "mai più un Messico senza noi, uomini e donne".
Ricordiamo e salutiamo le donne di tutte le età, di tutte le classi sociali, di tutti i colori, che sono diventate parte del Messico che noi tutti sogniamo.
Ricordiamo e salutiamo i giovani del Messico.
Ricordiamo e salutiamo i giovani come quel lavoratore che ha fatto una colletta nella sua fabbrica per raccogliere denaro per la marcia, come tutti i giovani, gli operai, i studenti, le bande di strada, gli artisti, gli impiegati, gli autisti, i rockettari, i muratori, gli spazzini, i venditori ambulanti, i cittadini e i professionisti.
Ricordiamo e salutiamo i giovani di tutte le parti che hanno lavorato, camminato e contribuito a questa mobilitazione, e che l'hanno presa come una bandiera.
Ricordiamo e salutiamo gli anziani di questo paese.
Ricordiamo e salutiamo quelli che, come noi, sanno che la memoria è vita e che curare la vita è proteggere la memoria.
Ricordiamo e salutiamo i gruppi di omosessuali e di lesbiche.
Ricordiamo e salutiamo quelli che condividono la lotta contro il razzismo, l'intolleranza e l'esclusione.
Ricordiamo e salutiamo i cittadini delle altre nazioni.
Ricordiamo e salutiamo quelli che ci hanno accompagnato col cuore ed hanno saputo tendere un ponte che ci unisce al di là delle nazionalità e delle frontiere.
Fratelli e Sorelle:
Questa gran marcia per un Messico per tutti i Messico si è convertita in un messaggio, in molti messaggi.
Questa marcia è stata fatta come se ogni passo fosse una lettera per qualcuno, come se fosse un messaggio per ognuno.
Questa marcia ha richiesto molti passi e molti sono i messaggi per tanti.
Chiunque saprà leggere il messaggio che gli tocca e penserà a come rispondergli.
Noi zapatisti abbiamo ricevuto più di un messaggio.
Noi zapatisti ricevemmo una lezione.
I maestri di questa lezione di storia sono i lavoratori della campagna e della città, gli indigeni, le organizzazioni sociali e politiche, i bambini, le donne, i giovani, gli anziani, gli omosessuali e le lesbiche, tutti i messicani e le messicane.
Noi zapatisti siamo un'altra volta alunni, come nel 1994.
Torniamo a imparare che siamo parte di un Messico dove ci sono molti Messico.
Torniamo ad imparare che la cosa più importante è parlare e ascoltare i molti Messici che ci sono nel nostro paese.
Torniamo ad imparare che non siamo soli e che non possiamo agire come se fossimo soli.
Torniamo ad imparare che dobbiamo unirci a tutti i Messico per costruire la nazione di cui tutti abbiamo bisogno e che tutti ci meritiamo.
Una nazione migliore.
Una nazione con democrazia, libertà e giustizia per tutti i messicani.
Fratelli e sorelle della società civile:
dal Gennaio 1994 abbiamo ascoltato la vostra voce e abbiamo sentito la vostra vicinanza e il vostro appoggio.
Continueremo a lottare per rendere inutili le armi.
Continueremo a cercare le vie civili e pacifiche.
Non ci lasceremo sconfiggere da chi ci obbliga ad imbracciare le armi.
Il governo e il suo partito dicono che sono legali e compiono azioni violente, assassine, incarcerano e perseguitano.
Dicono che noi siamo fuorilegge mentre noi compiamo azioni civili e pacifiche.
E continueremo a fare tutto il possibile perché siano queste azioni civili e pacifiche, e non la guerra, a costruire la pace per i messicani.
Fratelli e Sorelle:
Con queste giornate di mobilitazione popolare, noi torniamo ad imparare che la legittimità non la dà il governo.
La legittimità la dà il popolo ed è ad esso, a voi, che dobbiamo rivolgerci.
La nuova pace, la pace con giustizia e dignità, l'unica pace possibile è con voi.
Con voi la cercheremo e in voi la troveremo.
Fratelli e Sorelle:
Abbiamo ricordato la lezione e abbiamo preso appunti per portarla alle nostre comunità e ai nostri combattenti.
Abbiamo inteso il vostro grido di "non siete soli".
Continueremo a lottare insieme a tutti per una pace nuova, per una pace con giustizia e dignità.
Continueremo a lottare insieme a tutti per il riconoscimento dei diritti dei popoli indios.
Continueremo a lottare insieme a tutti perché tutti i Messico del Messico abbiano:
Democrazia!
Libertà!
Giustizia!
Dalle montagne del Sud-est Messicano.
Per il Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno-Comando Generale dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.
Subcomandante Insurgente Marcos
Messico, settembre 1997
(traduzione di Sneezy)